L'inflazione, una delle molte variabili prese in considerazione nelle decisioni di investimento multi-asset, è diminuita notevolmente lo scorso anno, ma le sorprese al rialzo registrate negli Stati Uniti e in Europa all'inizio del 2024 fanno temere a molti investitori che il ritorno alla normalità abbia subito una battuta d'arresto. Noi non siamo dello stesso parere. In realtà, l'inflazione continua a calare, e in un maggior numero di grandi economie.
In Svizzera e in Cina, ad esempio, l'inflazione è già inferiore al 2% su base annua. In Canada, Giappone, Norvegia e Regno Unito l'inflazione su base annua è ancora superiore a tale livello, ma i tassi a tre mesi segnalano un notevole rallentamento anche in questi paesi (cfr. Grafico in alto).
All'inizio del 2024 i progressi nell'abbattimento dell'inflazione negli Stati Uniti e nell'area euro hanno subito una decelerazione, ma in entrambi i casi l'inflazione core è scesa notevolmente dai picchi del 2022, attestandosi appena al di sotto del 3% in entrambe le regioni (il dato statunitense è basato sul Personal Consumption Expenditures Price Index, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed). Inoltre, i potenziali indicatori di un'inflazione sostenuta, come i prezzi delle abitazioni e i salari, rimangono relativamente contenuti. Al contempo, il rafforzamento delle previsioni di consensus sulla crescita mondiale suggerisce un atterraggio morbido in futuro.
La lotta all'inflazione è un processo che richiede tempo; le banche centrali sembrano compiere continui passi avanti, e probabilmente manterranno il proprio orientamento accomodante nonostante i recenti aumenti delle spinte inflazionistiche. La Banca nazionale svizzera (BNS) si è mossa per prima, riducendo i tassi di 25 punti base in marzo, e la BCE sembra avviata a seguirne le orme in giugno. Negli Stati Uniti è probabile che i tagli dei tassi slittino alla seconda metà del 2024, ma siamo del parere che siano comunque in programma.
L'inflazione e le prospettive economiche sono solo due dei tanti fattori presi in considerazione nelle decisioni di asset allocation tattica e strategica, ma riteniamo che costituiscano un segnale positivo per gli asset rischiosi, comprese le azioni. Naturalmente, gli investitori devono anche restare agili e pronti a reagire a un contesto in evoluzione.