Prospettive del private credit: espansione dell'universo investibile

09 gennaio 2025
4 min read
| Head—Private Alternatives

L'evoluzione da asset di nicchia ad allocazione core sembra destinata a proseguire.

Negli ultimi anni il mercato del private credit ha registrato una rapida espansione. Prevediamo che questa crescita continuerà grazie all'aumento del volume delle operazioni, favorito dal calo dei tassi d'interesse, e all'evoluzione delle opzioni di finanziamento, con l'inclusione di un'ampia schiera di asset class e profili di rischio/rendimento.

Nel breve termine potrebbe presentarsi qualche ostacolo lungo il cammino. Mentre nel 2024 l'economia globale ha evidenziato un ottimo andamento, con una crescita del PIL che dovrebbe attestarsi intorno al 2,6%, per l'anno a venire si profila una gamma piuttosto ampia di potenziali esiti. I tassi di interesse dovrebbero scendere ancora, allentando in teoria la pressione sui mutuatari. Negli Stati Uniti, tuttavia, i possibili aumenti dei dazi – e la vischiosità dell'inflazione – potrebbero limitare l'entità della flessione.

Previsioni di crescita ancora positive

Riteniamo che la tendenza strutturale di lungo periodo del private credit sia ancora piuttosto favorevole.

Dal lato dell'offerta, gli asset manager e altri finanziatori non bancari forniscono volumi crescenti di capitali per una varietà di mutuatari corporate e non, offrendo soluzioni personalizzate con una maggiore flessibilità rispetto a quelle provenienti dagli istituti di credito tradizionali (cfr. Grafico).

I capitali privati danno impulso alla crescita del credito
Lines show non-bank lending overtaking bank lending in the mid-80s and continuing to grow.

Solo per scopi illustrativi. Non vi è alcuna garanzia che le tendenze raffigurate o descritte proseguiranno.
PE = private equity
*Per società quotate si intendono le imprese statunitensi quotate nella NYSE o nel Nasdaq.
Grafico a sinistra al 30 giugno 2024; grafico a destra al 1° gennaio 2023
Fonte: Bank of International Settlements (BIS), PitchBook e AllianceBernstein (AB)

Finanziamenti alle imprese: un potenziale di rendimento interessante

Molte allocazioni nel private credit continueranno a essere incentrate sul finanziamento diretto alle imprese. Nel 2025 il calo dei tassi potrebbe alleviare le pressioni su molti mutuatari corporate sponsorizzati da società di private equity. La riduzione dei tassi potrebbe favorire anche un aumento delle operazioni, specie se l'ammorbidimento della regolamentazione sotto la nuova amministrazione USA finirà per ungere gli ingranaggi dell'attività di M&A.

Il calo del tasso base utilizzato per il pricing dei finanziamenti diretti alle imprese suggerisce che il potenziale di rendimento complessivo potrebbe rivelarsi inferiore alle straordinarie performance messe a segno da alcune strategie di finanziamento diretto nel 2023 e 2024. Tuttavia, il potenziale di rendimento corretto per il rischio rimane robusto, sostenuto da rendimenti ancora elevati e dalla buona tenuta dei fondamentali societari.

Espansione della gamma di opportunità nel 2025

Uno degli sviluppi più promettenti, a nostro avviso, è rappresentato dall'espansione del private credit con l'inclusione dei finanziamenti ai consumatori, ai proprietari di case e alle piccole imprese mediante l'asset-based financing, un mercato da 6.000 miliardi di dollari e in continua crescita.

Nel settore bancario si sta diffondendo un modello di business "a bassa intensità di capitale", in base al quale le banche continuano a occuparsi del sourcing dei finanziamenti e delle relazioni con la clientela, collaborando al contempo con gli asset manager nella sottoscrizione, nel pricing e nell'investimento di capitali per conto di compagnie assicurative, fondi pensione e altri investitori.

Ciò dà agli investitori l'opportunità di acquistare da banche e finanziatori non bancari portafogli di prestiti già erogati o di stipulare accordi basati sui flussi futuri ("forward flow agreement") per acquisirne di nuovi che soddisfino criteri predeterminati. Parliamo di un vasto universo d'investimento, che spazia dai prestiti auto statunitensi ai crediti bancari tedeschi reperforming, fino ai prestiti rateali per imbarcazioni, motoslitte, fuoristrada e tanto altro.

