È difficile resistere a un vero affare, ma le brutte esperienze insegnano che un prezzo stracciato non sempre offre un gran ritorno in termini di valore. Troppo spesso si scopre che l’unica ragione per cui un titolo costa poco è la sua qualità scadente.
Chi investe negli azionari europei si può trovare di fronte a un dilemma simile. Le azioni apparentemente convenienti spesso hanno seri problemi di fondo. A volte si tratta di aziende arenate in settori che soffrono gli effetti di gravi congiunture sfavorevoli e difficoltà croniche. Altre, semplicemente, non riescono a mettere a segno lauti e fiorenti profitti.
Le numerose sfide alla stabilità dei mercati, dei settori e delle singole imprese stanno seriamente mettendo alla prova il consueto approccio contrarian, che si concentra sulle azioni cadute in disgrazia. A nostro avviso, anziché basarsi esclusivamente sui tradizionali indicatori della valutazione azionaria, gli investitori dovrebbero trovare nuovi modi per stimare il reale valore dei titoli.
Nel presente documento vengono esaminati gli strumenti di nuova generazione in grado di offrire metodi più efficaci per identificare, negli odierni mercati europei, i titoli azionari con una bassa valutazione e un concreto potenziale di rendimento.