L'innovazione può superare i price cap sui farmaci imposti negli USA

Prospettive d'investimento per i titoli sanitari

14 novembre 2022
5 min read

Il costo dei farmaci soggetti a prescrizione è una spina nel fianco per molti americani. La nuova legislazione federale in materia potrebbe presto alleviare il problema, ma alcuni investitori temono che il prezzo da pagare sarà un calo della redditività.

Il nuovo US Inflation Reduction Act varato negli Stati Uniti impone alle case farmaceutiche di prendere una serie di misure per limitare o ridurre i prezzi dei farmaci, in particolare per l'insulina e gli anticoagulanti, che sono tra i farmaci più prescritti nel paese. Come previsto, gli investitori temono che con i controlli sui prezzi le case farmaceutiche saranno meno incentivate a sviluppare nuovi trattamenti salvavita, essendo questo un processo lungo e costoso.

In base alla nostra valutazione, tuttavia, lo sviluppo di farmaci soggetti a prescrizione potrebbe accelerare, anziché rallentare, grazie alle nuove tecnologie e alle maggiori efficienze di costo nell'ambito delle pipeline dei produttori di farmaci.

La riduzione dei prezzi dei farmaci può cambiare le carte in tavola

Una maggiore accessibilità economica dei farmaci essenziali offre un reale sollievo finanziario a molti americani, per i quali il costo di questi trattamenti può essere proibitivo. Circa due terzi delle insolvenze personali negli Stati Uniti sono da attribuire all'impennata delle spese mediche. Inoltre, milioni di persone che non possono permettersi i farmaci prescritti mettono in pericolo la propria vita con l'autorazionamento o la rinuncia al trattamento.

D'altro canto, se ne consideriamo i prezzi in percentuale della spesa sanitaria statunitense, i farmaci sono più efficienti sul piano dei costi rispetto ai servizi medici o ospedalieri. L'industria farmaceutica continua a generare valore relativo, ma può sempre fare di meglio e riteniamo che la nuova legge sarà d'aiuto.

Ad esempio, il principale beneficiario dell'US Inflation Reduction Act sarà Medicare, il maggior acquirente di farmaci soggetti a prescrizione. Le nuove norme conferiscono a Medicare il potere di negoziare i prezzi e assicurarsi sconti per i trattamenti ad alto costo, con un potenziale risparmio di miliardi di dollari. Secondo il Congressional Budget Office (CBO), ogni anno si spendono circa 111 miliardi di dollari solo per i farmaci soggetti a prescrizione coperti da Medicare Part D.

Oltre ai nuovi poteri negoziali, la nuova legge limiterà la spesa per i farmaci soggetti a prescrizione sostenuta direttamente dai pazienti Medicare a 2.000 dollari all'anno e i costi dell'insulina a 35 dollari al mese (cfr. Grafico). Inoltre, estenderà i sussidi legati ai farmaci per gli assicurati dell'Affordable Care Act, il cui numero è aumentato notevolmente dopo la crisi economica del COVID-19.

Principali disposizioni in materia di farmaci soggetti a prescrizione contenute nell'US Inflation Reduction Act
Principali disposizioni in materia di farmaci soggetti a prescrizione contenute nell'US Inflation Reduction Act

Al 18 agosto 2022
Fonte: Kaiser Family Foundation e AllianceBernstein (AB)

L'impatto negativo sui profitti e sull'attività di R&D potrebbe essere minimo

Mentre le autorità di regolamentazione mettono a punto i dettagli, si teme che i controlli sui prezzi possano frenare l'attività di ricerca e sviluppo (R&D), considerata la linfa vitale del settore, riducendo in ultima analisi l'incentivo a innovare e quindi la potenziale disponibilità di nuove cure e trattamenti.

Vale la pena notare, tuttavia, che le riduzioni di prezzo negoziate si applicano solo ai trattamenti più costosi che sono sul mercato da tempo: almeno 9 anni per le pillole o 13 anni per i farmaci iniettabili. Ciò significa che, quando entrerà in vigore nel 2026, l'obbligo di negoziazione riguarderà inizialmente solo 10 farmaci (sui 20.000 attualmente approvati dalla FDA). Il provvedimento avrà probabilmente un'influenza modesta anche sul numero di nuovi farmaci che verranno immessi sul mercato. Su 50 nuovi farmaci introdotti ogni anno, il CBO stima che solo uno sarà direttamente interessato dalle nuove norme.

