Come costruire un portafoglio azionario tematico

13 novembre 2024
4 min read
Daniel C. Roarty, CFA| Chief Investment Officer—Sustainable Thematic Equities
Jonathan Berkow| Director of Quantitative Research and Data Science—Equities

Dallo stock picking alla scelta del benchmark, la costruzione di un portafoglio tematico è determinante per realizzare il potenziale di rendimento. 

Si può essere tentati di pensare che i portafogli azionari tematici siano fondamentalmente diversi da altri tipi di portafogli. Dopo tutto, se una tendenza tematica alimenta la crescita degli utili in determinati settori, comparti e mercati, sembrerebbe piuttosto facile costruire un portafoglio di società interessate dal fenomeno.

Purtroppo, invece, le difficoltà non mancano. Noi crediamo che i portafogli tematici debbano essere basati sullo stesso rigore e disciplina di qualsiasi altro portafoglio azionario attivo. La differenza principale risiede nella modalità di definizione della gamma di opportunità, intesa come un universo di titoli esposti al tema. Questo processo inizia con l'identificazione di un tema e di una chiara serie di sottotemi, per poi creare un universo di titoli che riflettano la "purezza" del tema stesso.

Dal momento che i temi e i sottotemi si evolvono in continuazione, anche un universo tematico di titoli azionari tenderà naturalmente a evolversi nel tempo. Ciò significa che gli investitori devono aggiornare periodicamente l'universo tematico per assicurarsi che rifletta fedelmente il tema scelto. Tuttavia, non bisogna cadere nell'errore di porre troppa enfasi sul breve termine, ridefinendo in modo reattivo i criteri di un tema d'investimento per inserire a forza in un portafoglio un titolo molto gettonato. A nostro parere, i temi andrebbero definiti secondo criteri rigidi, mentre i sottotemi e le posizioni andrebbero modificati sulla base di principi e di un processo rigoroso.

Scegliere titoli con una buona capacità di tenuta

Il processo di selezione dei titoli per un portafoglio tematico determina in definitiva la possibilità di realizzare il potenziale di rendimento del tema. Ecco perché riteniamo che la gestione attiva sia particolarmente importante nei portafogli tematici. Alcune aziende esposte a un tema potrebbero non avere un business solido oppure risentire di una cattiva gestione, ma essere comunque presenti in un portafoglio tematico passivo. Anche i portafogli attivi, inoltre, devono adottare un processo rigoroso per assicurare che gli investitori non si lascino sedurre da esposizioni tematiche accattivanti a titoli dalle performance brillanti che non sono sostenuti da fondamentali solidi.

Naturalmente i processi di stock picking differiscono a seconda della filosofia d'investimento di un portafoglio, ma alcuni principi di base dovrebbero essere applicati sempre.

Riteniamo che nella creazione dei portafogli bisognerebbe abbinare l'uso di strumenti quantitativi e il ricorso alla ricerca fondamentale (cfr. Grafico). Quest'ultima è utilizzata per sviluppare conoscenze approfondite sulle prospettive e sui vantaggi competitivi delle aziende. L'analisi quantitativa permette di passare al vaglio un ampio universo di titoli per individuare le imprese con forti caratteristiche quantitative, come qualità (definita ad esempio da redditività e solidità del bilancio), valutazione, momentum e sentiment.

Principali attributi dei più appetibili investimenti tematici
Principali attributi dei più appetibili investimenti tematici

Solo per scopi illustrativi.
Fonte: AllianceBernstein (AB)

La ricerca deve valutare la strategia aziendale, il team manageriale e il pricing power di un'azienda, nonché la valutazione dei titoli azionari rispetto al suo potenziale di utile. Anche le imprese più solide possono presentare valutazioni elevate che accrescono il rischio d'investimento. Per generare alfa, ovvero rendimenti superiori a quelli del mercato, gli investitori devono puntare su temi interessanti, monitorare l'evoluzione delle tendenze e delle aziende legate a questi temi e individuare i migliori titoli ad essi correlati nell'universo così definito. Gli strumenti di gestione del rischio rivestono estrema importanza in quest'ambito, perché gli universi tematici possono essere più concentrati o orientati verso diversi stili di investimento, fattori e capitalizzazioni di mercato.

Oltre alla selezione dei titoli, in qualsiasi allocazione tematica occorre tenere conto anche delle considerazioni tecniche che influiscono sulla costruzione del portafoglio. Alcuni aspetti richiedono particolare attenzione.

