Titoli sanitari: un antidoto innovativo alla volatilità

15 gennaio 2023
5 min read

I titoli del settore sanitario hanno continuato ad essere apprezzati dagli investitori anche nel corso delle fasi di volatilità di mercato, favoriti dall’aumento dell’interesse nei confronti del settore durante la pandemia. I punti di forza dell’health care, tuttavia, vanno al di là della sua importanza nel corso del periodo pandemico: la sanità può infatti rappresentare un’importante fonte di performance azionarie resilienti per affrontare le incerte condizioni di mercato del 2023.

Nel 2022, un anno difficile per gli investitori azionari, i titoli della sanità hanno offerto un’ancora di relativa stabilità. Il settore sanitario ha infatti chiuso l’anno con un calo del 5,4% in USD, sovraperformando l’indice MSCI World, che è invece crollato cedendo il 18,1% (cfr. Grafico). Quando nel quarto trimestre il mercato ha messo a segno un rimbalzo, i titoli del comparto sanitario hanno guadagnato oltre il 13%, superando anche in questo caso l’indice azionario globale.

La resilienza degli utili nel settore sanitario anche in periodi di stress economico
La resilienza degli utili nel settore sanitario anche in periodi di stress economico

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.
Al 31 dicembre 2022
Fonte: Morningstar, MSCI e AllianceBernstein (AB)

Dunque quali sono le caratteristiche che hanno consentito a questi titoli di conseguire performance tanto solide sia in momenti di crescita che di calo del mercato? E tali caratteristiche giustificano un eventuale investimento in questo segmento?

I trend tematici trascendono dalle altalenanti variazioni macroeconomiche

Per rispondere a queste domande dobbiamo comprendere i motivi per cui i titoli del comparto sanitario risultavano attrattivi già prima del COVID-19. Essi, in particolare, beneficiavano di trend tematici di lungo periodo legati agli sforzi per mitigare gli effetti delle patologie tramite terapie, tecnologie e servizi rivolti sia agli esseri umani che agli animali domestici. Il progresso scientifico sta gettando le basi per nuovi trattamenti, riducendo al contempo i costi. La domanda di assistenza sanitaria, inoltre, è generalmente indipendente dall’andamento ciclico dell’economia.

In un periodo in cui la crescita economica globale è alle prese con enormi sfide, le aziende del settore sanitario possono comunque conseguire ottime performance. Ciò dipende dal fatto che il principale fattore trainante per la crescita del comparto sono le persone.

Tale crescita è favorita dai trend demografici globali in diversi modi. Nei mercati sviluppati l’invecchiamento della popolazione renderà necessario un maggior numero di trattamenti medici. In quelli emergenti, invece, un aumento via via più rapido della popolazione alimenta la domanda di prodotti e servizi in ambito sanitario con la crescita del benessere e della classe media. Tali trend demografici sono destinati a proseguire indipendentemente dall’andamento generale dell’economia.

Innovazione per esigenze in evoluzione

Per rispondere ai crescenti bisogni a livello globale le società del settore sanitario devono innovare costantemente. L’innovazione scientifica è alla base dei progressi in campo sanitario ormai da decenni. Eppure, in qualche modo, la rivoluzione tecnologica nella sanità è appena iniziata; e non riguarda solo il comparto farmaceutico.

I robot stanno già trasformando le procedure chirurgiche. Nuovi strumenti diagnostici e nell’ambito delle scienze della vita aiutano a individuare le patologie in modo più tempestivo. I trattamenti per il morbo di Alzheimer e per i disturbi cardiovascolari contribuiranno a ridurre i costi fisici ed economici dei cambiamenti demografici. La teleassistenza e la digitalizzazione offrono un potenziale straordinario di miglioramento dell’assistenza offerta ai pazienti.

In via di ridefinizione è anche il processo tradizionale di sviluppo dei farmaci. I big data potrebbero migliorare l’efficacia della sperimentazione clinica. La biologia sintetica sta influendo drasticamente sui processi industriali in ambito medico, anche nel campo della scoperta di nuovi farmaci, rendendo possibili e profittevoli i trattamenti personalizzati, anche per malattie rare che riguardano un numero ridotto di pazienti.

L’innovazione aiuterà i sistemi sanitari di tutto il mondo a far fronte al problema dell’aumento dei costi, una questione pressante anche in quei Paesi dotati di sistemi universalistici. Storicamente, l’innovazione in ambito sanitario ha determinato in genere un incremento dei prezzi, a differenza di quanto accade nel settore tecnologico in cui comporta un loro calo. 20 anni fa, ad esempio, il costo mensile della chemioterapia per i malati oncologici era pari a 200 dollari, con limitate possibilità di successo. Oggi alcuni trattamenti chemioterapici sono spesso in grado di curare con successo il cancro causando meno effetti collaterali, ma ad un costo pari a 100.000 dollari.

