Il crollo dei titoli growth resetta le valutazioni

04 ottobre 2022
3 min read
I bruschi ribassi iniziano a creare opportunità nel segmento growth di qualità
Left display shows a line chart of the S&P 500 Growth Index vs the S&P 500 Value Index since 2012. Right chart shows the sharp drop of unprofitable technology company share prices since 2018.

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.
Il rapporto prezzo/utili (P/E) a 12 mesi si basa sui P/E stimati da Bloomberg.
Al 31 agosto 2022
Fonte: Bloomberg, Goldman Sachs, S&P e AllianceBernstein (AB)"

È stato un anno difficile per gli investitori, in particolare per quelli esposti ai titoli growth. Tuttavia, i bruschi ribassi hanno anche modificato radicalmente il quadro delle valutazioni. Le società con modelli di business di qualità, in grado di affrontare un numero crescente di incertezze e generare una crescita robusta nel tempo, presentano adesso punti d'ingresso interessanti per gli investitori a lungo termine.

Le azioni growth hanno accusato una marcata flessione nel corso di quest'anno. Nonostante i modesti guadagni del terzo trimestre, l'S&P 500 Growth Index ha perso il 28,2% da gennaio al 23 settembre, mentre l'S&P 500 ha ceduto il 21,6%. Anche prima dei ribassi di settembre, il rapporto prezzo/utili (P/E) prospettico dell'indice Growth era sceso a 20,4x al 31 agosto, portando lo scarto di valutazione rispetto all'omologo Value vicino alla media decennale per la prima volta in quasi quattro anni (cfr. Grafico).

Le società di maggior successo precipitano

Il crollo delle azioni growth ha penalizzato duramente i titoli tecnologici di maggior successo. Il Goldman Sachs Non-Profitable Technology Index è arretrato di quasi il 70% rispetto al picco raggiunto alla fine di agosto dello scorso anno. Gli investitori hanno chiaramente abbandonato le posizioni affollate in azioni che promettevano una crescita futura estremamente elevata, dubitando in molti casi della presenza di quella differenziazione manageriale e competitiva necessaria a costruire e sostenere una grande impresa.

Ma dove sono andati? Tra le altre cose, la fuga verso la sicurezza di quest'anno ha spinto molti investitori a privilegiare i titoli a bassa volatilità, come le utility e i beni di prima necessità, che evidenziano un andamento più stabile nei periodi di turbolenza. In alcuni casi, queste azioni sono diventate piuttosto costose. Naturalmente, esistono valide strategie per individuare i titoli a bassa volatilità con valutazioni interessanti, ma pagare un premio troppo alto per la sicurezza potrebbe rivelarsi controproducente nell'eventualità di una nuova inversione di tendenza sul mercato.

Le società growth solide evidenziano una redditività sostenibile

Crediamo che le valutazioni dei titoli growth siano oggi molto più interessanti rispetto a un anno fa. Al contempo, però, le condizioni macroeconomiche e di mercato sono particolarmente impegnative. Le banche centrali combattono l'inflazione dilagante con rialzi dei tassi che erodono le valutazioni azionarie, specialmente quelle delle azioni growth. Consumatori e investitori si stanno preparando ad affrontare una recessione.

Cosa devono fare gli investitori in questo contesto? A nostro avviso gli investitori attivi dovrebbero focalizzarsi sulle aziende con modelli di business resilienti e una redditività elevata e regolare sulla base di indicatori quali il ROA e il ROIC. Questi parametri segnalano in modo attendibile che un'azienda possiede solidi driver operativi sottostanti ed è in grado di autofinanziare gli investimenti per sostenere la crescita a lungo termine.

Oggi può essere più difficile trovare imprese come queste; tuttavia, è probabile che presentino valutazioni molto più interessanti rispetto agli ultimi anni. Il posizionamento in società growth con tali caratteristiche può aiutare a creare un portafoglio in grado di affrontare il difficile contesto economico odierno e di remunerare gli investitori con migliori rendimenti corretti per il rischio nel tempo. 

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono una ricerca, una consulenza di investimento o una raccomandazione di acquisto o di vendita e non esprimono necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di portafoglio di AB. Le opinioni sono soggette a modifiche nel tempo.