Elezioni USA: i titoli sanitari sono un rischio o una opportunità?

27 febbraio 2024
3 min read

L'incertezza politica non comporta necessariamente rischi maggiori per il settore sanitario. 

A novembre i cittadini degli Stati Uniti si recheranno alle urne per eleggere un nuovo Presidente, rinnovare il Congresso e pronunciarsi su innumerevoli contese statali e locali. Gli investitori potrebbero temere che i titoli del settore sanitario rappresentino una scelta rischiosa in un anno elettorale, ma l'esperienza passata racconta una storia diversa. Questa volta, peraltro, la prospettiva di un governo diviso potrebbe essere un fattore mitigante.

I cambiamenti di governo possono condurre all'adozione di nuove leggi ed a conseguenze sostanziali per i titoli sanitari. A prima vista, il 2024 non sembrerebbe fare eccezione. Il prezzo dei prodotti farmaceutici è un tema molto dibattuto, che vede i legislatori di ambo gli schieramenti prendere di mira gli alti costi dei farmaci soggetti a prescrizione medica.

Percezione vs. realtà: titoli sanitari e politica

Non c'è dubbio che le politiche pubbliche possono incidere sui titoli sanitari, ma l'incertezza politica non equivale sempre a turbolenze sui mercati. A ben vedere, il settore sanitario non ha evidenziato negli anni elettorali pattern particolari andamento dei rendimenti né ha registrato un'estrema volatilità (cfr. Grafico).

I titoli sanitari hanno registrato performance eterogenee negli anni elettorali
I titoli sanitari hanno registrato performance eterogenee negli anni elettorali

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.
* Volatilità basata sulla deviazione standard dei rendimenti giornalieri dell'MSCI World Healthcare Index e dell'MSCI World Index negli anni solari indicati.
Al 31 gennaio 2024
Fonte: MSCI e AllianceBernstein (AB)

A cosa si deve lo scollamento tra percezione e realtà?

Innanzitutto, le imprese statunitensi con business globali non sono sempre vincolate a specifiche disposizioni che incidono sul settore sanitario statunitense. Inoltre, la spesa sanitaria, che rappresenta il 10% del PIL globale, è un fattore d'impulso strutturale che dovrebbe acquisire sempre maggiore slancio a fronte dell'invecchiamento demografico, indipendentemente dai cambiamenti delle politiche a breve termine. Persino le imprese più orientate al mercato interno potrebbero avere modelli di business parzialmente isolati dai rischi normativi e di rimborso che caratterizzano gli Stati Uniti. Tra queste, ad esempio, figurano colonne portanti del settore che operano dietro le quinte per fornire beni e servizi di supporto a case farmaceutiche, produttori di dispositivi medici e ospedali.

È improbabile che i servizi di diagnostica e software risentano di pressioni politiche, in particolare perché possono contribuire a ridurre i costi per i sistemi sanitari. Le aziende del settore stanno anche cominciando a esplorare come utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare l'efficienza a beneficio dei pazienti e dei sistemi medici: un trend che difficilmente, a nostro avviso, sarà ostacolato dalla politica.

A questo si aggiunge poi la realtà di un governo diviso come quello di oggi, e come quello che potrebbe formarsi dopo le elezioni di novembre. Un governo diviso, nel quale il partito del Presidente non controlla il Congresso, di solito non depone a favore dell'approvazione di misure legislative di ampia portata, specialmente in un anno elettorale. Con un governo diviso, inoltre, la possibilità di tagli di bilancio che mettano a rischio i finanziamenti di grandi agenzie come la US Food and Drug Administration e i National Institutes of Health è più limitata.

La nuova legislazione può essere un catalizzatore della spesa sanitaria

Inoltre, non è detto che l'approvazione di una nuova legge debba gravare sul settore sanitario. Consideriamo ad esempio gli ultimi due anni.

L'Inflation Reduction Act (IRA) del 2022 ha conferito a Medicare nuovi poteri per negoziare i prezzi dei farmaci, limitando i costi dell'insulina a 35 dollari al mese per i beneficiari del piano e incentivando le case farmaceutiche a contenere gli aumenti dei prezzi.