Al tempo stesso, l'industria farmaceutica continuerà a trasformarsi, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti, le tempistiche e la tecnologia di cui si avvale, favorendo le aziende che sapranno cavalcare l'onda. Ciò che non cambierà, a nostro avviso, è lo slancio dell'attività di R&D. Nel settore sanitario si registra un boom dell'innovazione in aree come il sequenziamento del DNA, l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, con solide applicazioni alla scoperta e allo sviluppo di farmaci.

Il sequenziamento del DNA, in particolare, ha impresso un forte impulso alla ricerca farmaceutica, anche grazie alla continua diminuzione del costo di questa procedura; il prezzo della lettura di un genoma umano è sceso infatti da milioni a centinaia di dollari solo negli ultimi 20 anni. Le scoperte di più alto profilo sono state probabilmente i recenti vaccini anti COVID-19, alcuni dei quali si basano sulla nuova tecnologia mRNA, che viene ora sfruttata per trattare il cancro, l'artrite e altri disturbi.

Il successo si basa ancora su modelli di business intelligenti

Dalla concezione alla commercializzazione di un nuovo farmaco possono passare anche 12 anni; una quota sempre maggiore della pipeline del settore, inoltre, è rappresentata da imprese di minori dimensioni (cfr. Grafico). Anche se lo sviluppo di farmaci rimarrà una prerogativa di aziende grandi e piccole, le ultime entusiasmanti scoperte scientifiche stanno incoraggiando la costituzione di nuove società e richiamando finanziamenti per lo sviluppo di farmaci, come dimostrato dalle pipeline sempre più grandi delle piccole imprese biotecnologiche.

Percentuale della pipeline del settore farmaceutico complessiva in funzione delle dimensioni delle aziende
Percentuale della pipeline del settore farmaceutico complessiva in funzione delle dimensioni delle aziende

Le performance passate e l'analisi attuale non sono garanzia di risultati futuri.
Al 26 ottobre 2022
Fonte: Pharmaprojects e AB

Questo è il motivo per cui riteniamo che il settore abbia appena iniziato a tradurre le ultime promettenti scoperte scientifiche in trattamenti concreti. Nel consegue che la ricerca e l'innovazione sono destinate a fiorire, non ad appassire, e le aziende che forniscono gli strumenti necessari per sostenere queste attività continueranno a rappresentare opportunità d'investimento interessanti.

Tra questi strumenti figurano tutti gli elementi indispensabili alla ricerca biomedica, come le strutture specializzate, i servizi di sperimentazione clinica, le attrezzature e le sostanze chimiche per i test. Anche le imprese che forniscono modalità innovative di assunzione dei trattamenti, come i produttori di cerotti transdermici, dovrebbero beneficiare di questa tendenza. Inoltre, una più agevole autosomministrazione dei farmaci può migliorare notevolmente i tassi di aderenza ai trattamenti, con ricadute positive su un intero settore. Guardiamo con interesse anche ai segmenti dell'industria farmaceutica meno legati ai venti della politica, in particolare alla ricerca scientifica a livello accademico e industriale, dato che queste aree non saranno probabilmente interessate dal tetto ai prezzi dei farmaci.

Ma soprattutto, la nuova legge non pregiudica il fatto che la crescita degli investimenti a lungo termine sia in gran parte legata al modello di business di un'azienda e non alla scienza o al clima politico sottostante. Con i nuovi controlli sui prezzi, le aziende dovranno adottare approcci innovativi alla gestione dei costi, perseguendo al contempo una significativa attività di R&D, e i loro risultati finanziari dovranno essere sottoposti a un esame più approfondito. Dovrebbe essere possibile fare entrambe le cose e trasferire i vantaggi di prezzo ai clienti. Ad esempio, il settore tecnologico innova in modo esponenziale da anni, mentre i costi per i consumatori sono diminuiti notevolmente.

Come ogni settore, anche quello sanitario, e in particolare il comparto farmaceutico, richiedono ricerca e analisi. Ciò significa porre enfasi sulle imprese sanitarie di alta qualità e dalle valutazioni ragionevoli: società con una redditività del capitale elevata o in miglioramento e solide capacità di reinvestimento.

Gli effetti complessivi dell'US Inflation Reduction Act non si vedranno prima di alcuni anni, ma allo stato attuale si prevede che milioni di americani beneficeranno di una maggiore accessibilità ai farmaci essenziali, con una riduzione del peso sui bilanci federali. A nostro avviso, la nuova legge non è negativa nemmeno per le case farmaceutiche. Le imprese che si concentrano sull'efficienza dei risultati con approcci innovativi all'attività di R&D dovrebbero prosperare in questo contesto, e gli investitori che riescono a trovarle dovrebbero beneficiare di driver di crescita duraturi a lungo termine.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.