La tensione tra una rapida innovazione e l’esigenza di contenere i costi continuerà a plasmare il settore sanitario, creando opportunità per gli investitori. Negli Stati Uniti, ad esempio, il recente Inflation Reduction Act obbliga le case farmaceutiche a limitare o ridurre il prezzo di alcuni farmaci. Sebbene tale norma possa mettere sotto pressione il prezzo di alcuni prodotti, essa a nostro avviso darà anche grande impulso alle attività di ricerca e sviluppo. Le aziende innovative in grado di ridurre i propri costi saranno quelle meglio posizionate per conseguire una sovraperformance a lungo termine, se saranno in grado di dimostrare il valore dei propri prodotti per il sistema nel suo complesso.

Tali trend rappresentano nel loro complesso motivi convincenti per prendere in considerazione la possibilità di includere in portafoglio un comparto focalizzato sul sanitario e ben diversificato. Le aziende del settore sanitario, inoltre, contribuiscono ad affrontare le principali sfide sul fronte ambientale, sociale e della governance. Molte di esse concorrono al raggiungimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 3 delle Nazioni Unite, quello di “assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”, con sotto-obiettivi che mirano al contrasto alle malattie e alla promozione della copertura sanitaria. Le società del comparto sanitario, infine, tendono a presentare un’impronta di carbonio più ridotta. 

Il settore sanitario come asset azionario core

Il settore della sanità, a nostro parere, può svolgere un importante ruolo come asset core nelle allocation azionarie. L’esposizione a una crescita di lungo periodo favorita dai fattori demografici rende le aziende del settore meno vulnerabili al quadro economico. E al di là della medicina per gli esseri umani, la salute animale è un ulteriore segmento di business in grande espansione, trainato da un aumento delle spese legate agli animali domestici che difficilmente si arresterebbe in caso di rallentamento dell’economia. In tutto il comparto la crescita delle vendite rimane relativamente stabile anche in periodi incerti e molte aziende possiedono un forte potere di determinazione dei prezzi, un attributo importante in fasi di elevata inflazione. Gli utili, generalmente, hanno retto bene anche in momenti difficili dal punto di vista economico (cfr. Grafico). Per questo, spesso, i corsi azionari in ambito sanitario tendono a esibire una minore volatilità rispetto a quelli di altri settori. Un portafoglio sanitario costruito strategicamente, pertanto, può offrire agli investitori caratteristiche sia offensive che difensive: un solido potenziale di crescita in fasi di espansione del mercato e un minor rischio di ribasso.

La resilienza degli utili nel settore sanitario anche in periodi di stress economico
La resilienza degli utili nel settore sanitario anche in periodi di stress economico

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.
Le revisioni del 2022 rappresentano revisioni degli utili per azione nel periodo di 12 mesi chiuso al 31 dicembre 2022
L’espressione “flessione dell’economia” fa riferimento ai picchi negativi dell’indice dei direttori d’acquisto, che misura la produzione industriale. Le date di tali picchi negativi sono: 31 dicembre 2008, 30 novembre 2012, 29 gennaio 2016, 30 aprile 2020. Si ipotizza che il picco negativo del 2022 si sia verificato il 21 dicembre, benché sia possibile che il picco negativo effettivo non sia stato ancora raggiunto. Per “media” si intende la media delle revisioni degli utili per azione nei 12 mesi precedenti un picco negativo dell’indice dei direttori d’acquisto da dicembre 2008 a dicembre 2021
Al 31 dicembre 2022
Fonte: FactSet, MSCI e AB

Ovviamente vi sono anche dei rischi da considerare. I titoli di molte società del settore sanitario sono di tipo growth, risultando dunque più vulnerabili all’aumento dei tassi d’interesse. Modelli di business e previsioni finanziarie possono inoltre risentire di modifiche normative e di cambiamenti di policy. Mentre le prospettive delle singole aziende possono dipendere dal successo o dal fallimento scientifico delle relative attività di ricerca e sviluppo e scoperta di nuovi farmaci, il che è molto difficile da prevedere.

È per questo che, a nostro giudizio, chi investe in campo sanitario non dovrebbe cercare di predire i risultati delle ricerche scientifiche. Riteniamo che il migliore approccio consista nel concentrarsi sul business sottostante di ciascuna società. Perché gli investitori dovrebbero rischiare, se neanche i migliori scienziati al mondo sono in grado di prevedere in modo attendibile i risultati dei test sui farmaci? Con un focus chiaro sui fondamentali aziendali e sulle aziende redditizie all’interno di tutto il settore, un portafoglio diversificato di titoli azionari del comparto sanitario può rappresentare un potente antidoto alla volatilità del mercato offrendo un robusto potenziale di rendimento corretto per il rischio, anche in periodi in cui le condizioni macroeconomiche sono mutevoli.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.

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