"Friendshoring": quale impatto sui produttori cinesi?

25 marzo 2024
2 min read
Il ruolo della Cina nelle filiere globali sta mutando
Il ruolo della Cina nelle filiere globali sta mutando

L'analisi storica non è garanzia di risultati futuri.
*Dati destagionalizzati, media mobile a tre mesi
Grafico a sinistra al 31 agosto 2023, grafico a destra al 31 dicembre 2023
Fonte: Bloomberg, CEIC Data, Emerging Advisors Group, Amministrazione generale delle dogane della Repubblica Popolare Cinese, US Census Bureau e AllianceBernstein (AB)

Negli ultimi anni le tensioni geopolitiche hanno spinto le aziende a ripensare le proprie catene di fornitura; in questo processo, le imprese statunitensi stanno lasciando la Cina per trasferire le proprie operazioni altrove. Eppure, nonostante la crescente presenza di paesi come Messico e Vietnam nella produzione manifatturiera globale, le aziende cinesi rimangono profondamente coinvolte nelle supply chain globali. 

La deglobalizzazione sta modificando i processi produttivi delle imprese in diversi settori. Molte stanno trasferendo la produzione più vicino ai propri paesi di origine o in regioni che hanno minori probabilità di restare invischiate in conflitti geopolitici destabilizzanti.

I flussi commerciali si dirigono in Messico e in Vietnam… 

Di conseguenza, dal 2018 le importazioni statunitensi dalla Cina sono scese al 15% circa del totale (cfr. Grafico). Tuttavia, nello stesso periodo, le esportazioni cinesi verso il resto del mondo sono aumentate. 

Messico e Vietnam hanno tratto enormi benefici dai cambiamenti delle catene di fornitura, ma ciò non vuol dire che la Cina sia uscita di scena. In effetti, le esportazioni cinesi verso il Vietnam sono cresciute del 72% dal 2018, mentre le importazioni statunitensi dal Vietnam sono aumentate in misura analoga. Nello stesso quinquennio, le esportazioni cinesi verso il Messico hanno registrato un'espansione del 155%. Per quanto l'aumento degli scambi commerciale giovi alla crescita economica di Messico e Vietnam, le imprese cinesi sono ancora integrate nelle filiere rilocalizzate.

… ma le imprese cinesi rimangono in gioco 

I dati sugli scambi commerciali suggeriscono che i produttori cinesi si sono rapidamente adattati alla nuova realtà, trasferendo le proprie operazioni nelle regioni più gettonate per la produzione manifatturiera. Molti stanno dirottando gran parte delle loro spedizioni e/o spostando gli impianti produttivi verso altri paesi. In effetti, la nostra ricerca indica che le aziende cinesi rappresentano circa la metà dei fornitori di Apple in Vietnam. 

Queste complesse dinamiche commerciali sono importanti per le imprese cinesi, ma anche per gli investitori. La deglobalizzazione e i rischi commerciali potrebbero in effetti aver allontanato alcuni investitori azionari dalla Cina, ma l'impatto sulle singole imprese è molto più sfumato. 

Diversificare le catene di fornitura al di fuori della Cina è tutt'altro che semplice. Spesso i produttori globali scoprono che non è facile sostituire le aziende cinesi che forniscono prodotti essenziali per processi produttivi complessi. Con l'avvicinarsi delle elezioni statunitensi, le preoccupazioni sul fronte commerciale potrebbero suscitare nuovi interrogativi per le imprese cinesi. Nonostante le pressioni, siamo dell'avviso che gli investitori azionari selettivi possano trovare in Cina aziende resilienti, con modelli di business sempre funzionali al commercio globale e una capacità di generazione di cash flow che ne sostiene il potenziale di rendimento a lungo termine.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.