La collaborazione tra investitori e scienziati del clima

02 marzo 2022
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Il clima globale è un sistema estremamente complesso, e con l’intensificarsi dei cambiamenti climatici a ogni evento dannoso ne seguono a cascata molti altri. Un esempio? Lo scioglimento dei ghiacci del mare Artico comporta dei cambiamenti di temperatura nell’oceano Atlantico, che a loro volta aumentano la frequenza delle siccità nella foresta amazzonica. Le interazioni sono molteplici e hanno portata globale.

Per questo, è difficile per gli investitori tradurre il cambiamento climatico in rischi e opportunità legati ai singoli emittenti e promuovere un miglioramento a livello di gestione, strategia e governance. Conoscere meglio la scienza del clima può affinare gli strumenti a disposizione. Può aiutare a monitorare meglio i rischi climatici fisici e di transizione che possono gravare su stati patrimoniali e conti economici. Oppure a interpretare meglio i risultati dei modelli di analisi di scenario sui cambiamenti climatici.

L’intersezione tra scienza del clima e investimento può inoltre aiutare gli investitori a rispondere a domande più ampie. Questo è l’obiettivo di una serie di iniziative di ricerca congiunta tra i team di investimento di AB e gli esperti di clima della Columbia Climate School. Le tematiche sono diverse, dalla stabilità delle fonti di energia rinnovabile al rapporto tra i cambiamenti negli oceani e gli allevamenti di salmone nel Mare del Nord.

L’affidabilità delle rinnovabili: il vento sarà costante?

Le fonti di energia rinnovabile, come quella solare o eolica, sono ingranaggi critici nella transizione globale verso l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio. Tuttavia il sole non brilla senza sosta, e il vento non è sempre costante. I pattern climatici variano sostanzialmente tra le diverse location – creando incertezze che possono mettere in dubbio la valutazione dei nuovi progetti energetici da parte degli investitori – spesso con breve preavviso.

Il potenziale finanziario di un parco eolico, ad esempio, si basa ampiamente sulla stabilità del flusso del vento nel luogo specifico. Le proiezioni degli emittenti sono spesso fin troppo positive e i dati storici disponibili potrebbero non contemplare i cambiamenti climatici che stiamo oggi vivendo. Gli investitori possono generare nuovi dati utili a capire come i pattern e i cambiamenti climatici a livello locale influiscono sulle fonti rinnovabili?

Gli investitori di AB e gli esperti di clima della Columbia stanno esplorando nuovi modi per rispondere a questa domanda, anche sfruttando un ampio database globale relativo ai pattern del vento in aree come il Brasile, l’India, il Sudafrica e il Cile. Con il progredire dell’iniziativa, una delle difficoltà è rappresentata dal fatto che non tutti i Paesi sono ampiamente coperti dalle stazioni di monitoraggio delle condizioni meteo. L’India, ad esempio, conta solo 18 stazioni in tutto il Paese.

Il collegamento tra la temperatura dell’oceano e gli allevamenti di salmone

L’acquacoltura del salmone – l’allevamento dei salmoni in aree specializzate – è un settore in rapida crescita. È un processo complesso che si compone di varie fasi e richiede vasche onshore e offshore, operazioni in acqua dolce e salata e strutture con intervalli di temperatura rigidamente controllati.

L’aumento della temperatura del mare e del livello degli oceani conseguente al cambiamento climatico può distruggere questo delicato equilibrio, e il potenziale finanziario delle colture di salmone. Lo stesso si può dire degli effetti secondari, come la proliferazione di alghe tossiche e isopodi marini. La capacità degli allevatori di salmone di gestire questi fattori può fare la differenza tra un business di successo e uno destinato a fallire.

Un gruppo di lavoro congiunto tra AB e la Columbia sta cercando di migliorare la visibilità degli investitori sui cambiamenti nella temperatura e nel livello dell’acqua nelle regioni di coltura del salmone, e arrivare a capire quali aree potrebbero essere più danneggiate dalla migrazione delle fioriture algali. Entrambi i fattori possono avere un impatto notevole sui singoli allevamenti di salmone.

Una difficoltà chiave è data dal fatto che le variazioni climatiche sono estremamente localizzate per gli allevamenti di salmone ubicati intorno ai fiordi della costa nord della Norvegia, la principale produttrice al mondo di salmone. Segmentare il Paese in regioni, valutando le condizioni oceaniche del caso base e le possibili variazioni, è un approccio che il gruppo di lavoro sta considerando. Con questi dati, gli investitori potrebbero assegnare ciascun allevamento a una categoria di rischio.

Comprendere lo stato dell’arte nella biologia sintetica

La biologia sintetica è la scienza della modifica dei genomi, l’insieme di istruzioni genetiche di un organismo, finalizzata a creare organismi nuovi. Si tratta di un processo che può fornire materie prime e servizi innovativi, nonché un’ampia gamma di nuovi prodotti, dalle medicine agli adesivi.

Questa scienza ha il potenziale di trasformare l’impronta ambientale delle nostre vite quotidiane, che si tratti di utilizzare il diossido di carbonio presente in atmosfera come input produttivo o di progettare cinturini da orologio interamente biodegradabili a partire dalla seta del ragno. I progressi fatti dalle singole aziende possono aprire la strada verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, e creare al contempo opportunità di investimento.

Riuscire a individuare oggi queste opportunità future non è certo semplice. Questo è il motivo per cui gli investitori di AB si sono impegnati in uno sforzo collaborativo con gli esperti della Columbia di ingegneria terrestre e ambientale, ingegneria biomedica e chimica al fine di comprendere più approfonditamente lo stato dell’arte della biologia sintetica, le tendenze che potrebbero trainare un’adozione commerciale più ampia e le possibili applicazioni ambientali.

Mappare i rischi fisici

Innumerevoli decisioni di investimento espongono i portafogli ai rischi legati ai disastri naturali, in particolare quelli intensificati dal cambiamento climatico. Gli strumenti esistenti che applicano i dati geospaziali per comprendere i rischi non sono efficaci come potrebbero: mancano del livello di dettaglio necessario, escludono i dati sul cambiamento climatico o presentano problemi a livello di dati.

Gli investitori di AB stanno lavorando con il National Center for Disaster Preparedness (NCDP) presso l’Earth Institute della Columbia University per migliorare il Natural Hazards Index (NHI) del Centro, progettato nel 2017 per aiutare le famiglie statunitensi a prepararsi alle emergenze. Questo indice viene utilizzato anche dalle aziende, ad esempio dal settore bancario e dagli operatori che gestiscono i rating dei municipal bond.

Il progetto congiunto cercherà di aggiornare i dati, ivi inclusa l’aggiunta di nuovi dati sulle minacce e la vulnerabilità sociale. Punta, inoltre, a identificare le fonti di dati di AB per integrarle e considerare nuove funzioni, come la capacità di caricare le partecipazioni del portafoglio per valutare i rischi. Nel processo, il team lavorerà per integrare le proiezioni sui cambiamenti climatici, per consentire una migliore considerazione dei rischi futuri e potenzialmente sviluppare nuove versioni internazionali dello strumento.

Che si tratti di valutare il rischio negli allevamenti di salmone o di sviluppare una maggiore comprensione della biologia sintetica, queste iniziative di ricerca congiunta sono il fulcro dell’intersezione tra scienza del clima e investimento. L’obiettivo finale è capire come tradurre i dati sul clima in decisioni di investimento più efficaci, e in definitiva in risultati migliori.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.