Obiettivo

L'obiettivo è realizzare rendimenti interessanti dagli investimenti mediante:

  • La selezione di titoli azionari statunitensi che offrano prodotti o servizi legati alla sicurezza del futuro e che siano allineati a uno o più dei seguenti temi della "Sicurezza del futuro":

    • tema della Transizione energetica e della Sicurezza: miglioramento e/o sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica
    • tema della Sicurezza della catena di approvvigionamento: miglioramento dell'accesso dei consumatori ai beni e/o maggiore affidabilità della catena di approvvigionamento
    • tema della Difesa e della Sicurezza informatica: salvaguardia delle infrastrutture e/o dei dati globale
  • Le società saranno valutate sul fronte dell'inclusione in base ai ricavi globali allineati a questi temi. Si segnala che questi temi possono evolvere nel tempo a seconda delle nostre ricerche.

Team di gestione




Rischi di investimento da valutare

Questi e altri rischi sono descritti nel prospetto.

Il rendimento dell’investimento e il valore del capitale di un investimento nel Comparto oscillano ed è pertanto possibile che le quote di un investitore, al momento del riscatto, abbiano un valore superiore o inferiore al rispettivo costo originario. Tra i principali rischi connessi all'investimento nel Comparto vi sono:

  • Rischio correlato ai titoli convertibili: Poiché i titoli convertibili sono strutturati come obbligazioni che solitamente possono, o devono, essere rimborsate con una quantità predeterminata di azioni, piuttosto che in contanti, comportano sia il rischio azionario che i rischi di credito e di default tipici delle obbligazioni.

  • Rischio di concentrazione: Il portafoglio del Fondo potrebbe talvolta risultare altamente concentrato. È bene ricordare che almeno l'80% del NAV sarà investito in azioni o titoli correlati ad azioni di società che sono ubicate o che svolgono una parte significativa della propria attività in Europa. Tale concentrazione potrebbe amplificare le perdite subite dal Fondo o ridurne la capacità di coprire la propria esposizione e di liquidare gli attivi oggetti di svalutazione.

  • Rischio di controparte e di custodia: Rischio che la controparte diventi insolvente, non intenda o non sia in grado di adempiere ai propri obblighi, con conseguente ritardo, riduzione o eliminazione dei pagamenti.

  • Rischio valutario: Gli investimenti possono essere denominati in una o più valute diverse rispetto alla valuta di riferimento del Portafoglio. Le oscillazioni valutarie degli investimenti possono influenzare in misura significativa il valore patrimoniale netto del Portafoglio.

  • Rischio correlato alle ricevute di deposito: Le ricevute di deposito (certificati che rappresentano titoli detenuti in deposito da istituti finanziari) comportano rischi di liquidità e di controparte. Le ricevute di deposito, come gli American Depositary Receipt (ADR), gli European Depositary Receipt (EDR) e le P-Note, possono essere scambiati al di sotto del valore dei titoli sottostanti. I detentori di ricevute di deposito possono non avere alcuni dei diritti (come il diritto di voto) che avrebbero se detenessero direttamente i titoli sottostanti.

  • Rischio derivati: Il Comparto può includere strumenti finanziari derivati. Tali strumenti possono essere utilizzati per ottenere, aumentare o ridurre l’esposizione alle attività sottostanti e possono creare un effetto leva; il loro utilizzo può comportare oscillazioni di maggiore ampiezza nel Valore Patrimoniale Netto.

  • Rischio dei mercati emergenti: Se il Comparto investe nei mercati emergenti, tali attivi hanno generalmente capitalizzazioni minori, sono più sensibili a fattori economici e politici e possono essere  scambiati meno facilmente, il che potrebbe causare una perdita per il Comparto.

  • Rischio del titoli azionari: ll valore degli investimenti azionari può variare in risposta alle attività e ai risultati delle singole società o in funzione delle condizioni economiche e di mercato. Questi investimenti possono registra una diminuzione per periodi di breve o lungo termine.

  • Rischio di copertura: La copertura può essere utilizzata nella gestione del Fondo, così come per le classi di azioni con copertura valutaria in modo da eliminare i potenziali guadagni insieme al rischio di perdita. Le misure ideate per compensare rischi specifici possono funzionare in modo imperfetto, a volte possono non essere fattibili o fallire completamente. Poiché non esiste segregazione delle passività tra le classi di azioni, vi è il rischio remoto che, in determinate circostanze, le operazioni di copertura valutaria comportino passività che possano influire sul NAV delle altre classi di azioni e che i loro asset possano essere utilizzati per coprire tali passività.

  • Rischio di leva finanziaria: Il Fondo fa un ampio ricorso alla leva finanziaria, che potrebbe raggiungere il 400% del NAV totale. La leva finanziaria può determinare un aumento sia dei rendimenti che delle perdite poiché qualsiasi evento che influisce sul valore di un investimento viene amplificato in misura proporzionale all'impiego di leva finanziaria.

  • Rischio di liquidità: il rischio che sorge quando condizioni di mercato avverse influenzano la capacità di vendere un asset al momento necessario. Una liquidità ridotta può incidere negativamente sui prezzi degli asset.

  • Rischio di mercato: i valori di mercato delle partecipazioni in portafoglio possono aumentare e diminuire su base giornaliera, pertanto gli investimenti possono subire una perdita di valore.

  • Rischio operativo (anche in relazione alla custodia di attivi): Il Fondo e il suo patrimonio possono subire perdite a seguito di guasti tecnologici/di sistema, violazioni della sicurezza informatica, errori umani, violazione di politiche e/o valutazione errata di unità.

  • Rischio connesso ai Real Estate Investment Trust (REIT): gli investimenti in REIT azionari potrebbero risentire di variazioni del valore degli immobili sottostanti di proprietà dei REIT, mentre i REIT ipotecari potrebbero essere influenzati dalla qualità del credito concesso. I REIT dipendono dalle capacità del gestore, non sono diversificati, sono soggetti a una forte dipendenza dai cash flow, all'insolvenza dei mutuatari e ad autoliquidazione e sono esposti al rischio di tasso d'interesse.

  • Rischio correlato al prestito titoli: Se un portafoglio presta titoli, si assume il rischio di controparte nei confronti del mutuatario, nonché il rischio che il collaterale della controparte possa rivelarsi insufficiente a coprire tutti i costi e le passività sostenute.

  • Rischio correlato alle small e mid cap: I titoli azionari delle small e mid cap possono risultare più volatili e meno liquidi delle azioni delle società di maggiori dimensioni. Spesso tali società dispongono di meno risorse finanziarie, limitata esperienza operativa e linee di business meno diversificate, pertanto sono più soggette a battute d'arresto a lungo termine o permanenti. Le IPO possono essere altamente volatili e difficili da valutare a causa della mancanza di uno storico delle negoziazioni e quindi di informazioni pubbliche.

  • Rischio di sostenibilità: Il rischio di sostenibilità è un evento o una condizione ambientale, sociale o di governance che, laddove si verifichi, può potenzialmente o di fatto esercitare un impatto molto negativo sul valore degli investimenti del Portafoglio. I rischi di sostenibilità possono incidere sui rendimenti a lungo termine corretti per il rischio degli investitori. La valutazione dei rischi di sostenibilità è un'operazione complessa che può essere basata su dati ambientali, sociali o di governance difficili da ottenere e incompleti, stimati, non aggiornati o comunque sostanzialmente inesatti. Anche laddove sia possibile reperirli, non è garantito che tali dati siano valutati correttamente.



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