Lotta alla schiavitù moderna nei settori della pesca e della finanza

18 ottobre 2022
5 min read

La schiavitù moderna è un male sociale dilagante in grado di infestare la maggior parte dei settori dell'economia globale. Per comprendere e migliorare la capacità delle aziende di eliminare la schiavitù moderna dalle loro operazioni e catene di fornitura, riteniamo importante applicare un quadro di best practice in tutti i settori. Il nostro approccio, basato su cinque pilastri, è rilevante per la maggior parte delle aziende.

Alcuni settori sono particolarmente suscettibili alla schiavitù moderna mentre altri giocano un ruolo molto importante nella lotta a questo fenomeno. In ogni caso l'approccio adottato dovrebbe essere coerente. La pesca e la finanza occupano entrambi un posto di rilievo nel contesto della schiavitù moderna, e l'engagement con i dirigenti delle imprese deve tenerne conto.

Un approccio alle best practice basato su cinque pilastri

Per identificare e ridurre i potenziali rischi di schiavitù moderna nei portafogli è necessario un engagement regolare con i team manageriali delle aziende. Noi di AB ci siamo posti l'obiettivo di implementare un programma di engagement completo, basato su cinque pilastri, che affronti non solo gli attuali processi di governance di un'impresa, ma anche i suoi piani di miglioramento futuri (cfr. Grafico).

Quadro di best practice relative alla schiavitù moderna
Quadro di best practice relative alla schiavitù moderna

Solo a scopo informativo.
Al 1° settembre 2022
Fonte: AllianceBernstein (AB)

Nonostante la schiavitù moderna abbia acquisito una maggiore visibilità negli ultimi anni, i dirigenti delle imprese in diversi settori hanno ancora poca consapevolezza del problema, per quanto riguarda sia la schiavitù moderna stessa sia i modi più efficaci per affrontarla. In questi settori – che includono la pesca e la finanza – le nostre prime iniziative di engagement si sono concentrate sulla sensibilizzazione e sull'individuazione di misure concrete per affrontare gli abusi più importanti. Negli ulteriori incontri con le aziende previsti dalle future tornate di engagement intendiamo portare avanti il nostro programma di best practice.

Nel settore della pesca la schiavitù moderna prolifera inosservata

Dato che i pescherecci in navigazione possono operare lontani dallo sguardo indagatore delle autorità, la pesca illegale non dichiarata e non regolamentata costituisce un grave problema globale e uno dei principali fattori alla base della schiavitù moderna in mare.

I pescherecci si spingono sempre più al largo per trovare banchi di pesci ed evitare i controlli. La pesca di altura avviene al di fuori delle acque territoriali dei rispettivi paesi, permettendo alle imbarcazioni di sottrarsi alla giurisdizione delle nazioni costiere e di commettere attività illegali, come appunto la schiavitù moderna. I pescherecci possono trasferire il pescato su altre navi e rifornirsi senza tornare in porto, rimanendo in mare per lunghi periodi, riducendo i costi e mantenendo gli equipaggi isolati.

Lontane dalla terraferma e costrette a bordo delle navi, le vittime sono esposte ai peggiori eccessi della schiavitù moderna. Una recente indagine condotta da Greenpeace nel Sud-Est asiatico ha messo in luce una serie di importanti indicatori del lavoro forzato, tra cui: trattenuta dei salari (87% delle lamentele), condizioni di lavoro e di vita illegali (82%), frode (80%) e abuso della vulnerabilità (67%). Senza vie di fuga, le vittime vengono sottoposte a percosse e vessazioni e, se oppongono resistenza, nel peggiore dei casi possono essere gettate in mare dai loro carcerieri.

Combattere la schiavitù moderna nella pesca: il ruolo degli investitori

Le imprese di pesca sono nella maggior parte dei casi società non quotate in borsa che non rientrano nel campo di azione degli investitori; questi ultimi, tuttavia, possono trovare punti di pressione efficaci per combattere la schiavitù moderna in mare. Le società quotate di vendita al dettaglio di prodotti alimentari sono il punto di arrivo della catena di fornitura e dovrebbero giocare un ruolo fondamentale collaborando con i fornitori per affrontare questo problema. Evidenziando i problemi della schiavitù moderna in mare, gli investitori possono promuovere importanti miglioramenti.

