I cambiamenti delle politiche statunitensi possono sembrare scoraggianti, ma i mercati emergenti offrono ancora un potenziale di rialzo.
I cambiamenti delle politiche statunitensi stanno provocando un reset dell’economia globale. In questo processo, i mercati emergenti (ME) sono penalizzati su tre fronti: l’aumento dei dazi potrebbe pregiudicare i loro flussi commerciali; la politica USA in materia di immigrazione si ripercuoterà sulle rimesse dei lavoratori esteri verso paesi emergenti come El Salvador e Senegal; infine, i tagli alla spesa degli Stati Uniti hanno già ridotto il flusso di aiuti internazionali, danneggiando soprattutto i mercati di frontiera.
In questo nuovo contesto, la rivalità tra grandi potenze crea ulteriori problemi: per molte economie emergenti sia gli Stati Uniti che la Cina sono grandi clienti, e rabbonire i primi senza irritare la seconda (e viceversa) sembra un’impresa quasi impossibile. Anche se la recente sospensione dei dazi per un periodo di 90 giorni ha allentato le tensioni e dato impulso ai mercati, l’incertezza rimane elevata e la sottostante strategia di reset dell’economia globale sembra destinata a proseguire.
Nel frattempo, all’inizio dell’anno le esportazioni dei mercati emergenti hanno registrato un’impennata, poiché i clienti si sono affrettati ad accumulare scorte in vista di un potenziale aumento dei dazi. Questa tendenza potrebbe continuare fino alla fine del periodo negoziale di 90 giorni, ma se e quando i dazi entreranno in vigore, assisteremo una contrazione significativa dell’attività economica. Per quest’anno, nei mercati emergenti, prevediamo una crescita inferiore al trend, con rischi equamente bilanciati in funzione degli esiti legati ai dazi.
Nonostante la serie di ricadute negative, i cambiamenti delle politiche statunitensi hanno probabili risvolti positivi per i mercati emergenti. Inoltre, considerando la vasta gamma di titoli dei mercati emergenti, insieme a un contesto economico in rapida evoluzione, scorgiamo diverse opportunità per i gestori attivi.
L’indebolimento del dollaro gioca a favore dei mercati emergenti
Il relativo vigore dimostrato di recente dall’economia statunitense ha impresso slancio al dollaro USA. Tuttavia, adesso che gli investitori percepiscono le vulnerabilità che affliggono l’economia americana a causa dei nuovi dazi proposti e che i dati suggeriscono un rallentamento imminente, il biglietto verde dovrebbe cominciare a scendere da un livello storicamente elevato (cfr. Grafico).