Un’anomalia persistente? Gli alti rendimenti dei titoli a breve termine

04 ottobre 2023
3 min read

Con le curve ancora invertite, una strategia incentrata sull’high yield a breve termine rimane quella giusta per gli investitori difensivi in cerca di rendimenti.

Negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei le curve dei rendimenti sono invertite ormai da un po’ di tempo. Ovviamente non potranno rimanerlo per sempre. In ultima analisi l’inflazione dovrebbe calare abbastanza da consentire alle banche centrali di abbassare i tassi a breve termine. Nel frattempo l’inversione ininterrotta della curva si traduce a nostro avviso nel persistere di opportunità d’investimento in corrispondenza del tratto a breve termine del mercato high yield (cfr. grafico).

Le obbligazioni high yield a breve scadenza offrono rendimenti più elevati rispetto alle loro omologhe a più lungo termine
Le obbligazioni high yield a breve scadenza offrono rendimenti più elevati rispetto alle loro omologhe a più lungo termine

Solo per scopi illustrativi. Le analisi storiche e del contesto attuale non costituiscono garanzia di risultati futuri.
Al 31 agosto 2023
Fonte: Bloomberg Global High Yield Corporate Index e AB

Le valutazioni dell’high yield a breve termine rimangono attraenti

Nel corso di quest’anno gli spread dell’high yield statunitense ed europeo si sono contratti (rispettivamente di circa 93 e 19 pb), spingendo al rialzo i prezzi dei titoli. Ciò nonostante, per gli investitori alla ricerca di rendimenti le obbligazioni high yield a più breve scadenza appaiono ancora interessanti grazie ai rendimenti attuali, i più alti da un decennio a questa parte, e grazie a prezzi di partenza ancora molto bassi rispetto alle medie storiche (cfr. grafico). 

L’high yield a breve termine si trova a uno dei livelli più interessanti degli ultimi 20 anni
Bloomberg Global High Yield Corporate 1–5 Year Index: prezzo e rendimento annui iniziali
L’high yield a breve termine si trova a uno dei livelli più interessanti degli ultimi 20 anni

Le analisi storiche e del contesto attuale non costituiscono garanzia di risultati futuri.
Prezzo e rendimento del mercato rappresentati dal Bloomberg Global High Yield Corporate 1-5 Year Index.
Al 31 dicembre 2002 per gli anni dal 2004 al 2022. Per il 2023, i pallini gialli indicano le posizioni al 31 dicembre 2022 e al 31 agosto 2023.
Fonte: Bloomberg e AB

Ciò è dovuto al fatto che grazie a bassi tassi d’interesse le società hanno potuto emettere obbligazioni con cedole stracciate, oggi scambiate fortemente a sconto rispetto al proprio valore nominale a causa dei successivi rialzi dei tassi.

Per questo crediamo che i possibili scenari per il mercato creditizio siano più favorevoli di quanto non lo siano da molto tempo a questa parte. Gli ingenti sconti rispetto al valore nominale forniscono un cuscinetto per i rendimenti in caso di ribassi e forniscono un potenziale di rialzo ancora maggiore qualora l’emittente andasse incontro a un evento creditizio positivo. Poiché i rendimenti iniziali si sono dimostrati un indicatore affidabile delle performance future nell’arco dei 3-5 anni successivi, riteniamo che le obbligazioni high yield a breve termine possano offrire oggi interessanti prospettive di rendimento ai prezzi attuali.

Le obbligazioni a breve termine di maggiore qualità possono contribuire a mitigare il rischio di ribasso

Concentrandoci sui titoli di maggiore qualità, le obbligazioni a breve termine aiutano a mitigare due importanti rischi: la sensibilità all’andamento dei tassi d’interesse e l’impatto dei default causati da un eventuale rallentamento economico. Grazie ai loro fondamentali più solidi, gli emittenti di maggiore qualità sono più resilienti alle battute d’arresto dell’economia, incluso l’aumento dei tassi. Quando un’obbligazione ha vita breve è meno probabile che si verifichi un default. I titoli a breve termine beneficiano anche dell’effetto “pull to par”, ovvero a scadenza il loro prezzo si avvicina al valore nominale, dando luogo verosimilmente a una rivalutazione del capitale a prescindere dalle oscillazioni dei tassi d’interesse o dell’economia.