Inizialmente le grandi società farmaceutiche avevano detto che la nuova legge avrebbe scoraggiato l'innovazione. In realtà, tuttavia, le stime sulla spesa per ricerca e sviluppo (R&D) delle società biofarmaceutiche indicano che i livelli di investimento sono rimasti elevati anche dopo l'approvazione dell'IRA. Secondo le previsioni, la spesa per R&D dovrebbe crescere almeno del 4-5% all'anno nei prossimi anni, in quanto le aziende faranno leva sui progressi della genomica e dell'intelligenza artificiale per sviluppare nuovi farmaci (cfr. Grafico).

Biopharmaceutical R&D Spending Expectations Remain Robust
Biopharmaceutical R&D Spending Expectations Remain Robust

Le performance passate e l'analisi attuale non sono garanzia di risultati futuri.
Sulla base di 37 società biotecnologiche globali con un fatturato di almeno 5 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi. Sono escluse le spese di R&D legate ad acquisizioni importanti e licenze.  
Al 31 dicembre 2023
Fonte: FactSet eTD Cowen

Nonostante i timori per i crescenti controlli antitrust, di recente si è registrato anche un aumento dell'attività di fusione e acquisizione (M&A) nel settore delle terapie, dove le grandi case farmaceutiche stanno rilevando aziende biotech di minori dimensioni per ampliare la pipeline di prodotti e accelerare la crescita dei ricavi. Queste operazioni di M&A hanno rafforzato i finanziamenti nel settore biotech e migliorato il sentiment degli investitori.

Prestare attenzione ai rischi, ma focalizzarsi sui modelli di business

Naturalmente gli investitori prudenti devono prestare attenzione al contesto normativo e politico e tenere conto dei potenziali cambiamenti di policy nell'analisi fondamentale delle aziende sanitarie. Attualmente seguiamo da vicino le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, improntate a una retorica bellicosa, nonché le implicazioni della crescente importanza attribuita al settore biotech nell'ambito della sicurezza nazionale. Se non risolte, queste due questioni potrebbero condurre a un inasprimento della regolamentazione e a nuove restrizioni commerciali. Ovviamente, inoltre, c'è sempre la possibilità di sporadiche ondate di volatilità sui mercati con l'avvicinarsi delle elezioni di novembre.

In definitiva, tuttavia, riteniamo che gli investitori farebbero meglio a concentrarsi sui modelli di business anziché sulle battaglie riguardanti i conti pubblici. Privilegiando le azioni di società con fondamentali solidi, ricavi ricorrenti e driver di crescita di qualità, gli investitori possono tenere salde le proprie allocazioni nel settore sanitario, indipendentemente dalle perturbazioni del mercato. Le aziende che puntano a migliorare l'efficienza dei sistemi sanitari dovrebbero anche essere più resilienti a un'eventuale riforma sanitaria che possa scaturire dalle elezioni.

Rammentiamo inoltre che, nell'ambito del settore sanitario, diversi segmenti presentano valutazioni interessanti rispetto alle medie in una prospettiva storica. Una volta che le acque si saranno calmate e il Congresso si sarà insediato, una turbolenza a breve termine sul mercato, se mai si manifestasse, potrebbe creare opportunità di acquisto ancora più appetibili in imprese di alta qualità.

Il sistema sanitario statunitense è sopravvissuto a molti cambiamenti di regime nel corso degli anni. Con l'avvicinarsi del mese di novembre, gli investitori dovrebbero ignorare il clamore politico di breve termine e attenersi ai propri obiettivi di investimento a lungo termine. Anche a fronte di un clima politico incerto, puntare su una selezione di titoli nell'ambito di un portafoglio azionario ben gestito può consentire di attingere a fonti di rendimento diversificate in un settore che a nostro avviso presenta prospettive interessanti e un'ottima capacità di tenuta. 

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.

MSCI non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione implicita o esplicita e non si assume alcuna responsabilità in relazione a qualsiasi dato di MSCI contenuto nel presente documento. I dati di MSCI non possono essere ridistribuiti o utilizzati come base per altri indici, o per qualsivoglia titolo o prodotto finanziario. La presente relazione non è stata approvata, rivista o prodotta da MSCI.