Alcuni rivenditori hanno dichiarato che non avrebbero più offerto sconti. Tuttavia, verso la metà del 2021 la domanda ha iniziato a spostarsi dai beni ai servizi, come il tempo libero e i viaggi. Arrivati al 2022, i rivenditori che avevano sovrastimato la sostenibilità della domanda hanno dovuto smaltire le scorte e sono stati costretti ad abbassare i prezzi, con ricadute negative sui margini. Tutto questo avveniva prima che le banche centrali iniziassero ad alzare i tassi d'interesse.
Molti settori si sono ritrovati in una situazione analoga, che ha visto penalizzate sia le aziende in crescita che quelle mature, indipendentemente dalla qualità del loro business. In molti casi, le imprese con guadagni una tantum erano state valutate sulla base dell'ipotesi di un aumento permanente della crescita, in contrasto con la performance passata. Questo ha creato un profilo di rischio/rendimento sempre meno appetibile.
Trovare una redditività regolare in un contesto di incertezza
Gli investitori sono comprensibilmente confusi da questo panorama. Tuttavia, siamo dell'avviso che esista una chiara ricetta per selezionare i titoli nonostante l'incertezza.
Suggeriamo di evitare le aziende che evidenziano una redditività sospetta. Alcuni segnali di allarme sono una crescita dei margini lordi e del fatturato insolitamente robusta rispetto al passato e rendimenti degli investimenti insolitamente elevati.
È invece preferibile individuare società con un ROA e un ROIC stabilmente elevati nel lungo periodo. Questi indici di redditività sono validi segnali di qualità, soprattutto se l'azienda reinveste i profitti nel business. Il nostro obiettivo è quello di verificare che l'alto livello della redditività o delle valutazioni sia dovuto a motivi validi e non a impatti transitori.
La morale della favola è: diffidate delle imprese che vengono premiate per risultati aziendali insostenibili. In questi casi si genera un rischio maggiore rispetto alla potenziale remunerazione (e viceversa). In altre parole, trovarsi nel posto giusto al momento giusto non è garanzia di multipli sostenibilmente elevati. Pensiamo a una banca che sta valutando l'opportunità di concedere un prestito a un mutuatario che ha appena vinto un milione di dollari alla lotteria. Questa vincita non sarebbe considerata un reddito annuale sostenibile per il mutuatario.
Lo stesso principio andrebbe applicato nell'esaminare la performance e le valutazioni delle aziende all'indomani del COVID. Con un processo di ricerca fondamentale bottom-up disciplinato, gli investitori possono determinare il contesto appropriato per ciascuna impresa ed effettuare una valutazione obiettiva del profilo di rischio e rendimento. Questo è il modo migliore per affrontare l'incertezza che si profila man mano che l'impatto della stretta monetaria diventa più chiaro, e per posizionare i portafogli azionari in vista di una futura ripresa.