DeepSeek: cosa ci insegna sulle azioni cinesi?

28 febbraio 2025
4 min read
| Chief Investment Officer—China Equities

Il successo nel campo dell’IA mette in luce alcuni tratti distintivi della Cina che meritano maggiore attenzione da parte degli investitori.

I titoli cinesi hanno beneficiato di una ventata di ottimismo, sostenuti dalle politiche pubbliche di sostegno all’economia e dalla “scia” delle conquiste di DeepSeek nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Un esame più approfondito del successo di DeepSeek può offrire agli investitori informazioni utili sul potenziale della Cina.

Negli ultimi mesi le borse cinesi sono risalite dai minimi dello scorso settembre, imperturbate dall’aumento delle tensioni commerciali. Nell’arco di 12 mesi l’MSCI China Index e l’MSCI China All Shares Index hanno guadagnato rispettivamente il 34% e il 29%, superando l’MSCI World Index e l’S&P 500 nel corso di tale periodo e dall’inizio di quest’anno (cfr. Grafico).

Nella prima parte del 2025 i mercati azionari cinesi si sono discostati da quelli sviluppati
Nella prima parte del 2025 i mercati azionari cinesi si sono discostati da quelli sviluppati

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.
HSTech Index indica l’Hang Seng Tech Index.
Grafico a sinistra al 31 gennaio 2025, grafico a destra al 18 febbraio 2025
Fonte: Bloomberg, Hang Seng Indexes, MSCI e AllianceBernstein (AB)

Due fattori hanno dato impulso al mercato cinese. In primo luogo, Pechino ha allentato le politiche fiscali, monetarie e normative per stimolare la domanda. In secondo luogo, si è registrato un rinnovato entusiasmo per la tecnologia e l’IA cinesi, alimentato dall’impatto di DeepSeek sugli investitori occidentali.

DeepSeek ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo a fine gennaio, annunciando il rilascio di R1, il suo modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) ad alta performance. I modelli dell’azienda si sono piazzati in due delle prime 11 posizioni del Chatbot Arena Leaderboard, che classifica i modelli di IA (cfr. Grafico). Dimostrando la capacità della Cina di sviluppare modelli avanzati di IA a costi relativamente ridotti, DeepSeek ha inferto un duro colpo ai titoli azionari delle mega cap tecnologiche statunitensi. La Cina è chiaramente determinata a colmare il divario con gli Stati Uniti nella corsa all’IA e alla fine del 2023 aveva sviluppato 20 modelli di IA generativa, superando l’UE e il Regno Unito.

Cina: una potenza in ascesa nel campo dell’IA?
Cina: una potenza in ascesa nel campo dell’IA?

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.
*Chatbot Arena è una piattaforma aperta per la valutazione comparativa in crowdsourcing dei modelli di IA, sviluppata dai ricercatori dello SkyLab della UC Berkeley e di LMArena. Con i voti di oltre 1 milione di utenti, la piattaforma classifica i migliori LLM e chatbot di IA utilizzando il modello Bradley-Terry per generare classifiche ("leaderboard") in tempo reale.
Grafico a sinistra al 20 febbraio 2025, grafico a destra al 31 dicembre 2023
Fonte: Artificial Intelligence Index Report 2024, Stanford University; Wei-Lin Chiang, Lianmin Zheng, Ying Sheng, Anastasios Nikolas Angelopoulos, Tianle Li, Dacheng Li, Hao Zhang, Banghua Zhu, Michael Jordan, Joseph E. Gonzalez e Ion Stoica, "Chatbot Arena: An Open Platform for Evaluating LLMs by Human Preference", UC Berkeley Sky Computing Lab e LMArena, 2024, https://lmarena.ai/?leaderboard; e AB

Infrastruttura soft: un’ulteriore fonte di vantaggio

Riteniamo che questo importante traguardo in campo tecnologico metta in luce alcune caratteristiche peculiari dell’economia cinese.

Parte del successo della Cina può essere attribuito al suo capitale umano, o infrastruttura soft. Ciò comprende la grande disponibilità di ingegneri, le profonde conoscenze accumulate nel tempo e la volontà delle aziende di impiegare il capitale. A nostro avviso, queste caratteristiche fanno della Cina un magnete per gli investitori azionari che cercano imprese interessanti e innovative. In effetti, secondo la World Intellectual Property Organization (WIPO), nel 2023 dalla Cina sono giunte 1,64 milioni di domande di brevetto, più del triplo rispetto agli Stati Uniti (cfr. Grafico). Inoltre, queste domande hanno riguardato principalmente brevetti tecnologici nell’area delle comunicazioni digitali.

