Market Matters

Opportunità azionarie: titoli di qualità e a bassa volatilità

14 ottobre 2024
8 min read
Alla Harmsworth
Alla Harmsworth Investment Strategist

I mercati azionari globali si sono rafforzati per gran parte degli ultimi due anni. Questa fase di rialzo è destinata a proseguire? E quali sono le opportunità più interessanti in ambito azionario?

Posizionamento moderato nell'azionario

Nonostante le opportunità presenti nell'azionario, il complesso dei rischi, al rialzo e al ribasso, suggerisce di assumere un posizionamento moderato e attento ai rischi.

Gli investitori dovrebbero diversificare l'esposizione a livello regionale e concentrarsi sulla qualità e sulla stabilità degli utili, dei margini e dei flussi di rendimento. Per esprimere questa posizione si possono considerare le opportunità tattiche nei titoli di qualità (quality) e a bassa volatilità (low volatility).

Da un punto di vista macro, prevediamo un periodo di crescita economica positiva ma inferiore negli Stati Uniti e a livello globale. L'inflazione dovrebbe diminuire ulteriormente nei prossimi trimestri, e i tassi d'interesse hanno probabilmente superato il picco. Riteniamo che il mercato condivida questo scenario positivo di un atterraggio morbido, che è coerente con un potenziale di rendimento azionario positivo ma modesto e che influirà sull'evoluzione della leadership all'interno del mercato.

Le valutazioni a livello globale sono generalmente favorevoli, con i maggiori sconti rispetto alle medie storiche osservati in Giappone, Regno Unito e Cina. Come si può facilmente prevedere, fanno eccezione le azioni statunitensi, che sono scambiate con un premio rispetto al passato e ad altre regioni.

Le valutazioni azionarie sono favorevoli nella maggioranza delle regioni

Valutazioni attuali in percentuale della media storica

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.

Al 30 agosto 2024

Fonte: FactSet, Thomson Reuters I/B/E/S e AB

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Le aspettative sugli utili negli Stati Uniti sono elevate: il consensus prevede infatti una crescita del 10%, che sale al 20% per i 10 maggiori titoli, comprese le "Magnifiche sette".

Fonte: FactSet e AB, al 30 agosto 2024

Aspettative di crescita elevate per le azioni statunitensi

Ovviamente le valutazioni azionarie negli USA sono fortemente condizionate dalle mega cap; se si escludono i 10 principali titoli, il multiplo è molto più moderato.

Questi multipli sono davvero preoccupanti? Le aspettative sugli utili negli Stati Uniti sono elevate: il consensus prevede infatti una crescita del 10%, che sale al 20% per i 10 maggiori titoli, comprese le "Magnifiche sette".

Nel complesso, questi tassi di crescita non ci sembrano irraggiungibili e i nostri modelli segnalano una crescita robusta anche per il mercato statunitense. Questi multipli apparentemente elevati non sono necessariamente preoccupanti neppure in un'ottica di breve-medio periodo. Le azioni USA offrono una fonte di crescita superiore, utili di qualità e margini stabili, che costituiscono un tema fondamentale del nostro posizionamento azionario.

A nostro avviso, molte imprese negli Stati Uniti meritano un premio di valutazione in considerazione della migliore qualità e delle migliori prospettive di crescita.

Ci sono però alcuni rischi. Con la decelerazione dell'economia i ricavi potrebbero rallentare e i margini potrebbero restare sotto pressione; inoltre, la sovraperformance degli Stati Uniti dipende molto dalla capacità delle prime 10 società di continuare a soddisfare e a superare aspettative sempre più alte. Nel mercato statunitense è necessario affidarsi alla gestione attiva per evitare i segmenti sopravvalutati e scoprire le molte opportunità interessanti che si presentano in questo mercato chiave. Più in generale, riteniamo che gli investitori debbano considerare la possibilità di mantenere un'esposizione equilibrata alle azioni statunitensi e a quelle internazionali.

Fonte: FactSet e AB, al 30 agosto 2024

Fattori di stile: low volatility e quality

Un'altra opportunità nei prossimi trimestri è ravvisabile nella dimensione stilistica dei mercati: l'esposizione ai fattori, ossia a quelle caratteristiche che spiegano sistematicamente le performance relative all'interno di un'asset class.

Due fattori sembrano particolarmente interessanti:

Low volatility, definito come l'insieme dei titoli che presentano un beta contenuto e rendimenti meno volatili rispetto al mercato.

