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Per ridurre il rischio, guardare all’high yield

06 giugno 2022
3 min read
Will Smith, CFA| Director—US High Yield
Gershon M. Distenfeld, CFA | Director—Income Strategies

Forse non tutti sanno che le obbligazioni high yield, abbinate alle azioni, possono ridurre il rischio complessivo senza sacrificare il rendimento.

Chi è alla ricerca di una soluzione tattica per ridurre il rischio del portafoglio potrebbe considerare la possibilità di convertire una parte della propria allocazione azionaria in obbligazioni high yield.

Sì, proprio così. Questa affermazione potrebbe lasciare interdetti, poiché l’acquisto di bond ad alto rendimento è considerato solitamente un modo per incrementare il rischio; e dato che gli asset rischiosi sono stati i più penalizzati dal recente sell-off, aumentare il rischio è l’ultima cosa che molti investitori desiderano fare in questo momento.

Forse non tutti sanno che le obbligazioni high yield, abbinate alle azioni, possono ridurre il rischio complessivo senza sacrificare il rendimento.

Per ridurre la volatilità, considerare l’high yield

In realtà, trasferendo una piccola parte dell’esposizione dalle azioni alle obbligazioni high yield statunitensi, gli investitori possono effettivamente migliorare il potenziale di rendimento ponderato per il rischio (cfr. Grafico).

Line graph with time (1998 to 2012) on the X-axis and risk-return metrics on the Y-axis, showing the US Corporate High Yield Index.



Come si spiega questo risultato?

In primo luogo, le obbligazioni high yield forniscono agli investitori un flusso di reddito regolare che ben poche asset class sono in grado di eguagliare. Questo reddito, distribuito con cadenza semestrale sotto forma di cedole, è costante: viene pagato sia nei mercati rialzisti che in quelli ribassisti. Questo è il motivo principale per cui gli investitori in titoli high yield considerano tradizionalmente il rendimento iniziale come un indicatore straordinariamente affidabile delle performance nei cinque anni successivi, indipendentemente dalla volatilità del contesto generale.

In secondo luogo, oltre a questi pagamenti, le obbligazioni high yield hanno anche un valore terminale noto su cui gli investitori possono contare. Purché l’emittente non fallisca, alla scadenza del titolo gli investitori riottengono il capitale investito. Tutto ciò contribuisce a compensare la volatilità di queste obbligazioni, fornendo anche una migliore protezione in mercati ribassisti (cfr. Grafico).

Bar chart with time (years 1998 to 2022) on the X-axis and annual returns on the Y-axis, comparing High Yield USA and S&P 500 categories.



Tra luglio 1983 e marzo 2022 il Bloomberg US Corporate High Yield Index e l’S&P 500 Index hanno registrato rendimenti totali annualizzati medi dell’8,5% e dell’11,6%, rispettivamente. Tuttavia, in questo periodo l’high yield ha subito un ribasso medio dell’8,3%, pari a circa la metà del 14,9% ceduto dalle azioni (cfr. Grafico).

Bar chart with two groups of bars, one for High Yield USA and one for S&P 500, showing returns over two time periods (5 years and 20 years). The X-axis represents the investment types and time periods; the Y-axis represents returns.

Recuperare velocemente le perdite

Un approccio più standard alla riduzione della volatilità associata alle azioni consiste nell’assumere un’esposizione ad asset più stabili, come le obbligazioni investment grade o persino la liquidità. Tuttavia, questo può comportare un alto costo in termini di minor potenziale di rendimento, specialmente adesso che gli spread dei titoli high yield si collocano sui livelli più elevati dall’inizio della pandemia.

In seguito a un ampliamento degli spread, il potenziale di generazione di reddito delle obbligazioni high yield aumenta e gli investitori possono reinvestire i proventi a rendimenti più elevati. D’altro canto, una riduzione della volatilità e un restringimento degli spread danno impulso ai rendimenti potenziali. In caso di ulteriore allargamento degli spread, gli investitori possono stare tranquilli sapendo che i titoli high yield tendono a recuperare le perdite più velocemente delle azioni.

Ad esempio, negli ultimi 20 anni, tutte le volte che le obbligazioni high yield hanno accusato un ribasso da massimo a minimo superiore al 5%, in media gli investitori hanno recuperato le perdite nel giro di cinque mesi, e qualche volta anche in due. Nello stesso periodo, i mercati azionari hanno archiviato perdite molto più pronunciate, impiegando più tempo per riprendere quota.

Naturalmente, è sempre importante scegliere con cura le posizioni. Nel lungo periodo, tuttavia, l’inserimento di una piccola componente di debito high yield in un portafoglio azionario può mitigare la volatilità salvaguardando per quanto possibile il rendimento potenziale. Quando i mercati sono soggetti a forti oscillazioni, questo è rassicurante.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.