I gestori esperti possono valutare e remunerare efficacemente gli investitori per il rischio di potenziali perdite, anche acquistando portafogli di finanziamenti a sconto o incorporando determinate protezioni. Ad esempio, un gestore può strutturare un accordo per l'acquisto di una certa quantità di prestiti auto non prime in un periodo specifico, con la condizione che il cedente rinunci a una parte della sua commissione di servicing se i prestiti non producono un rendimento concordato.
Diventa inoltre sempre più facile investire nell'intero spettro di rischio/rendimento, compreso il private credit di qualità investment grade, una categoria un tempo limitata ai collocamenti privati di finanziamenti corporate in cui una società emette debito direttamente a un gruppo ristretto di investitori anziché nel quadro di un'offerta pubblica.
Cosa riserva il futuro sul fronte delle rinnovabili?
Un terreno fertile per i finanziatori alternativi è anche quello della transizione energetica, considerando il fabbisogno di finanziamenti a lungo termine che questa comporta. Tuttavia, le prospettive immediate per gli investimenti legati allo sviluppo delle energie rinnovabili sono un po' più fosche, almeno negli Stati Uniti.
Il private credit ha rappresentato una fonte di finanziamento fondamentale negli ultimi anni, ma il presidente eletto Donald Trump ha accennato alla possibilità di ridurre i crediti d'imposta federali per i progetti di energia rinnovabile. Bisogna tener conto anche dei possibili dazi sulle importazioni dalla Cina, che fornisce la maggior parte dei pannelli solari e delle batterie agli ioni di litio utilizzate per l'accumulo di energia su scala industriale. Riteniamo che l'incertezza possa imprimere un'accelerazione ai progetti nel breve periodo, in quanto i proprietari potrebbero cercare di completarli prima di eventuali modifiche della normativa.
Ciò nonostante, non crediamo che le opportunità per gli investitori siano destinate a scomparire. Per quanto la politica federale sia un fattore chiave di cui tener conto negli investimenti, bisogna tener presente che il costo della fornitura di energia rinnovabile, come quella solare ed eolica, è competitivo con quello della tecnologia convenzionale anche senza crediti d'imposta. Anche le politiche statali e gli obiettivi net zero delle utility giocano un ruolo importante nel promuovere la transizione energetica.
Agli investitori potrebbe essere richiesto un approccio più selettivo, ma riteniamo difficile che nel lungo periodo i cambiamenti di policy possano alterare radicalmente il ruolo svolto dalle rinnovabili nell'ecosistema energetico o le opportunità d'investimento ad esse associate. Ad esempio, la rapida crescita dell'IA generativa richiederà da sola molta più energia di quanta la rete elettrica statunitense possa fornirne attualmente, e crediamo che per soddisfare questa domanda bisognerà ricorrere alle rinnovabili.
Le prospettive della regolamentazione e degli investimenti al di fuori degli Stati Uniti sono più chiare. In Europa, nel 2024, l'elettricità generata dal solare e dall'eolico supererà quella proveniente dai combustibili fossili e il mercato dovrebbe più che raddoppiare in dimensioni entro il 2030. Prevediamo quindi opportunità d'investimento persistenti nei paesi europei.