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Azioni USA: quali hanno sovraperformato in un mercato più debole?

08 novembre 2023
2 min read
Le azioni difensive e di qualità hanno retto relativamente bene
Le azioni difensive e di qualità hanno retto relativamente bene

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri. 
Return on assets (ROA): utili degli ultimi 12 mesi divisi per l'attivo totale medio; basso beta: beta medio ponderato su base esponenziale con un tempo di dimezzamento di un anno negli ultimi cinque anni; return on equity (ROE): reddito netto diviso per il patrimonio netto medio; margine di profitto netto: reddito netto degli ultimi 12 mesi diviso per i ricavi degli ultimi 12 mesi; rapporto prezzo/free cash flow (FCF): cash flow operativo degli ultimi 12 mesi meno la spesa per investimenti media degli ultimi tre anni, diviso per la capitalizzazione di mercato. 
* I rendimenti fattoriali si riferiscono al primo quintile di titoli di ciascun fattore.
†Le classifiche percentili si basano sulle valutazioni mensili (ossia il P/E relativo del primo quintile di ciascun fattore rispetto al Russell 1000) dal 1990 a oggi. 
Grafico a sinistra al 31 ottobre 2023. Grafico a destra al 30 settembre 2023. 
Fonte: Bloomberg, Piper Sandler e AllianceBernstein (AB)

La debolezza evidenziata dai mercati azionari statunitensi da luglio riflette la perdurante incertezza sulle prospettive macroeconomiche. Nonostante i timori, i titoli con caratteristiche difensive e di qualità hanno registrato performance relativamente soddisfacenti e potrebbero aiutare gli investitori ad affrontare le difficili condizioni che si prospettano. 

Dopo sette mesi di continui rialzi, negli ultimi tempi le azioni statunitensi hanno mostrato segni di cedimento. Dal 1° luglio a fine ottobre l'S&P 500 è arretrato del 5,8%. Da inizio anno a fine ottobre le azioni erano comunque in rialzo del 10,7% e hanno ripreso quota a inizio novembre. Gli investitori, tuttavia, temono che la crescita economica possa risentire del persistere di tassi d'interesse elevati, specialmente perché gli alti prezzi dell'energia ostacolano il processo di riduzione dell'inflazione. 

Eppure, durante le recenti flessioni del mercato, non tutti i titoli si sono comportati allo stesso modo. Il primo quintile di titoli di qualità, sulla base di indicatori di redditività come il ROA (return on asset) e il ROE (return on equity) hanno guadagnato rispettivamente il 3,5% e il 2,6% da luglio. Le azioni a basso beta, che tendono a evidenziare una minore volatilità rispetto al mercato più ampio, sono avanzate del 10,6% nello stesso periodo. 

Le valutazioni sono diventate più interessanti 

Le valutazioni azionarie sono diminuite rispetto ai livelli relativamente costosi osservati a metà anno. Il rapporto prezzo/utili futuri (P/FE) dell'S&P 500, basato sugli utili stimati per i 12 mesi successivi, è sceso al livello di 18,1x a fine settembre, portandosi in linea con la media decennale. 

Le valutazioni dei titoli difensivi di qualità sono a nostro avviso appetibili in una prospettiva storica. A fine settembre il P/FE dei titoli a basso beta rispetto al Russell 1000 Index si collocava nel primo quintile, in corrispondenza del 12° percentile di tutte le osservazioni mensili dal 1990. Le azioni ad alto ROA e ROE presentavano valutazioni equilibrate, collocandosi rispettivamente nel 59° e 74° percentile. A nostro avviso, questo significa che gli investitori non devono pagare un prezzo eccessivo per acquistare titoli di qualità capaci di generare profitti regolari e caratterizzati da una buona tenuta dei fondamentali, due caratteristiche interessanti nelle fasi di incertezza economica e aziendale. 

Garantire resilienza in tempi di incertezza

Le azioni difensive e di qualità sono state poco apprezzate nella prima metà del 2023, quando le speranze di una riduzione dei tassi da parte della Fed nel corso dell'anno e l'entusiasmo per l'intelligenza artificiale hanno spinto molte società di qualità e un piccolo gruppo di mega cap tecnologiche, rispettivamente, a realizzare enormi guadagni. A nostro parere, le recenti performance suggeriscono che i rendimenti azionari sono destinati ad ampliarsi. Inoltre, i titoli con caratteristiche difensive e di qualità possono conferire capacità di tenuta ai portafogli azionari in caso di deterioramento delle condizioni economiche e di ulteriore indebolimento del sentiment. 

Bisognerebbe però stare a attenti a non assumere un'esposizione ai fattori azionari attraverso portafogli passivi, che hanno spesso un orientamento retrospettivo. Riteniamo che una selezione attiva dei titoli basata su una ricerca approfondita sia il modo migliore per trovare titoli difensivi e di qualità di prim'ordine. In un contesto di rischi in continua evoluzione, un'enfasi disciplinata sui modelli di business e sui fondamentali societari può consentire a un portafoglio azionario di cogliere fonti altrimenti sfuggenti di rendimento potenziale a lungo termine. 

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.