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Market Matters

Le criptovalute stanno entrando nel radar dell’asset allocation?

21 agosto 2025
Tempo di lettura: 3 minuti
Inigo Fraser Jenkins
Inigo Fraser Jenkins Investment Strategist
Alla Harmsworth
Alla Harmsworth Investment Strategist

Un'inflazione potenzialmente più elevata nel lungo periodo potrebbe spingere sempre più investitori a prendere in considerazione un mix di investimenti per affiancare i titoli azionari e proteggersi dall’aumento dei prezzi. Molte società finanziarie stanno valutando le criptovalute come possibile opzione.

Investitori: prepararsi a un’inflazione elevata nel lungo periodo

L’inflazione alle stelle innescata dalla pandemia di COVID-19 si è attenuata: una buona notizia per consumatori, imprese e investitori. Tuttavia, permangono timori sull’inflazione a lungo termine.

Mega forze di ampia portata potrebbero spingere l’inflazione nuovamente al rialzo nei prossimi decenni. La deglobalizzazione frammenta le catene di fornitura e i mercati del lavoro; l’invecchiamento della popolazione riduce la forza lavoro; e il rallentamento della transizione energetica potrebbe accentuare eventi climatici estremi, determinando una maggiore volatilità dell’inflazione.

I governi potrebbero anche dare maggiore controllo all'inflazione per alleviare il crescente onere del debito (grafico) in termini corretti per l'inflazione, il che potrebbe indebolire le valute erodendo il potere d'acquisto, la fiducia degli investitori e la stabilità economica. Il rischio di un'inflazione più elevata sembra suggerire agli investitori di pensare strategicamente alla protezione del portafoglio dall'inflazione.

Il debito dei principali Paesi è in forte crescita

Rapporto debito pubblico/PIL del G7 (percentuale)

Le analisi e le previsioni attuali non sono garanzia di risultati futuri.

Il rapporto di debito del G7 è ponderato in base al PIL dei singoli Paesi. I dati dal 1900 al 2023 provengono da Global Financial Data; le previsioni per il 2024/2025 sono fornite dal Fondo Monetario Internazionale.

Al 18 novembre 2024

Fonte: Global Financial Data, Fondo Monetario Internazionale (FMI) e AllianceBernstein (AB)

Inflazione in aumento? Rafforzare la protezione

Riteniamo che l’esposizione azionaria debba costituire un elemento centrale nella costruzione del portafoglio, grazie al suo potenziale di generare rendimenti superiori all’inflazione. Tuttavia, è fondamentale affiancarla a un mix ben diversificato di altri strumenti.

Man mano che diventano consapevoli del rischio di inflazione a lungo termine, gli investitori potrebbero iniziare a pianificare la costruzione dei propri portafogli mirando a ottenere specifici livelli di rendimento superiori al tasso d’inflazione per difendersi dalla perdita di potere d’acquisto determinata dall’aumento dei prezzi. Questo approccio, però, potrebbe aumentare la volatilità complessiva del portafoglio.

In quanto elemento centrale nella costruzione del portafoglio, i titoli azionari rappresentano l’asset class più ampia e liquida, in grado di offrire rendimenti superiori all’inflazione, ossia rendimenti “reali” positivi. Tali caratteristiche derivano dalla capacità delle società di trasferire l’aumento dei costi ai consumatori attraverso prezzi più elevati di beni e servizi. Sebbene i rendimenti azionari futuri potrebbero essere inferiori rispetto allo scorso decennio, ci aspettiamo che restino comunque competitivi rispetto ad altre asset class.

Quali asset possono integrare l’esposizione azionaria?

La previsione del contesto economico è determinante per rispondere a questa domanda. Le obbligazioni potrebbero diventare un fattore di diversificazione meno efficace rispetto agli ultimi vent’anni. Inoltre, i governi potrebbero essere disposti a tollerare un’inflazione più elevata per ridurre il valore nominale del proprio debito indebolendo al contempo le rispettive valute.

Per integrare l’esposizione azionaria, gli investitori potrebbero prendere in considerazione asset privati e reali, fattori di investimento e strategie attive. Anche gli asset i cui prezzi sono storicamente poco correlati ai tassi d’interesse, come oro e argento, potrebbero rivelarsi una scelta sensata. Le criptovalute potrebbero aggiungersi a questo mix in futuro, sebbene finora non siano riuscite ancora a farsi largo nei portafogli di molti investitori professionali.

