Il Vietnam è pronto a colmare le lacune della filiera cinese?

24 marzo 2020
4 min read

Quando ci siamo recati in Vietnam a fine dicembre, i primi nuovi casi di coronavirus non erano stati segnalati nemmeno in Cina. Ora, con la produzione cinese parzialmente bloccata dal virus, ciò che abbiamo rilevato durante quella visita ci sembra particolarmente chiaro: gli investitori cercano di valutare gli effetti di uno spostamento delle filiere produttive globali verso le fabbriche vietnamite.

Da diversi anni le imprese di tutto il mondo stanno testando le potenzialità del Vietnam, anche prima dell’ulteriore spinta proveniente dalla guerra commerciale USA-Cina. L’ascesa della Cina come polo manifatturiero mondiale ha di fatto creato una carenza di manodopera, facendo lievitare i costi. Il costo del lavoro in Vietnam, dove la forza lavoro è più giovane e l’offerta di manodopera è abbondante, è inferiore del 40% rispetto al colosso asiatico. Il Vietnam offre anche vantaggi fiscali e una settimana lavorativa di sei giorni, che può incrementare la produttività. Molti marchi popolari di abbigliamento e indumenti sportivi, tra cui Nike e Adidas, hanno già una significativa presenza produttiva nel paese.

Oggi la maggior parte dell’outsourcing dei marchi globali in Vietnam viene gestita da produttori asiatici in due principali settori: i prodotti tessili e le calzature, che nel 2018 rappresentavano il 18% delle esportazioni totali del Vietnam, e l’elettronica e le apparecchiature elettriche, con un peso del 40%. Abbiamo quindi voluto esaminare più attentamente le ultime tendenze dell’outsourcing in questi due settori per comprendere meglio le dinamiche delle filiere produttive locali e globali. Abbiamo preso un volo di quattro ore da Shanghai ad Hanoi, seguito da un passaggio di due ore a Ho Chi Minh City due giorni dopo. Visitando gli impianti manifatturieri e parlando con i dirigenti e i dipendenti, abbiamo cercato di scoprire cosa serva alle imprese per trasferire la capacità produttiva in Vietnam.

La sensibilità culturale è fondamentale

Per trasferire senza incidenti l’attività produttiva è necessaria una buona sensibilità alle questioni culturali. In tutte le aziende che abbiamo visitato, gli abitanti del posto ci hanno detto che i dipendenti vietnamiti preferiscono lavorare in fabbriche vicine a casa e vivere con le loro famiglie, a differenza della Cina, dove i lavoratori spesso vivono in dormitori annessi alla fabbrica e tornano a casa solo durante le vacanze.

Le società hanno inoltre imparato importanti lezioni sulla moderna schiavitù. Stella International Holdings, leader mondiale nella produzione di calzature e pelletteria, ne è un buon esempio. Abbiamo viaggiato per circa 100 chilometri da Hanoi alla provincia di Thai Binh per visitare una fabbrica di Stella che dà lavoro a più di 7.000 persone. Con 14 linee di assemblaggio e 52 linee di cucitura, lo stabilimento sforna circa 7 milioni di paia di scarpe da ginnastica all’anno per Nike e altri marchi. I manager sembravano sensibili alla questione del monitoraggio complessivo delle condizioni di lavoro. “La chiave per gestire i lavoratori locali è prendersi cura di loro”, ha detto un dirigente. Le frequenti visite alle case dei dipendenti contribuiscono a rafforzare il legame dell’azienda con i lavoratori, ha aggiunto.

Dal tessile alla tecnologia

Al di là delle questioni culturali, le imprese tecnologiche devono affrontare ulteriori difficoltà. Le aziende vietnamite sono in grado di soddisfare gli standard di qualità globali per prodotti sofisticati di alta tecnologia a livelli operativi efficienti? Luxshare Precision Industry, azienda cinese leader del settore dell’elettronica che produce componenti per Apple, è uno dei pionieri cinesi della tecnologia in Vietnam. La società ha già un impianto operativo nel paese e ne sta costruendo altri tre. In definitiva, Luxshare prevede di avere almeno 60.000 lavoratori in Vietnam – più di un terzo della sua forza lavoro cinese – mentre Apple cerca di diversificare la sua filiera in paesi diversi dalla Cina.

Cosa servirà a questi nuovi impianti per soddisfare gli standard rigorosi di Apple? Molto deriverà dall’esperienza cinese. Un manager cinese dello stabilimento di Bac Giang, vicino ad Hanoi, ci ha detto che il segreto è adottare un approccio graduale, partendo da linee di prodotto più semplici prima di introdurre articoli più complessi. I manager cinesi, forti della loro esperienza, hanno il compito di formare i dirigenti locali e i lavoratori che operano a contatto con i clienti per raggiungere un livello di produttività simile a quello della Cina continentale.

I contrattempi in Vietnam ovviamente non mancheranno. Nuove leggi per innalzare l’età pensionabile da 60 a 62 anni per gli uomini e da 55 a 60 anni per le donne nel 2021 potrebbero provocare blocchi da parte dei sindacati e, eventualmente, scioperi nazionali. Inoltre, nel 2019 il presidente Trump ha indicato che potrebbe introdurre dazi sul Vietnam, il che creerebbe un ulteriore ostacolo per i produttori.

Insegnamenti per gli investitori

Riteniamo improbabile, però, che i rischi delineati possano fermare la transizione. Anzi, la crisi del coronavirus potrebbe accelerare il trasferimento delle aziende globali verso il Vietnam. L’evolversi di questo trend ci riserva a nostro avviso due insegnamenti fondamentali. In primo luogo, le grandi imprese cinesi che hanno una vasta esperienza di outsourcing per le multinazionali avranno un vantaggio rispetto ai concorrenti più piccoli e meno esperti nell’eseguire rapidamente un trasferimento dell’attività produttiva.

In secondo luogo, le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) saranno essenziali per il successo. Le norme ambientali in Vietnam sono ancora più rigorose che in Cina, poiché il governo vietnamita ha imparato la lezione dal colosso a Nord. Anche le questioni sociali rivestiranno una particolare importanza. La sensibilità verso lo stile di vita locale vietnamita e condizioni di lavoro dignitose saranno un fattore chiave per ottenere un’elevata produttività operativa, e l’engagement degli investitori con il management può contribuire ad assicurare che le imprese mantengano le promesse sul fronte ESG.

Queste osservazioni sono importanti per gli investitori. Mentre lo shock delle catena di approvvigionamento causato dal coronavirus scuote le aziende, la ricerca fondamentale sui titoli azionari di diversi settori dovrà incorporare una analisi più approfondita di ciò che serve per esternalizzare con successo le operazioni in Vietnam.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo. AllianceBernstein Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority nel Regno Unito.