Quality, rappresentato (secondo la definizione che ne danno i principali indici) dai titoli che mostrano un'elevata redditività, utili stabili e bilanci solidi.

Altri importanti fattori sono growth, momentum e size.

Fattori di stile: scelte tattiche e strategiche

A nostro avviso le strategie basate sui fattori giocano un ruolo fondamentale nei portafogli sia in chiave strategica (nel lungo periodo) sia su orizzonti più brevi, nella misura in cui permettono di migliorare il potenziale di rendimento e la diversificazione dei portafogli; si può dimostrare infatti che la correlazione tra i fattori è molto più bassa e stabile nel tempo di quella tra le asset class tradizionali.

Benché la loro efficacia vari nell'arco del ciclo, i fattori tendono a sovraperformare il mercato o l'asset class nel tempo. Ad esempio, le semplici strategie passive long-only basate sui fattori quality e low volatility negli Stati Uniti hanno superato il mercato del 4,8% e 5,6% rispettivamente dal 1963, e del 3,9% e 2,9% rispettivamente negli ultimi 20 anni (cfr. Grafico).

Alla luce della sovraperformance registrata anche da altri premi fattoriali comuni, l'esposizione a una combinazione oculata ed equilibrata di strategie esposte a diversi fattori dovrebbe essere parte integrante delle allocazioni strategiche degli investitori.

I fattori hanno sovraperformato i mercati e le asset class

Extra-rendimento (rispetto al mercato azionario USA), volatilità e information ratio dei fattori sul lungo termine

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.

L'information ratio è una misura dei rendimenti corretti per il rischio rispetto a un benchmark. È calcolato come rapporto tra l'extra-rendimento (differenziale di rendimento di un portafoglio rispetto a un benchmark) e la volatilità di tale rendimento.

Al 31 luglio 2024

Fonte: Kenneth R. French Data Library e AB

Esposizioni fattoriali diversificate e bilanciate, con un approccio attivo alle opportunità

Con un approccio attivo all'investimento fattoriale si può incrementare l'alfa che si ottiene dalle allocazioni nei fattori. Ad esempio, le strategie azionarie attive con un certo orientamento di stile, come value o growth, permettono non solo di cogliere i rendimenti dei fattori, ma anche di generare potenzialmente ulteriore alfa attraverso la selezione dei titoli nell'ambito dei rispettivi universi stilistici.

Nel valutare come integrare le esposizioni fattoriali, gli investitori dovrebbero tener conto del diverso andamento dei singoli fattori nell'arco di un ciclo. Ad esempio, le azioni value (o almeno quelle che risultano sottovalutate sulla base di metriche "deep value" come il rapporto prezzo/valore contabile o prezzo/utili) tendono a registrare performance migliori nelle fasi di ripresa economica o in un contesto di tassi d'interesse e inflazione in aumento. Le azioni growth danno il meglio di sé negli stadi finali di una fase espansiva e, a parità di altre condizioni, sono avvantaggiate da tassi stabili o in calo.

Queste diverse relazioni con il ciclo indicano che è opportuno mantenere esposizioni diversificate ed equilibrate ai fattori sul lungo periodo. Un approccio attivo può essere maggiormente in grado di mantenere un'ampia neutralità a livello di fattori. Il motivo sta nel fatto che gli indici di mercato (sia quelli generali che quelli improntati a uno specifico stile, come l'S&P Value Index) non hanno un'esposizione neutrale agli stili e possono contenere preferenze indesiderate, per gestire le quali potrebbe essere necessario un approccio attivo.

La ciclicità dei fattori crea anche opportunità di rendimento di tipo più tattico, che possono essere colte privilegiando (o evitando) specifici fattori a seconda del contesto macro o di mercato. Anche questo è un buon motivo per adottare un approccio attivo.

Una preferenza a breve termine per i fattori low volatility e quality

Un importante motivo per cui riteniamo che nei prossimi mesi potrebbe essere indicato privilegiare le azioni quality e low volatility risiede nelle prospettive macro a breve termine.

Entrambi gli stili registrano in genere una sovraperformance nelle fasi di rallentamento (e in quelle di recessione), ma potrebbero dar prova di buona tenuta nell'eventualità di una continua espansione.