Per investire con successo in questo mercato serve un gestore esperto con solide competenze in materia di sourcing e sottoscrizione di finanziamenti, nonché la capacità di inserire clausole protettive negli accordi di acquisto di prestiti da finanziatori non bancari. Nel corso di quest'anno, ad esempio, le morosità su prestiti auto e carte di credito negli Stati Uniti sono aumentate, ma i fondamentali sottostanti, tra cui i redditi e i patrimoni netti, sono migliorati. Per gli investitori esperti, questo quadro contrastante offre interessanti opportunità di individuare valore (cfr. Grafico

In un quadro contrastante per il segmento consumatori possono celarsi opportunità nascoste
Lines show uptick in credit card, auto delinquencies. But fundamentals, including debt service and net worth, still favorable.

HE: home equity
Al 31 agosto 2024
Fonte: Federal Reserve Bank of New York e AB

I gestori esperti possono valutare e remunerare efficacemente gli investitori per il rischio di potenziali perdite, anche acquistando portafogli di finanziamenti a sconto o incorporando determinate protezioni. Ad esempio, un gestore può strutturare un accordo per l'acquisto di una certa quantità di prestiti auto non prime in un periodo specifico, con la condizione che il cedente rinunci a una parte della sua commissione di servicing se i prestiti non producono un rendimento concordato.

Diventa inoltre sempre più facile investire nell'intero spettro di rischio/rendimento, compreso il private credit di qualità investment grade, una categoria un tempo limitata ai collocamenti privati di finanziamenti corporate in cui una società emette debito direttamente a un gruppo ristretto di investitori anziché nel quadro di un'offerta pubblica.

Cosa riserva il futuro sul fronte delle rinnovabili?

Un terreno fertile per i finanziatori alternativi è anche quello della transizione energetica, considerando il fabbisogno di finanziamenti a lungo termine che questa comporta. Tuttavia, le prospettive immediate per gli investimenti legati allo sviluppo delle energie rinnovabili sono un po' più fosche, almeno negli Stati Uniti.

Il private credit ha rappresentato una fonte di finanziamento fondamentale negli ultimi anni, ma il presidente eletto Donald Trump ha accennato alla possibilità di ridurre i crediti d'imposta federali per i progetti di energia rinnovabile. Bisogna tener conto anche dei possibili dazi sulle importazioni dalla Cina, che fornisce la maggior parte dei pannelli solari e delle batterie agli ioni di litio utilizzate per l'accumulo di energia su scala industriale. Riteniamo che l'incertezza possa imprimere un'accelerazione ai progetti nel breve periodo, in quanto i proprietari potrebbero cercare di completarli prima di eventuali modifiche della normativa.

Ciò nonostante, non crediamo che le opportunità per gli investitori siano destinate a scomparire. Per quanto la politica federale sia un fattore chiave di cui tener conto negli investimenti, bisogna tener presente che il costo della fornitura di energia rinnovabile, come quella solare ed eolica, è competitivo con quello della tecnologia convenzionale anche senza crediti d'imposta. Anche le politiche statali e gli obiettivi net zero delle utility giocano un ruolo importante nel promuovere la transizione energetica.

Agli investitori potrebbe essere richiesto un approccio più selettivo, ma riteniamo difficile che nel lungo periodo i cambiamenti di policy possano alterare radicalmente il ruolo svolto dalle rinnovabili nell'ecosistema energetico o le opportunità d'investimento ad esse associate. Ad esempio, la rapida crescita dell'IA generativa richiederà da sola molta più energia di quanta la rete elettrica statunitense possa fornirne attualmente, e crediamo che per soddisfare questa domanda bisognerà ricorrere alle rinnovabili.

Le prospettive della regolamentazione e degli investimenti al di fuori degli Stati Uniti sono più chiare. In Europa, nel 2024, l'elettricità generata dal solare e dall'eolico supererà quella proveniente dai combustibili fossili e il mercato dovrebbe più che raddoppiare in dimensioni entro il 2030. Prevediamo quindi opportunità d'investimento persistenti nei paesi europei. 

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono una ricerca, una consulenza di investimento o una raccomandazione di acquisto o di vendita e non esprimono necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di portafoglio di AB. Le opinioni sono soggette a modifiche nel tempo.