Nelle nostre attività di engagement riscontriamo che i dirigenti dei rivenditori di generi alimentari sono disposti a discutere l'argomento, ma gli sforzi tesi a creare le strutture necessarie per risolvere il problema procedono generalmente a rilento. Di conseguenza, in questa fase si sono registrati pochi miglioramenti.

Un risvolto positivo è che alcuni grandi rivenditori di generi alimentari hanno introdotto sistemi di tracciabilità per alcune specie ittiche e standard di sostenibilità per assicurare che il pesce venduto provenga in modo verificabile da fonti responsabili, in linea con gli standard propri e/o di terzi. Questo approccio, tuttavia, protegge soprattutto l'ambiente marino e i pesci anziché le persone.

Alcuni rivenditori di generi alimentari hanno anche iniziato a dichiarare la provenienza del pesce da paesi ad alto rischio di schiavitù come Thailandia e Vietnam. Si tratta di un passo nella giusta direzione, anche se è solo una delle tante best practice che incoraggiamo per prevenire eventuali abusi. Nel loro insieme, queste pratiche sono volte a rafforzare le politiche dei rivenditori in materia di modello di business, misure di protezione della forza lavoro e audit della catena di fornitura (cfr. Grafico).

Valutazione delle politiche dei supermercati a fronte di numerose categorie di best practice
Valutazione delle politiche dei supermercati a fronte di numerose categorie di best practice

Solo a scopo informativo.
Al 1° settembre 2022
Fonte: AB

La nostra massima priorità è incoraggiare:

  • Relazioni a lungo termine con i fornitori per fare più luce sulla catena di fornitura
  • Politiche che escludono il pagamento di commissioni di assunzione da parte dei lavoratori e l'impiego di migranti per ridurre il rischio di riduzione in schiavitù dei lavoratori stranieri
  • Un aumento degli audit sociali e delle iniziative di confronto con i lavoratori per identificare le aree in cui si ricorre a pratiche di lavoro illegali

Le relazioni a lungo termine con i fornitori, in particolare, aiutano a rafforzare la fiducia sul campo e a conferire una certa stabilità alla forza lavoro. Per contro, i contratti di lavoro flessibili e temporanei possono facilitare le pratiche che favoriscono la schiavitù moderna. Tra queste, la consuetudine di intrappolare i lavoratori migranti tramite l'asservimento per debiti e di ingannarli con promesse infondate di salari più alti in futuro o con la possibilità di tornare a casa.

Alcune politiche sono complesse da attuare sul piano pratico: ad esempio, è difficile svolgere un audit sociale a bordo di un peschereccio in mare. Le indagini sullo stato d'animo dei lavoratori tramite testi anonimi possono costituire un modo per superare gli ostacoli e individuare i problemi. Anche la tracciabilità può essere problematica nel settore della pesca. Il pescato di diverse imbarcazioni viene spesso raggruppato (per essere lavorato insieme) e quindi potenzialmente utilizzato per molti prodotti diversi, come i pasti surgelati e il cibo per gatti. Di conseguenza, il rischio che il pesce così raggruppato sia macchiato dalla schiavitù moderna potrebbe compromettere la reputazione di diversi marchi e aziende, compresi i rivenditori di generi alimentari.

Se gli investitori insistono nella loro azione di sensibilizzazione in tutte queste aree, è ipotizzabile che i dirigenti dei rivenditori di generi alimentari procedano più rapidamente a rafforzare le loro politiche.

Il ruolo fondamentale della finanza nel combattere la schiavitù moderna

La schiavitù moderna è un'attività criminale mirata a trarre profitto dagli abusi, e per conservare e trasferire il denaro generato da questa attività è necessario accedere al sistema finanziario. Il settore finanziario ha quindi un ruolo fondamentale da svolgere nel contribuire a fermare la schiavitù moderna.

Eppure il settore è per lo più inconsapevole del problema. In un sondaggio del 2020 condotto presso le istituzioni finanziarie del Regno Unito, il 43% dei membri del consiglio di amministrazione non conosceva la politica della propria società in materia di schiavitù moderna, e più di due terzi dei dipendenti non aveva ricevuto molte informazioni sul tema da parte del management. Di recente abbiamo notato qualche miglioramento, ma la strada da percorrere è ancora lunga e i rischi per la reputazione sono elevati.