Con il rallentamento delle economie globali, ovviamente, i fondamentali creditizi sono destinati senza dubbio a subire un deterioramento rispetto ai livelli attuali, con un probabile aumento di default e declassamenti. Ma a nostro avviso, nel caso dei settori e dei titoli più deboli, ciò è in gran parte già scontato dai mercati. Per quanto riguarda gli emittenti che si trovano in una situazione migliore, i fondamentali creditizi partono da una posizione di forza.

Ne risulta un più ampio margine di sicurezza con cui difendere gli investitori dall’impatto di tassi elevati o di una potenziale contrazione della crescita. Una strategia creditizia incentrata su titoli high yield a breve termine di alta qualità può fornire una protezione dai ribassi ancora maggiore nell’eventualità di un ulteriore deterioramento delle prospettive economiche.

Le obbligazioni a breve termine di maggiore qualità possono migliorare il profilo di rischio/rendimento

Per gli investitori obbligazionari più difensivi c’è a nostro avviso un ulteriore vantaggio. Optando per una strategia incentrata su titoli high yield a breve termine di alta qualità creditizia è possibile ottenere una significativa diminuzione della volatilità rispetto al mercato high yield nel suo complesso in cambio solamente di una modesta riduzione del rendimento (cfr. grafico).

Storicamente i titoli high yield a breve termine di alta qualità hanno offerto rendimenti interessanti
Rendimenti medi in dollari USA su diversi orizzonti temporali (%)
Storicamente i titoli high yield a breve termine di alta qualità hanno offerto rendimenti interessanti

Le analisi storiche e del contesto attuale non costituiscono garanzia di risultati futuri.
Gli indici utilizzati sono il Bloomberg Global High Yield Corporate Index con copertura in dollari e l’US 10-Year Treasury Bond Yield. 
Al 31 agosto 2023
Fonte: Bloomberg e AB

Nei 20 anni terminati il 31 agosto 2023, di fatto, le obbligazioni high yield con rating BB e B e scadenza compresa tra uno e cinque anni hanno colto oltre l’88% della performance del mercato high yield nel suo complesso partecipando al 63% circa del ribasso mensile medio. Di conseguenza, questi titoli hanno fornito rendimenti corretti per il rischio superiori a quelli delle emissioni high yield con scadenze più lunghe (da 5 a 10 anni).

Queste obbligazioni, tuttavia, si sono fatte valere soprattutto nelle fasi di tensione estrema sul mercato. In tali periodi i titoli high yield a breve termine di maggiore qualità hanno evidenziato una partecipazione ai ribassi nettamente inferiore rispetto al mercato high yield sia statunitense che globale (cfr. grafico).

I titoli high yield a breve termine di alta qualità hanno evidenziato una minore partecipazione ai ribassi nelle fasi di ampliamento degli spread
Rendimento totale cumulativo a fronte di un aumento di almeno 50 pb degli spread high yield statunitensi (%)
I titoli high yield a breve termine di alta qualità hanno evidenziato una minore partecipazione ai ribassi nelle fasi di ampliamento degli spread

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.
Periodi in cui gli spread dei titoli high yield statunitensi hanno registrato un aumento di almeno 50 pb. Rendimenti totali e spread dei titoli corporate high yield USA rappresentati dal Bloomberg US Corporate High Yield Index; rendimenti totali dei titoli high yield globali con copertura rappresentati dal Bloomberg Global High Yield Corporate Index con copertura in USD; rendimenti totali dei titoli high yield a breve termine di alta qualità rappresentati dal Bloomberg Global High Yield Ba/B 1–5 Year Index con copertura in USD.
Al 31 agosto 2023
Fonte: Bloomberg e AB

Anche se il futuro a breve/medio termine appare incerto e, probabilmente, sarà volatile, chi investe in credito potrebbe essere lautamente ricompensato, specialmente nell’ambito delle obbligazioni corporate high yield a breve termine. Chi sarà rimasto a guardare e non avrà approfittato degli elevati rendimenti di oggi potrebbe rimanere deluso.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.