Benchmark e fonti di rischio

La scelta di un benchmark tradizionale può essere complicata, perché il gruppo di titoli selezionati per rappresentare un particolare tema può creare un'allocazione sostanzialmente diversa da quella di un indice di mercato ampio. Quasi certamente i portafogli tematici hanno ponderazioni settoriali diverse da quelle degli indici generali. Inoltre, le esposizioni a fattori e stili differiscono notevolmente persino tra un tema e l'altro. Di conseguenza, i portafogli tematici presentano di solito un tracking error ex-ante molto più elevato rispetto a un benchmark ampio.

Tuttavia, un gestore attento dovrebbe essere in grado di misurare e articolare chiaramente le fonti di rischio attivo rispetto a un universo di aziende allineate a uno o più temi specifici. Sebbene alcuni portafogli tematici siano gestiti con riferimento a un indice di mercato ampio, riteniamo che gli investitori possano trarre vantaggio dall'utilizzare un benchmark tematico per acquisire una migliore comprensione dei profili di performance, specialmente su orizzonti temporali più brevi. Articolando e comunicando chiaramente ai clienti quali sono le fonti di rischio attivo in un portafoglio tematico li si può aiutare a prendere decisioni più consapevoli sull'allocazione del portafoglio.

I benchmark tematici possono essere utili a favorire la generazione di idee d'investimento all'interno di un portafoglio, fornendo una prima e grossolana selezione di aziende da passare al vaglio per trovare buone opportunità d'investimento.

Questo approccio può anche fornire un metodo più significativo per valutare il profilo di rischio/rendimento di un portafoglio tematico rispetto a un parametro di riferimento (cfr. Grafico). Ad esempio, abbiamo misurato le caratteristiche di tre portafogli tematici modello rispetto a un benchmark tematico e al più ampio MSCI World Index. Questi portafogli presentavano un tracking error molto più basso, pari al 3,0% circa, rispetto ai benchmark tematici, e un tracking error più alto, compreso tra il 4,1% e il 4,9%, rispetto al benchmark ampio. Inoltre, il rischio dei portafogli modello rispetto a quello del benchmark ampio era dettato da fattori quali paesi, settori e stili; invece, se misurato rispetto al benchmark tematico, il rischio dei portafogli modello era determinato da fattori idiosincratici legati ai singoli titoli.

I benchmark tematici possono aiutare a valutare il profilo di rischio/rendimento
Percentuale
I benchmark tematici possono aiutare a valutare il profilo di rischio/rendimento

La performance passata non costituisce garanzia di risultati futuri.
*I fattori azionari comprendono paesi, settori e stili
Al 31 maggio 2024
Fonte: MSCI Barra e AB

Possiamo valutare allo stesso modo anche i rischi legati a fattori, settori, stili e valute. Tuttavia, è bene essere consapevoli delle conseguenze di utilizzare un benchmark tematico ad hoc. Nel breve periodo è facile che si registrino ampi scostamenti rispetto a un indice ampio. Tuttavia, nel lungo periodo, è prevedibile che i temi con una maggiore crescita attesa superino i benchmark di mercato. Una volta compreso il trade-off tra diversificazione e performance a breve termine, i clienti saranno più preparati ad affrontare i periodi di sottoperformance di una strategia tematica rispetto al mercato più ampio.

La comprensione di questi trade-off può aiutare i gestori di portafoglio a valutare i pro e i contro di ciascun approccio. Ad esempio, un portafoglio con un rischio inferiore rispetto a un benchmark tematico ha un posizionamento relativamente passivo rispetto al tema. Tuttavia, un portafoglio del genere avrebbe comunque un rischio attivo elevato rispetto al benchmark di mercato. A nostro avviso i portafogli tematici attivi devono essere in grado di dimostrare l'assunzione di un rischio attivo rispetto al benchmark tematico.

I benchmark tematici possono anche aiutare gli investitori a misurare la performance e a valutare l'efficacia di una strategia tematica attiva. Se il benchmark tematico registra un buon andamento ma il portafoglio non riesce a tenere il passo, se ne può dedurre che il problema risiede nella debole selezione dei titoli anziché nel tema stesso.

Questo blog si basa sul nostro recente white paper intitolato: Thematic Investing: More Than Just a Good Story.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.