Azioni globali: ampliare lo sguardo per trovare crescita

09 dicembre 2022
6 min read

L'inflazione, i tassi d'interesse e gli ostacoli alla crescita presentano un andamento diverso in tutto il mondo. Tuttavia, le allocazioni azionarie globali non dovrebbero dipendere dalle condizioni macro delle singole economie. Per trovare le fonti di crescita a lungo termine più promettenti, gli investitori dovrebbero guardare oltre i paesi di origine delle aziende.

Nella crisi economica globale di quest'anno, non ci sono due regioni che abbiano vissuto un'esperienza identica. Anche se l'inflazione tiene banco in gran parte del mondo, in alcuni paesi l'aumento dei prezzi è stato più moderato rispetto ad altri. Analogamente, l'entità dei rialzi dei tassi e i timori di recessione non sono uguali ovunque. 

Gli Stati Uniti stanno subendo le dure conseguenze del ciclo di inasprimento prima e più velocemente di altri paesi, a causa della stretta monetaria aggressiva attuata dalla Federal Reserve. In Europa, dove l'inflazione è persino più elevata che oltre oceano, è la crisi energetica a complicare l'azione delle banche centrali e amplificare i rischi di recessione. Il Giappone, per contro, ha un'inflazione contenuta, una politica monetaria accomodante e uno yen indebolito. La Cina, dal canto suo, è intenta a stimolare la crescita, applicando al contempo una politica "zero COVID" e gestendo i rischi del settore immobiliare.

Le allocazioni regionali top down sono sconsigliate 

In questo contesto, gli investitori in portafogli azionari globali potrebbero essere tentati di ricercare esposizioni geografiche che rispecchino le condizioni macro regionali. Riteniamo che questo tipo di approccio top down sia controproducente, per tre motivi. In primo luogo, è notoriamente difficile prevedere le tendenze macroeconomiche. In secondo luogo, tali tendenze non sempre si riflettono nei rendimenti del mercato azionario. In terzo luogo, anche se la deglobalizzazione accelera, molte aziende non dipendono esclusivamente dai mercati interni per la generazione di ricavi.

Le imprese europee generano il 58% dei loro ricavi al di fuori della propria regione (cfr. Grafico a sinistra). Anche le aziende giapponesi e statunitensi ottengono una quota significativa di fatturato all'estero. Di conseguenza, in molti casi, il potenziale di crescita dei ricavi e degli utili sarà determinato più dalle dinamiche settoriali globali che dall'inflazione e dal PIL nazionali. Inoltre, in un anno caratterizzato da un deciso apprezzamento del dollaro USA, le performance aziendali sono state notevolmente influenzate dall'esposizione valutaria. 

La fonte dei ricavi aziendali può influire sui rendimenti degli investimenti
La fonte dei ricavi aziendali può influire sui rendimenti degli investimenti

Le performance passate e l'analisi attuale non sono garanzia di risultati futuri.
*Europa rappresentata dallo STOXX 600 Index, Giappone dal TOPIX, Stati Uniti dall'S&P 500 e mercati emergenti dall'MSCI Emerging Markets
†Performance equiponderata delle società appartenenti all'S&P 500 raggruppate in base alla percentuale di ricavi derivanti da operazioni non statunitensi
Grafico a sinistra al 31 dicembre 2021; grafico a destra al 30 settembre 2022
Fonte: Bloomberg, FactSet, Goldman Sachs Global Investment Research, MSCI, S&P, STOXX, TOPIX, e AllianceBernstein (AB)

Il recente andamento del mercato azionario riflette queste tendenze. Ad esempio, le azioni delle società dell'S&P 500 con oltre il 50% dei ricavi generati all'estero hanno ceduto il 26,8% da inizio anno a settembre (cfr. Grafico in alto a destra). Si tratta di una flessione più che doppia rispetto a quella delle imprese USA con una quota di ricavi esteri inferiore al 25%. Il rafforzamento del biglietto verde erode il valore dei ricavi non statunitensi contabilizzati in dollari.

Anche le revisioni delle stime sugli utili sembrano seguire l'articolazione regionale delle attività di impresa. Secondo i dati di Goldman Sachs, le società statunitensi che generano una quota maggiore del loro fatturato in patria hanno beneficiato di revisioni delle stime sugli utili più sostanziose, mentre quelle con una percentuale maggiore di ricavi internazionali hanno evidenziato un andamento peggiore (cfr. Grafico a sinistra). In Europa si rileva la tendenza opposta: le prospettive per le aziende focalizzate sul mercato nazionale sono peggiorate, mentre quelle con esposizione agli Stati Uniti sono considerate avvantaggiate (cfr. Grafico a destra).

