Obiettivo

Ambisce alla conservazione del capitale e al reddito corrente attraverso:

  • Investimento in un universo globale di emittenti positivamente esposti a temi di investimento sostenibile, orientati all’ambiente o alla società e ampiamente condivisi dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, come la salute, il clima o l’empowerment.

  • Identificazione dei titoli più interessanti tra i titoli e/o gli emittenti in linea con i temi dell’investimento responsabile, soffermandosi ad esempio sull’analisi di come un emittente utilizza i proventi e sul suo impatto sociale e ambientale.

  • Investimento in modo opportunistico nel credito non-investment grade e nei mercati emergenti.

Team di gestione




Rischi di investimento da valutare

Questi e altri rischi sono descritti nel prospetto.

Il rendimento dell’investimento e il valore del capitale di un investimento nel Comparto oscillano ed è pertanto possibile che le quote di un investitore, al momento del riscatto, abbiano un valore superiore o inferiore al rispettivo costo originario. Tra i principali rischi connessi all'investimento nel Comparto vi sono:

  • Rischio di allocazione: il rischio che la ripartizione degli investimenti tra titoli growth e value produca un effetto più tangibile sul valore patrimoniale netto (NAV) del Portafoglio quando una di queste strategie registra una performance inferiore a un'altra. Inoltre, i costi di transazione associati al ribilanciamento degli investimenti potrebbero essere elevati nel tempo.

  • Rischio connesso alle obbligazioni corporate: Il rischio che un particolare emittente possa non adempiere ai propri obblighi di pagamento o di altra natura. Inoltre, un emittente può subire cambiamenti avversi della propria posizione finanziaria o una riduzione del proprio rating creditizio, con conseguenti maggiore volatilità del prezzo dell'obbligo debitorio e liquidità negativa. Può altresì sussistere un rischio più elevato di insolvenza

  • Rischio derivati: Il Comparto può includere strumenti finanziari derivati. Tali strumenti possono essere utilizzati per ottenere, aumentare o ridurre l’esposizione alle attività sottostanti e possono creare un effetto leva; il loro utilizzo può comportare oscillazioni di maggiore ampiezza nel Valore Patrimoniale Netto.

  • Rischio dei mercati emergenti: Se il Comparto investe nei mercati emergenti, tali attivi hanno generalmente capitalizzazioni minori, sono più sensibili a fattori economici e politici e possono essere  scambiati meno facilmente, il che potrebbe causare una perdita per il Comparto.

  • Rischio del titoli azionari: ll valore degli investimenti azionari può variare in risposta alle attività e ai risultati delle singole società o in funzione delle condizioni economiche e di mercato. Questi investimenti possono registra una diminuzione per periodi di breve o lungo termine.

  • Rischio dei titoli obbligazionari: Il valore di questi investimenti cambierà in funzione delle oscillazioni dei tassi di interesse e di cambio, nonché delle variazioni del merito creditizio dell’emittente. Inoltre, i titoli con rating medio o inferiore e privi di rating possono essere soggetti a oscillazioni più ampie dei rendimenti e dei valori di mercato rispetto ai titoli con rating più elevato.

  • Rischio di concentrazione del comparto: Investire in un numero limitato di emittenti, settori, comparti o Paesi può comportare una maggiore volatilità del Comparto rispetto a un investimento in una gamma più ampia o più diversificata di titoli.

  • Rischio di strumenti con rating inferiore e privi di rating: Questi titoli sono soggetti a un maggiore rischio di perdita di capitale e interessi e sono solitamente meno liquidi e più volatili. Alcuni investimenti possono essere in titoli obbligazionari ad alto rendimento, quindi il rischio di deprezzamento e perdite di capitale può essere inevitabile.

  • Rischio di controparte associato ai derivati OTC: Le operazioni nei mercati dei derivati over-the-counter (OTC) possono presentare generalmente un grado minore di supervisione e regolamentazione governative rispetto alle operazioni effettuate sulle borse organizzate. Tali operazioni saranno soggette al rischio che la diretta controparte non adempia ai propri obblighi e che il Portafoglio subisca perdite.

  • Rischio connesso al turnover del portafoglio: un portafoglio potrebbe essere attivamente gestito e il tasso di movimentazione ("turnover"), in risposta alle condizioni di mercato, potrebbe superare il 100%. Un turnover elevato del portafoglio accresce i costi di intermediazione ed altre spese. Può inoltre comportare la realizzazione di significative plusvalenze nette a breve termine, che potrebbero essere imponibili al momento della distribuzione

  • Rischio connesso ai titoli sovrani: Il rischio che gli obblighi debitori contratti da pubbliche amministrazioni siano esposti alle conseguenze dirette o indirette dei cambiamenti politici, sociali ed economici in vari Paesi. I cambiamenti politici o lo status economico di un Paese possono incidere sulla disponibilità o sulla capacità di una pubblica amministrazione di onorare i propri obblighi di pagamento.

  • Rischio degli strumenti strutturati: Questi tipi di strumenti sono potenzialmente più volatili e comportano maggiori rischi di mercato rispetto ai tradizionali strumenti di debito, a seconda della loro struttura. Le variazioni di un benchmark possono essere amplificate dai meccanismi dello strumento strutturato e avere un effetto ancor più rilevante e sostanziale sul suo valore. Questi strumenti possono essere meno liquidi e più difficili da valutare rispetto a strumenti meno complessi.



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