Azioni difensive: trovare stabilità in un mondo incerto

26 maggio 2022
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Quest’anno, tre potenti forze hanno scatenato una tempesta di volatilità sui mercati azionari. Ma non dobbiamo abbandonare la nave. Possiamo utilizzare con successo diverse strategie che aiutano a ridurre il rischio e mantenere gli investimenti in questa fase di turbolenza.

Le speranze di una ripresa accelerata dopo due anni di pandemia sono sfumate drammaticamente all’inizio del 2022 e la netta impennata dell’inflazione sta minacciando la crescita economica globale. L’invasione russa dell’Ucraina ha peggiorato la situazione e aggravato i rischi geopolitici. E ora che le banche centrali alzano i tassi di interesse, si teme che un errore di valutazione possa gettare l’economia mondiale in una fase di stagflazione e trainare ulteriormente al ribasso le quotazioni azionarie.

I mercati azionari stanno cercando di scontare le conseguenze sulle singole aziende. Da inizio anno al 6 maggio l’indice MSCI World ha dunque ceduto il 12,0% in valuta locale, mentre nello stesso periodo, l’indice S&P 500 ha perso il 13,1%. Nette oscillazioni del mercato sono ormai frequenti e l’indice S&P 500 si è mosso al rialzo o al ribasso di oltre l’1% in 44 giorni di negoziazione in poco più di quattro mesi.

La volatilità dovrebbe rimanere elevata e la tentazione di ridurre l’esposizione all’azionario potrebbe essere forte. In questo modo, tuttavia, gli investitori rinuncerebbero a un ampio potenziale di rendimento azionario. A un certo punto, quando i rischi caleranno, i mercati azionari potrebbero riguadagnare terreno.

In questo contesto, ridurre il rischio azionario non è certo semplice ma neanche impossibile, se si utilizza un approccio disciplinato. Concentrandosi sui titoli di qualità con modelli di negoziazione stabili e valutazioni interessanti, riteniamo che gli investitori possano creare portafogli azionari più resistenti alla volatilità in grado di sfruttare il potenziale di recupero a lungo termine.

Contrastare l’inflazione con la qualità

L’inflazione è in cima alla lista delle preoccupazioni degli investitori. In base alla nostra ricerca, le aziende nel primo quintile dei titoli USA che rientrano nel nostro universo qualità, stabilità e prezzo (QSP) hanno avuto un andamento migliore rispetto al mercato nel suo complesso nei periodi di inflazione estremamente elevata (cfr. Grafico), sia nei mercati rialzisti che in quelli ribassisti. Durante l’embargo petrolifero dell’OPEC, tra il 1972 e il 1974, l’universo QSP perse l’11%, molto meno rispetto al -16% registrato dall’indice S&P 500. Con l’impennata dell’inflazione dopo la rivoluzione iraniana del 1977-1980, i titoli QSP guadagnarono l’11,3%, mentre il mercato rimase invariato.

Bar chart shows the performance of us stocks offering quality and stability at attractive prices versus the S&P 500 Index during four inflationary episodes since 1972.

Quando i prezzi salgono velocemente, le aziende affrontano una serie di pressioni sia sul fronte dei costi che del reddito. A nostro avviso, le aziende di qualità elevata con flussi di cassa solidi e stabili hanno maggiori possibilità di tutelare i loro margini anche in caso di rincaro dei fattori produttivi. Il pricing power, una caratteristica di qualità importante su qualunque mercato, è un attributo essenziale: consente alle aziende di spingere al rialzo i prezzi senza preoccuparsi di danneggiare la domanda.

Le misure di redditività, come il rendimento delle attività o il rendimento sul capitale investito, sono indicatori di qualità importanti e anticipano in maniera attendibile il potenziale di utile futuro. Analogamente, le aziende che dimostrano una disciplina a livello di capitale saranno premiate in un contesto di tassi in aumento. Le aziende orientate alla crescita di qualità hanno modelli di business di successo e utili sostenibili, grazie a una buona amministrazione del capitale e caratteristiche ESG positive. I beni immateriali come marchi, cultura, R&D e brevetti sono anch’essi caratteristiche importanti, soprattutto in tempi di crisi. Questi attributi supportano gli incrementi degli utili derivanti da fattori di crescita stabili attraverso i cicli di mercato.

Individuare stabilità negli utili più prevedibili

Tutelare i portafogli dalle tensioni geopolitiche è difficile. I rischi come la guerra in Ucraina o gli esiti delle elezioni sono intrinsecamente imprevedibili e possono avere effetti sorprendenti sui mercati. Prevedere gli esiti geopolitici non è, a nostro avviso, una strategia di investimento prudente. Tuttavia, possiamo focalizzarci su quei titoli che hanno andamenti più prevedibili di altri a livello di utili, anche in tempi difficili con visibilità limitata. La nostra ricerca indica che col tempo queste aziende tendono a sovraperformare il mercato con un profilo di rischio migliore, regalando stabilità al portafoglio.

Le aziende stabili possono assumere diverse forme, che spesso non coincidono con i tipici titoli difensivi. Prendiamo ad esempio il settore della tecnologia, che non è mai stato considerato un segmento difensivo del mercato. Eppure, oggi, alcune aziende tech offrono servizi così integrati nell’infrastruttura dati globale da esibire un pattern a livello di utili e performance affidabile quanto le utility, un segmento tradizionalmente più difensivo. Gli enabler di tecnologie sono un pezzo importante del puzzle, perché forniscono hardware, software e servizi essenziali per gestire le attuali crisi macroeconomiche e geopolitiche. Per contro, i titoli tecnologici in forte crescita non hanno caratteristiche difensive, e molti di essi quest’anno hanno registrato sell-off di ampia portata.

Il focus sulla valutazione aiuta a ridurre il rischio

I titoli stabili non fanno al caso nostro, se sono troppo costosi. Per questo è importante verificare che i titoli scambino con valutazioni relativamente interessanti quando si costruisce un portafoglio azionario difensivo. Oggi che l’aumento dei tassi di interesse può determinare un rischio di valutazione, mantenere una disciplina di prezzo migliora le possibilità di successo per un portafoglio azionario a volatilità inferiore.

Focalizzarsi su queste caratteristiche è fondamentale per creare un portafoglio azionario in grado di perdere meno terreno rispetto al mercato in fase di crisi. Cali più moderati si tradurranno in recuperi delle perdite più rapidi quando il mercato rimbalzerà. In tempi come questi in cui le prospettive sono così nebulose, è difficile prevedere il punto d’inflessione. Mantenere un portafoglio ragionato di titoli stabili di aziende di qualità può aiutare a garantire miglioramenti futuri per gli investitori.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.