Le criptovalute nella composizione del portafoglio

Le criptovalute potrebbero avere un ruolo futuro nella protezione dall’inflazione, mentre gli investitori valutano aspetti come l’elevata volatilità e la chiarezza normativa.

La necessità di diversificare l’esposizione azionaria e proteggersi dall’inflazione e dall’indebolimento valutario potrebbe aumentare la domanda di asset simili all’oro e anche le criptovalute potrebbero presto diventare un’opzione che vale la pena considerare.

L’elevata volatilità delle criptovalute (cfr. Grafico) potrebbe diminuire, sebbene non nell’immediato. Sono emersi segnali che indicano una riduzione della loro correlazione con i titoli azionari e un aumento della correlazione con l’oro, il che potrebbe renderle più simili a quest’ultimo.

Una nuova agenda politica statunitense solleva preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale e sull'aumento dell'inflazione, che potrebbero rendere il dollaro meno un bene rifugio e le criptovalute più appetibili. Inoltre, la chiarezza normativa sulle criptovalute potrebbe migliorare.

Le criptovalute hanno evidenziato una volatilità superiore ad azioni e oro

Volatilità annualizzata su 12 mesi consecutivi (in percentuale)

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.

Al 22 luglio 2025

Fonte: LSEG Data & Analytics e AB

Affrontare le obiezioni all’investimento in criptovalute

Mentre molti investitori ne stanno valutando la fattibilità, esistono argomentazioni contrarie all’inclusione delle criptovalute nei portafogli. Ecco alcune opinioni sulle principali aree di criticità.

“

Le criptovalute potrebbero essere prese in considerazione in futuro nelle allocazioni strategiche degli investitori all’interno di un mix di asset in grado di diversificare l’esposizione azionaria offrendo al contempo protezione contro l’inflazione.

Quali sono le prospettive per gli investimenti in criptovalute

Le allocazioni in criptovalute sono ancora limitate tra gli investitori professionali, ma riteniamo che arriverà il momento in cui saranno utilizzate come strumento di diversificazione rispetto all’azionario.

Molte società finanziarie stanno ancora esplorando le criptovalute, con esposizioni ancora contenute da parte di alcuni istituti. Molte di queste allocazioni sono di natura tattica, mentre noi riteniamo che le criptovalute possano essere più efficaci come elemento strategico di diversificazione.

A nostro avviso, arriverà il momento di una maggiore esposizione alle criptovalute, in particolare, a quelle con offerta limitata che potrebbero fungere da copertura contro l’inflazione favorita da politiche governative; le criptovalute con offerta illimitata potrebbero invece dover affrontare ostacoli legati al prezzo.

Dal momento che la logica che supporta l’investimento in criptovalute è simile a quella dell’oro, anche le modalità di accesso potrebbero essere analoghe. Attualmente, la maggior parte degli investimenti istituzionali in oro avviene in modo indiretto, attraverso ETF sull’oro o azioni legate all’oro. Prevediamo un percorso simile anche per l’esposizione alle criptovalute.

In sintesi…

Nel lungo periodo, riteniamo che l’inflazione si stabilizzerà su livelli più elevati, motivo per il quale gli investitori dovrebbero rafforzare le proprie difese contro l’inflazione. A nostro avviso, inoltre, le azioni rappresentano un’allocazione core grazie al loro potenziale di rendimenti reali positivi. Le esposizioni complementari potrebbero includere asset privati, fattori di investimento e oro. In futuro, anche le criptovalute potrebbero avere un ruolo nel contrasto all’inflazione.

Inigo Fraser Jenkins
Inigo Fraser Jenkins Investment Strategist
Alla Harmsworth
Alla Harmsworth Investment Strategist

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Approfondimenti tempestivi e basati sulla ricerca per orientarsi in mercati dinamici.

Per saperne di più

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono una ricerca, una consulenza d’investimento o una raccomandazione di acquisto o di vendita e non esprimono necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di portafoglio di AB. Le opinioni sono soggette a revisione nel tempo.

Investire in token digitali, come criptovalute e altri asset basati su blockchain, comporta dei rischi. Raccomandiamo agli investitori di effettuare un’attenta ricerca personale e di rivolgersi a consulenti finanziari specializzati in asset digitali prima di investire. Tra i principali rischi da considerare vi sono: la volatilità di mercato, la regolamentazione, la sicurezza, la liquidità e l’assenza di tutela per i consumatori.

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