Le revisioni delle stime sugli utili sembrano riflettere le esposizioni internazionali
Le revisioni delle stime sugli utili sembrano riflettere le esposizioni internazionali

Le performance passate e l'analisi attuale non sono garanzia di risultati futuri.
* Focus nazionale (GSTHAINT) comprende un gruppo equiponderato di 50 titoli dell'S&P 500 con la maggiore esposizione al mercato nazionale in base ai documenti societari del 2021. Focus internazionale (GSTHINTL) comprende un gruppo equiponderato di 50 titoli dell'S&P 500 con la maggiore esposizione ai mercati internazionali, in termini di fatturato, in base ai documenti societari del 2021.
†Esposizione agli USA (GSSTAMER) comprende un gruppo equiponderato di 45 imprese europee con un'esposizione agli Stati Uniti, in termini di fatturato, superiore alla media del mercato e una correlazione negativa con il tasso di cambio EUR/USD. Esposizione nazionale (GSSTDOME) comprende un gruppo equiponderato di 60 imprese europee con un'elevata esposizione all'area euro in termini di fatturato. Esposizione nazionale Regno Unito (GSSTDOME) comprende un gruppo equiponderato di 35 imprese britanniche con un'elevata esposizione al Regno Unito in termini di fatturato.
Grafico a sinistra al 28 ottobre 2022. Grafico a destra al 14 ottobre 2022.
Fonte: Datastream, FactSet, Goldman Sachs Global Investment Research e Thomson Reuters I/B/E/S

Identificare le fonti di crescita potenziale

Le valute possono cambiare direzione rapidamente, con ricadute potenzialmente variabili. A fine novembre il dollaro USA ha iniziato a indebolirsi in seguito ai segnali di un'attenuazione dell'inflazione statunitense, che ha alimentato le speranze di un possibile rallentamento dei rialzi dei tassi della Fed. Pertanto, nel valutare il potenziale di crescita a lungo termine delle aziende nel contesto attuale, l'esposizione valutaria dovrebbe essere uno dei tanti fattori di una più ampia analisi fondamentale del posizionamento in termini di crescita. Anche in presenza di condizioni macro avverse come quelle di oggi, riteniamo che si possano trovare solide fonti di crescita potenziale nelle aree seguenti:

Società non statunitensi con importanti attività in espansione negli Stati Uniti: le imprese europee con operazioni significative negli Stati Uniti beneficiano chiaramente del rafforzamento del dollaro USA. Tuttavia, un'esposizione valutaria favorevole non costituisce di per sé una tesi d'investimento. Il potenziale di crescita del business sottostante deve essere robusto. Un valido esempio è quello dei servizi di catering. Compass Group, un gruppo con sede nel Regno Unito, vanta una posizione di rilievo negli Stati Uniti, dove la domanda di servizi di catering nelle istituzioni aziendali, scolastiche e sanitarie è in forte ripresa all'indomani del COVID. L'azienda beneficia inoltre della conversione in sterline dei ricavi in dollari, grazie alla forza del biglietto verde.

Promotori di efficienza: i trend tecnologici come la robotica costituiscono una parte importante delle iniziative aziendali tese a ridurre i costi; si tratta di un cambiamento strutturale che non dipende dalla crescita economica. La giapponese Fanuc, leader mondiale nell'automazione industriale, gode attualmente dei vantaggi derivanti dalla debolezza dello yen. Negli Stati Uniti, le case farmaceutiche sono alla ricerca di soluzioni per migliorare l'efficienza, soprattutto con l'introduzione di nuovi limiti al prezzo dei farmaci. Iqvia, con sede a Durham, nella Carolina del Nord, fornisce e gestisce studi clinici per aiutare i produttori di farmaci a risparmiare sulle spese di ricerca e sviluppo.

Trend di ripresa post-COVID: la ripresa in atto dalla pandemia sta creando una serie variegata di opportunità. La Thailandia è una destinazione popolare per il turismo medico, che sta tornando in auge con la ripresa dei viaggi internazionali. Bangkok Dusit Medical Services è un gruppo ospedaliero thailandese che si rivolge a pazienti nazionali ed esteri e beneficia della crescente domanda nazionale e internazionale dei propri servizi. Un altro beneficiario della ripresa dei viaggi è Samsonite, produttore statunitense di valigie con una presenza commerciale in 100 paesi. La crescita sostenuta delle vendite in tutte le regioni ha aiutato l'azienda a compensare gli effetti valutari negativi di un dollaro forte.

Queste sono solo alcune delle aree in cui gli investitori possono trovare fonti resilienti di crescita slegate dalle condizioni macro nazionali. Nell'incerto contesto economico odierno, è necessaria una strategia chiara e disciplinata per costruire un portafoglio di società in grado di generare una crescita costante degli utili nel tempo, incorporando al contempo i rischi e le opportunità creati dalle fluttuazioni dei tassi di cambio. Le allocazioni regionali dei portafogli di questo tipo avranno poco a che fare con le tendenze macro dei singoli paesi, ma saranno realmente globali in quanto capaci di cogliere le dinamiche di crescita aziendale che trascendono i confini nazionali.

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