Il fattore low volatility tende a sovraperformare il mercato in tutti gli scenari, ad eccezione dei rally molto pronunciati in cui il mercato guadagna più del 10% su base annua. Pertanto favoriamo questo fattore in linea con la nostra previsione di rendimenti azionari positivi ma moderati nel breve periodo.

Le prospettive a breve termine giustificano una preferenza per i fattori low volatility e quality

Rendimenti annualizzati dei fattori nell'arco del ciclo economico (%)

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.

Il grafico mostra il rendimento annualizzato di alcuni portafogli fattoriali in diversi cicli economici dal gennaio 1990 al settembre 2019. I portafogli fattoriali sono ribilanciati con frequenza trimestrale e i rendimenti sono espressi su base total return ed equiponderata. Le fasi del ciclo economico sono definite in base all'indicatore anticipatore composito destagionalizzato normalizzato compilato dall'OCSE. L'universo dell'indicatore si basa sui paesi dell'OCSE con l'aggiunta delle sei maggiori economie non appartenenti all'organizzazione. Abbiamo suddiviso il ciclo economico mondiale in quattro fasi: "espansione" (indicatore anticipatore su un livello espansivo (> 100) con derivata prima positiva), "rallentamento" (indicatore su un livello espansivo con derivata prima negativa), "ripresa" (indicatore su un livello di contrazione (<100) con derivata prima positiva) e "recessione" (indicatore su un livello di contrazione con derivata prima negativa). Al 31 dicembre 2020.

Fonte: FactSet, MSCI, Thomson Reuters Datastream e AB

I fattori low volatility e quality presentano anche un'attrattiva strategica

I fattori low volatility e quality sono interessanti anche sul piano strategico. Ad esempio, stando alla nostra ricerca, le azioni low volatility tendono a evidenziare le migliori performance quando l'inflazione è moderata ma comunque elevata: proprio lo scenario che prevediamo sull'orizzonte strategico. Le azioni di qualità possono essere interessanti anche in un'ottica difensiva.

I titoli low volatility hanno tendenzialmente sovraperformato nella maggior parte degli scenari di mercato

Performance delle azioni low volatility in diversi scenari di rendimento di mercato

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.

Il grafico mostra i rendimenti medi annui registrati dal 1988 al 2022 dal mercato azionario e dal fattore low volatility negli Stati Uniti, per diversi intervalli di rendimento (da <0% a >10%) del mercato azionario USA.

Al 12 agosto 2022. Fonte: MSCI, Thomson Reuters Datastream e AB

Cosa acquistano gli investitori quando scelgono i titoli low volatility e quality?

Un'allocazione nel fattore quality comporta un'esposizione alla tecnologia (il principale componente degli indici quality USA), alla sanità, alle telecomunicazioni e ai beni di prima necessità, ma anche ai titoli finanziari e industriali. Al di fuori degli Stati Uniti, il paniere delle azioni quality è un po' più ampio, con una maggiore presenza di settori ciclici come i beni voluttuari e i materiali. L'universo low volatility è più diversificato a livello settoriale, specialmente al di fuori degli USA, dove presenta un'esposizione minore al settore tecnologico e maggiore ai titoli finanziari (ponderazione più elevata), ma anche a utility ed energia.

In sintesi...

Riteniamo che le strategie con esposizioni fattoriali debbano giocare un ruolo importante nei portafogli, poiché favoriscono un miglioramento dei rendimenti e della diversificazione. Nel breve periodo ci aspettiamo un rallentamento della crescita e valutazioni equilibrate negli Stati Uniti, quindi manteniamo un atteggiamento positivo ma attento ai rischi sui mercati azionari. Questo ci induce a privilegiare i titoli di alta qualità e a bassa volatilità, che presentano caratteristiche difensive, tendono a registrare buone performance in caso di rallentamento e recessione e danno prova di nuova tenuta a fronte di un andamento laterale dei mercati e di un'inflazione moderatamente elevata.

Un modo per accedere a queste esposizioni è rappresentato dalla gestione attiva, che offre anche la possibilità di migliorare la generazione di alfa utilizzando l'analisi fondamentale per individuare imprese solide con le esposizioni fattoriali desiderate.

Alla Harmsworth
Alla Harmsworth Investment Strategist

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Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono una ricerca, una consulenza d'investimento o una raccomandazione di acquisto o di vendita e non esprimono necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di portafoglio di AB. Le opinioni sono soggette a revisione nel tempo.