Ad esempio, nel 2020 l'istituto di credito australiano Westpac ha patteggiato il pagamento di 1,3 miliardi di dollari australiani nell'ambito di una causa di riciclaggio di denaro legata al finanziamento dello sfruttamento minorile: si è trattato della sanzione amministrativa più alta mai comminata nella storia dell'Australia. I dirigenti di molte società finanziarie sono ancora inconsapevoli del fatto che la schiavitù moderna è un problema sia nei paesi sviluppati che in quelli emergenti, e credono che le misure antiriciclaggio basate sulla conoscenza della clientela e l'individuazione dei rischi legati alle transazioni siano sufficienti per contrastarla.

I rischi legati alle transazioni, tuttavia, sono solo una piccola parte del problema. Le istituzioni finanziarie concedono prestiti e investono in imprese che favoriscono la schiavitù; offrono anche conti bancari su cui molte transazioni in contanti spesso non vengono monitorate. Molte banche non verificano le dubbie operazioni in contanti condotte presso un autolavaggio o un centro estetico che potrebbero indicare fenomeni di sfruttamento. Non indagano neppure sulle catene di fornitura dei loro clienti corporate per scoprire come si approvvigionano di prodotti che presentano un alto rischio di coinvolgimento con la schiavitù moderna.

Rafforzamento delle politiche e delle pratiche nella finanza

Le società finanziarie possono aggiornare i sistemi adottati per rilevare il riciclaggio di denaro, includendo indicatori di attività sospette che potrebbero segnalare violazioni correlate alla schiavitù moderna da parte dei clienti. Il management dovrebbe inoltre segnalare chiaramente al personale l'importanza di questa tematica. Gli asset manager possono favorire il cambiamento analizzando i rischi per le società in portafoglio, dialogando con i team manageriali tramite programmi di engagement e promuovendo un miglioramento delle politiche e delle pratiche in materia di schiavitù moderna.

Abbiamo constatato che le banche si concentrano maggiormente sulle operazioni finanziarie e meno sui prestiti a clienti istituzionali. A nostro avviso, il loro punto cieco più grande è costituito dalle piccole e medie imprese (PMI), che sono esposte a un alto rischio di schiavitù moderna. Le nostre principali priorità di engagement nel settore bancario sono:

  • Incoraggiare una migliore identificazione dei rischi nei prestiti alle PMI, anche mediante l'assunzione o la collaborazione con esperti di audit sociale per individuare le aree di rischio
  • Ampliare il monitoraggio delle operazioni da un'attenzione limitata allo sfruttamento sessuale per verificare la presenza di diverse altre forme di schiavitù moderna, tra cui il lavoro forzato

Oltre a queste priorità, il nostro programma prende in considerazione politiche e capacità a livello di gruppo, operazioni finanziarie e prestiti a clienti istituzionali e PMI (cfr. Grafico).

Quattro categorie di azioni critiche per le banche
Quattro categorie di azioni critiche per le banche

Solo a scopo informativo.
Al 1° settembre 2022
Fonte: AB

We’re confident that our agenda is gaining traction, and that banks’ awareness of modern slavery is growing. For example, in 2019 one of Australia’s largest banks had only a three-page compliance document to address modern slavery. After engaging with the company and discussing our ESG matrix, we were pleased with their progress and the increased detail and transparency of their reporting as they advanced in their journey.

To further raise awareness, we’ve partnered with Themis and the UK government to offer a new modern slavery digital training course for UK financial institutions, which is freely available to all. It features interactive guidance for 10 industry sub-sectors, using diverse multimedia formats and taking a unique sector-specific approach that reflects the range of challenges faced by different institutions.

The Big Picture

Modern slavery is a massive and complex problem. According to the US State Department, it generates more than US$150 billion in illicit profit for traffickers and those who help facilitate the crime. While awareness is rising, investors and businesses still need to make substantial changes to eradicate modern slavery by the UN’s 2030 target.

We believe our five-pillar approach provides a robust platform for engagement with company management across industries, but a special focus and specific efforts are warranted for key sectors, such as fishing and finance. While progress so far has been slow, we’re confident that strong foundations are being put in place for improved policies and practices.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.