Allo stesso modo, a nostro avviso, la consapevolezza dei legami tra rischi per la biodiversità e per il clima può fornire informazioni preziose e interessanti opportunità d’investimento agli investitori attraverso crediti di emissione, soluzioni agricole, ecoturismo, gestione delle acque, infrastrutture verdi e altre soluzioni basate sulla natura, solo per fare qualche esempio.
Il groviglio di rischi diviene ancor più intricato quando si prendono in considerazione altri fattori alla base della perdita di biodiversità. I cambi d’uso di terreni e mari e il cambiamento climatico sono solo due tra i peggiori; tra gli altri vi sono sfruttamento diretto, inquinamento e specie invasive.
Sebbene oggi i cambiamenti nell’utilizzo di terreni e mari siano considerati le cause più distruttive, le classifiche possono variare nel tempo aggiungendo un ulteriore grado di complessità. Se non riusciremo ad arrestare il cambiamento climatico, ad esempio, il clima potrebbe divenire il principale motore della perdita di biodiversità.
Gli investitori devono affrontare una sfida urgente: quella di analizzare e gestire questi rischi e opportunità. Con la progressiva riduzione della biodiversità aumenteranno i rischi per imprese e portafogli; ma man mano che governi e autorità di regolamentazione cercheranno di farvi fronte, la pressione su aziende e investitori affinché contribuiscano alla risoluzione di questi problemi crescerà, generando opportunità.
Aiutare gli investitori ad affrontare questa sfida
La sfida di analizzare e gestire i rischi e le opportunità legati alla natura non è insormontabile. Gli investitori possono compiere azioni pratiche per contribuire a ridurre i rischi per la biodiversità comprendendo il suo posto nell’ambiente, il suo ruolo fondamentale per i servizi ecosistemici e il modo in cui questi sistemi interagiscono tra di loro per rendere possibile la vita e le attività economiche.
A partire da ciò possono sviluppare un quadro di riferimento per valutare l’esposizione delle aziende alla biodiversità: non solo al rischio fisico e a quello di transizione, ma anche alle opportunità economiche e d’investimento che possono derivare dalle iniziative adottate per mitigare la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico. Tramite il ricorso a quadri concettuali ben progettati e a dati da fornitori specializzati, è possibile quindi soppesare i rischi e le opportunità legati alla biodiversità a livello di settore e di singolo emittente e adattarli ai propri portafogli d’investimento per massimizzare i rendimenti.
Seguendo questi approcci nell’ambito di una strategia attiva che unisca ricerca fondamentale, dati di aziende esterne specializzate ed attività di engagement* e stewardship con le aziende, gli investitori possono mirare a interessanti performance a lungo termine contribuendo allo stesso tempo alla mitigazione dei rischi economici e d’investimento legati alla natura.
Queste azioni, da sole, non risolveranno la crisi della biodiversità, ma possono aiutare a creare un mondo in cui, un giorno, le attività economiche saranno più simili a ecosistemi che a specie invasive.
Per conoscere meglio i rischi e le opportunità connessi a queste tematiche scarica il nostro white paper, “Biodiversity in the Balance: How Nature Poses Investment Risks and Opportunities”.
*AB svolge attività di engagement con le aziende laddove ritenga ciò sia nell’interesse dei propri clienti.
Gli autori desiderano ringraziare Max Lulavy, Environmental Research Associate, per il suo prezioso contributo a questo studio.