Il gran numero di domande di brevetto conferma le credenziali della Cina in fatto di innovazione
Il gran numero di domande di brevetto conferma le credenziali della Cina in fatto di innovazione

L’analisi storica non è garanzia di risultati futuri.
*Le domande di brevetto cinesi si sono concentrate soprattutto nel settore delle comunicazioni digitali, quelle statunitensi nel settore della tecnologia informatica. Giappone, Corea del Sud e Germania hanno depositato domande per lo più nel campo dei macchinari elettrici. Nota: sulla base dei dati relativi alle domande presentate nell’ambito del Trattato di cooperazione in materia di brevetti.
Grafico a sinistra ad agosto 2024, grafico a destra a novembre 2024
Fonte: World Intellectual Property Organization

DeepSeek e gli investimenti cinesi nell’IA

È già accaduto che la Cina conquistasse una posizione di leadership settoriale, anche senza avere il vantaggio della prima possa. Ad esempio, i veicoli elettrici o i pannelli solari non sono stati inventati in Cina, ma oggi questi settori sono dominati da aziende cinesi. Analogamente, grazie alle abbondanti risorse ingegneristiche a basso costo e al vasto mercato finale, vi sono ottime chance che le imprese cinesi diventino attori leader nelle infrastrutture e nelle applicazioni di IA.

Gli investitori, però, stiano in guardia. Nonostante il solido potenziale, sconsigliamo di inseguire i titoli azionari più in voga nel settore dell’IA cinese. Tuttavia, siamo convinti che gli investitori azionari possano trovare società cinesi di Internet con esposizione all’IA e valutazioni ancora ragionevoli, nonostante il recente rally. Meritano attenzione anche gli enabler tecnologici dell’IA, ovvero i proverbiali fornitori di componenti di base, tra cui i produttori di energia, i fabbricanti di attrezzature per le reti elettriche e i fornitori nazionali di apparecchiature elettroniche. Questi settori beneficeranno probabilmente dell’accresciuta domanda di energia dovuta all’adozione dell’IA, soprattutto se le imprese tecnologiche cinesi annunciano un aumento consistente degli investimenti legati all’IA.

Crescente interesse degli investitori

È impossibile stabilire quanto durerà il recente rally dell’azionario cinese. Tuttavia, reputiamo incoraggiante il fatto che l’attuale ripresa non sia dovuta a un singolo discorso delle autorità o annuncio di misure politiche. A nostro avviso, gli investitori valutano attivamente l’attrattiva relativa di altre asset class e mercati azionari e, alla luce delle complesse condizioni globali di oggi, alcuni trovano appetibile il potenziale dei listini cinesi. Naturalmente, i mercati cinesi possono risentire di volatilità e le decisioni sulle politiche economiche sono difficili da prevedere. Ciò nonostante, l’approccio proattivo che sta spingendo alcuni investitori internazionali a privilegiare il mercato cinese offre, secondo noi, la speranza che l’attuale fase di rialzo si riveli più sostenibile dei rimbalzi di breve durata del passato.

Le recenti dichiarazioni suggeriscono che le autorità sono determinate a sostenere il settore privato in generale e quello tecnologico in particolare. In definitiva, il successo futuro della Cina dipenderà dalla capacità del governo di adottare misure politiche efficaci per risolvere problemi quali la disinflazione, la debolezza dei consumi e le guerre commerciali.

Effetti delle guerre commerciali

Nessuna analisi dei mercati azionari cinesi può sorvolare sulle guerre commerciali. Gli sviluppi geopolitici, in particolare i dazi e le minacce di ulteriori sanzioni industriali, costituiscono a oggi la maggiore fonte di incertezza per i mercati cinesi, nonché il principale motivo per cui gli investitori decidono di evitare l’azionario cinese.

I rischi di dazi sono senz’altro concreti ma, secondo noi, è possibile che siano sopravvalutati. Negli ultimi sette anni le aziende cinesi si sono premunite contro le incertezze legate ai dazi diversificando le catene di fornitura e spostando le fabbriche nel Sud-Est asiatico e in America Latina. Inoltre, considerando che le politiche del presidente Trump sono state chiaramente comunicate ai mercati già da diversi mesi, riteniamo che gran parte dell’impatto degli aumenti dei dazi sia ormai scontato nei mercati cinesi.

Come si possono dunque conciliare le diverse narrazioni in materia di dazi e tecnologia che condizionano oggi il sentiment nei confronti dei mercati cinesi? È utile ragionare in termini di opportunità e rischi. DeepSeek ha acceso un faro sulle opportunità a lungo termine che la Cina offre agli investitori e che possono contribuire a compensare alcuni rischi legati ai dazi nel breve periodo. Nel complesso, ciò conferma l’esigenza per gli investitori azionari di selezionare accuratamente le imprese meno esposte alle tensioni commerciali, beneficiando al contempo delle dinamiche positive che caratterizzeranno la prossima fase di sviluppo della Cina nel XXI secolo.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono una ricerca, una consulenza di investimento o una raccomandazione di acquisto o di vendita e non esprimono necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di portafoglio di AB. Le opinioni sono soggette a modifiche nel tempo.

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