Il crollo dei mercati azionari all'inizio di agosto ha offerto agli investitori un'anteprima di come potrebbe configurarsi una correzione dei colossi statunitensi, e l'esperienza non è stata gradevole. Le cosiddette Magnifiche sette dominano i rendimenti dei mercati azionari USA e globali dalla fine del 2022, e hanno in questo periodo registrato un'impennata delle valutazioni, per effetto della ripresa della crescita degli utili e delle aspettative riguardo agli enormi benefici che queste aziende avrebbero tratto dall'intelligenza artificiale (IA).
Da allora i mercati hanno recuperato terreno e resta ancora da stabilire se sia in atto una rotazione in uscita dalle mega cap. Tuttavia, i tempi sono maturi per un esame delle valutazioni. La nostra ricerca rivela che alla fine di luglio il rapporto prezzo/utili (P/E) dei titoli azionari statunitensi, esclusi i maggiori sette, era molto più basso delle valutazioni di mercato nel loro insieme (cfr. Grafico). L'MSCI EAFE Index, rappresentativo delle azioni non statunitensi, era scontato del 34% rispetto all'S&P 500, molto più della media dell'ultimo decennio.
La crescita degli utili è destinata a convergere
Al tempo stesso, le previsioni sulla crescita degli utili sono di buon auspicio per il mercato più ampio. Mentre la crescita degli utili delle Magnifiche sette ha superato quella del resto del mercato nel 2023 e nella prima metà di quest'anno, secondo le stime di consensus altri titoli azionari degli Stati Uniti e del resto del mondo sono avviati a chiudere il divario nel primo semestre del 2025.
All'interno delle Magnifiche sette si trovano alcune imprese eccellenti. Tuttavia, detenere l'intero gruppo può essere a nostro avviso rischioso, considerando la concentrazione e le valutazioni elevate di questi titoli. Le decisioni in merito all'opportunità di detenere ognuna di tali aziende e alla relativa ponderazione dovrebbero essere basate sulla filosofia d'investimento del portafoglio. Inoltre, si possono trovare solide opportunità di crescita anche in altri segmenti del mercato a valutazioni molto più appetibili.
Le valutazioni offrono un cuscinetto contro il rischio di ribasso
L'IA non è l'unico tema su cui puntare. Nel settore della sanità, ad esempio, i nuovi prodotti per il trattamento del diabete e dell'obesità possono aiutare gli investitori a cogliere il potenziale di crescita offerto dalle esigenze di natura sanitaria ancora insoddisfatte.
Persino nella tecnologia, il settore del software include aziende che beneficiano della migrazione in atto verso il cloud. La crescente domanda di servizi di pagamento digitale dovrebbe creare opportunità per le società di tecnologie finanziarie (fintech).
In molti settori, alcune importanti caratteristiche aziendali potrebbero non trovare riflesso nelle valutazioni. Le attività immateriali, ad esempio, sono spesso trascurate, eppure possono fornire preziose informazioni quantificabili su un'azienda. Tra queste risorse figurano ricerca e sviluppo, cultura, marchi e brevetti. La presenza di solide attività immateriali spesso segnala vantaggi competitivi a lungo termine che potrebbero giustificare in futuro valutazioni azionarie più alte di quelle attribuite oggi a una determinata impresa.
Cos'hanno in comune questi esempi? Riteniamo che gli investitori azionari attivi possano trovare in tutto il mondo società con modelli di business di qualità e valutazioni appetibili rispetto al loro potenziale di crescita, come pure rispetto alle mega cap statunitensi. L'inserimento di aziende come queste in un portafoglio azionario a bassa volatilità può creare un cuscinetto contro il rischio di ribasso prima che la volatilità torni a farsi sentire.