Come scegliere un portafoglio azionario sostenibile

04 febbraio 2021
3 min read

Gli investitori stanno privilegiando i fondi azionari sostenibili, tanto che gli afflussi hanno battuto nuovi record nel 2020. Ma scegliere a quale gestore affidarsi in questo campo non è impresa facile. Vediamo quali aspetti dovrebbero valutare gli investitori affinché i portafogli scelti siano in linea con i loro obiettivi di investimento responsabile.

Le azioni sostenibili stanno riscuotendo un favore crescente. Secondo i dati di Morningstar, a fine 2020 il patrimonio gestito da fondi azionari sostenibili di tipo aperto ha raggiunto quota 1.000 miliardi di dollari considerando l’intero mercato globale. La crescente consapevolezza delle tematiche ambientali, sociali e di governance, nonché le nuove considerazioni scaturite dall’esperienza della pandemia, hanno reso ancora più impellente la necessità di privilegiare investimenti sostenibili.

Tuttavia, scegliere un portafoglio azionario sostenibile è diventato forse ancora più difficile che in passato. Secondo Morningstar, sono attualmente disponibili nel mondo circa 2.300 fondi azionari sostenibili. Come possono gli investitori discernere fra strategie concorrenti e identificare quelle che meglio si adattano alla propria etica di responsabilità e ai propri obiettivi di investimento? Per cominciare, ciascuno di noi dovrebbe porsi tre domande chiave.

Che cosa significa per me la sostenibilità?

Il concetto di sostenibilità può assumere significati diversi. Per alcuni, si traduce nello screening positivo di un benchmark in funzione di determinate caratteristiche, ad esempio società in cui il consiglio di amministrazione conta almeno il 50% di presenza femminile. Altri si concentrano sulla capacità di migliorare gli effetti ambientali e sociali, ricercando quindi portafogli che investono in imprese i cui prodotti o servizi contribuiscono a realizzare tali obiettivi.

Ma non tutti i portafogli sostenibili spiegano chiaramente in che modo la sostenibilità entra a far parte del processo di investimento. Gli investitori dovrebbero ricercare gestori che adottano una definizione chiara e coerente di sostenibilità, in modo da capire bene di cosa si tratti. Molti gestori adottano gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite come cartina al tornasole. Ma trattandosi di un insieme molto vasto di concetti, è necessario un piano concreto per tradurre gli SDG in idee d’investimento praticabili. A nostro avviso, gli SDG rappresentano opportunità da perseguire in un’ottica di lungo termine, che possono dare corpo a temi d’investimento e contribuire alla definizione dell’universo in cui muoversi.

I fattori ESG vengono presi in considerazione nel processo di investimento?

I fattori ESG sono diventati sinonimo di investimento responsabile. Ma un acronimo accattivante non basta per garantire un processo chiaro e trasparente. A nostro avviso, i fattori ESG dovrebbero essere considerati parte integrante dell’offerta di qualsiasi società. In altre parole, è impossibile valutare un’azienda senza tenere conto dei fattori ESG. Dal rischio legato ai cambiamenti climatici al trattamento della diversità fino alla governance, i fattori ESG possono influire in misura significativa sui risultati finanziari di una società e dovrebbero essere integrati con il giusto grado di rilevanza nel processo di valutazione attuato dall’investitore.

Oggi, molti fanno affidamento sui rating ESG di terzi per valutare la sostenibilità di un’impresa. Da soli i rating ESG non possono però definire in toto la sostenibilità né diventare gli unici indicatori dell’impatto generato dagli investimenti responsabili. I rating possono svolgere un ruolo importante nell’ambito di un processo finalizzato all’investimento sostenibile, ma sono anche imperfetti. Ad esempio, non sono soggetti a metodologie standard, pertanto i rating delle medesime società possono variare sensibilmente da un’agenzia a un’altra. Mentre i differenti rating creditizi degli emittenti sono correlati al 90% circa, i rating azionari ESG presentano una correlazione tra agenzie inferiore al 50%. E dato che i rating ESG sono basati su informazioni pubblicamente disponibili, tendono a premiare le realtà che sono in grado di soddisfare i criteri di informativa, invece di quelle che effettivamente adottano le migliori prassi. Ecco perché un portafoglio sostenibile dovrebbe avere una sua capacità indipendente di quantificare i fattori ESG a livello di singole imprese. Agli investitori raccomandiamo dunque di ricercare gestori sostenibili che vadano oltre i rating di terzi e conducano ricerche proprie per valutare i fattori ESG rilevanti delle aziende candidate all’investimento e di quelle già in portafoglio.

La strategia prevede iniziative di engagement?

Il dialogo diretto con i management societari è uno strumento fondamentale utilizzato dai gestori azionari attivi per promuovere un cambiamento in positivo. Ma le strategie di engagement non sono tutte uguali. Alcuni gestori di portafoglio possono ritenere che inviare un’e-mail sia un’interazione sufficiente, anche se non si riceve alcuna risposta. Noi non siamo dello stesso avviso. Per quanto ci riguarda, l’engagement consiste nella creazione di un rapporto proficuo con il management finalizzato a realizzare progressi in molteplici aree d’azione in un orizzonte di lungo termine. Il nostro obiettivo è sviluppare una relazione che consenta agli investitori di esercitare un’influenza e incoraggiare cambiamenti positivi, spesso su temi controversi, da una posizione di reciproco rispetto. Attività di engagement di questo tipo richiedono tempo, pazienza e molteplici sforzi nel corso degli anni. E’ importante comprendere che un reale cambiamento non si verifica in una notte.

Questo tipo di approccio è spesso più efficace di un atteggiamento aggressivo, con l’obiettivo di persuadere le società a intraprendere la strada giusta per garantire un futuro più sostenibile. Noi riteniamo che svolgere un ruolo attivo teso a promuovere cambiamenti positivi possa tornare utile alle stesse imprese, aiutandole a conseguire risultati migliori e supportandone il potenziale di rendimento a lungo termine.

Le tre domande che abbiamo illustrato sono soltanto un punto di partenza. Con risposte chiare a questo riguardo, gli investitori saranno in grado di orientarsi nella selva di portafogli azionari e identificare strategie davvero sostenibili con le caratteristiche giuste per generare rendimenti a lungo termine.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.