Questa divergenza è presente anche all’interno di interi settori o sottosettori. Ad esempio, il rapporto prezzo/fatturato (la capitalizzazione di mercato di una società divisa per il suo fatturato) è salito nettamente per le società software, mentre i tassi di sconto sono calati. Di contro, questo dato è rimasto sostanzialmente invariato, ovvero non è stato “rivalutato”, per il settore dei componenti per auto (Grafico a destra). Ciò dimostra che il tasso di sconto relativo applicato al software è sceso più di quanto sia avvenuto per i componenti per auto, ma siamo convinti che, in caso di aumento dei tassi, questo effetto benefico comincerebbe a segnare un’inversione di tendenza.
Ciò vale soprattutto per le società nelle fasi iniziali di crescita, in cui il free cash flow eventualmente a disposizione degli azionisti risulta minore nel breve e medio termine. Società del genere offrono caratteristiche analoghe alle obbligazioni con duration più lunghe (ossia con scadenze pari o superiori a 10 anni), dal momento che queste ricevono i flussi di cassa più tardi rispetto alle società oggi più redditizie. Queste società, e gli asset a lunga duration in generale, hanno potuto approfittare di numerosi anni di calo dei tassi di interesse rispetto alle società più mature. Soprattutto, i vantaggi relativi sono aumentati con il calo dei tassi. A livello matematico, quando i tassi calano dal 5% al 4%, i vantaggi per gli asset a duration lunga sono maggiori di quelli che si verificherebbero se i tassi scendessero dal 10% al 9%.
I tassi incidono sull’andamento, ma la selezione dovrebbe basarsi sulla qualità
Viviamo e investiamo in un contesto apparentemente destabilizzante e competitivo come non mai, mentre anche le pressioni inflazionistiche segnano un’accelerazione. Ciò appare evidente se si osservano segmenti come il mercato residenziale americano e i beni durevoli. Vista la combinazione di tassi di interesse a lungo termine privi di rischio, attualmente intorno all’1%, e la contrazione degli spread al rischio, è improbabile che i tassi di sconto scendano ulteriormente in modo significativo. Per i titoli a crescita elevata con una redditività corrente limitata, il venir meno dello slancio offerto dai tassi appare con ogni probabilità un ostacolo relativo.
Se i tassi aumentano solo leggermente, sia i titoli di alta qualità che i titoli value con una dipendenza minore dai flussi di cassa generati nel più lungo termine sono destinati a essere favoriti a livello relativo.
L’importanza di una redditività costante
Nessuno sa quale sarà l’andamento futuro dei tassi di interesse. Tuttavia, mentre le economie passano dalla ripresa all’espansione, risulta particolarmente importante puntare su modelli di business costanti e altamente redditizi. I dati dimostrano che le società altamente redditizie, misurate dal rendimento sugli asset (ROA), tendono a mantenere questa condizione per più anni, mentre quelle meno redditizie hanno maggiori probabilità di indebolirsi.
Siamo convinti che i parametri basati sulla redditività, come il ROA o il rendimento del capitale investito, saranno particolarmente indicativi dei modelli di business di qualità in caso di incremento dei tassi di interesse (aumentando così il costo del capitale e i tassi di sconto utilizzati per valutare i flussi di cassa futuri).
Con il continuo miglioramento delle economie e l’innalzamento delle valutazioni dei mercati, gli investitori dovranno concentrarsi su società con modelli di business resilienti in grado di generare solidi rendimenti nel mondo post-Covid. Inoltre, se la qualità è al centro dell’analisi fondamentale, gli investitori possono creare portafogli con il potenziale di offrire una performance più coerente in diversi cicli economici.