Dalla paura alla speranza

andamento delle azioni dopo un forte ribasso

29 novembre 2022
4 min read
| Senior Investment Strategist and Global Co-Head—Equity Business Development

Dopo un anno difficile per le azioni, è possibile che una ripresa sia dietro l'angolo? Nessuno è in grado di prevedere quando il mercato toccherà il fondo, ma sappiamo cosa è accaduto dopo le peggiori flessioni del passato. Gli investitori pazienti possono dormire sonni tranquilli sapendo che i bruschi ribassi sono spesso seguiti da vivaci riprese.

Dopo le recenti schiarite, la tempesta di volatilità ha ripreso a infuriare sui mercati azionari. Nonostante i recenti rialzi, dall'inizio di quest'anno al 15 novembre l'S&P 500 ha ceduto il 15,1%. Tolto il settore energetico, i mercati azionari hanno lasciato poco scampo agli investitori, con bruschi cali in Europa, in Asia e nei mercati emergenti.

Porre le basi per una vivace ripresa

I ribassi pronunciati dei mercati azionari sono sempre motivo di inquietudine, ma spesso pongono le basi per una vivace ripresa. Ecco perché le flessioni dei mercati sono dette comunemente "correzioni": il valore delle azioni viene rivisto al ribasso per riflettere meglio le aspettative di utile a lungo termine di un'azienda. Questo processo può essere volatile, specialmente quando i corsi azionari in alcuni segmenti del mercato sono irragionevolmente elevati e quando le prospettive di utile sono estremamente incerte. Il 2022 è stato caratterizzato dalla presenza di entrambe queste condizioni.

Tuttavia, ciò che accade dopo un forte ribasso è incoraggiante. Guardando specificamente al mercato azionario USA, si osserva che tutte le brusche flessioni registrate sui mercati statunitensi a partire dagli anni '50 sono state generalmente seguite da un deciso rimbalzo. Considerando otto ribassi dei mercati USA di entità superiore al 20%, a partire dal punto di minimo le azioni hanno prodotto un rendimento medio del 51,1% dopo un anno e dell'82% dopo tre anni (cfr. Grafico). Anche a distanza di cinque e dieci anni, gli investitori hanno beneficiato di sostanziosi guadagni.

Storicamente, i bruschi ribassi delle azioni USA sono seguiti da decisi recuperi
Storicamente, i bruschi ribassi delle azioni USA sono seguiti da decisi recuperi

Le performance passate e l'analisi attuale non sono garanzia di risultati futuri.
Al 30 settembre 2022; i rendimenti a termine sono cumulativi e calcolati a partire dal punto di minimo indicato
Fonte: Bloomberg e AllianceBernstein (AB)

Gli scettici potrebbero obiettare che oggi le condizioni sono straordinariamente sfavorevoli. Anche se concordiamo sul fatto che c'è incertezza, sono proprio le condizioni avverse a provocare le correzioni, che sono dettate da circostanze sottostanti spesso differenti. Oggi l'inflazione e le sue ricadute mettono a dura prova la crescita economica. L'aumento dei prezzi dell'energia, il rialzo dei rendimenti globali e la stretta monetaria attuata dalle banche centrali nell'arco di circa due anni si ripercuotono sull'attività economica con un certo ritardo. Sarebbe ridicolo affermare che non ci sono ostacoli in vista.

Questo non è il primo shock di mercato di enormi proporzioni

Soffermiamoci però sugli episodi elencati sopra. Ad esempio, lo scoppio della bolla delle dot-com nel 2000-2002 e la crisi finanziaria globale nel 2007-2009 hanno inferto shock di enormi proporzioni alle economie e ai mercati, passando alla storia come momenti terrificanti dal punto di vista finanziario. Tuttavia, gli investitori che hanno mantenuto un'esposizione adeguata all'azionario nei loro portafogli sono stati infine premiati. Ci sono ancora molti buoni motivi per restare investiti in azioni.

Il fattore paura costituisce senz'altro un deterrente. Abbiamo quindi esaminato l'andamento dei mercati azionari dopo periodi di estremo pessimismo, misurati dall'Index of Consumer Sentiment della University of Michigan. Anche in questo caso, tutte le volte che il sentiment dei consumatori è andato a fondo, le azioni hanno evidenziato successivamente un buon andamento. Nel novembre 2008 i consumatori sono stati storditi dal crollo dei mercati azionari, dalla crisi dei mutui subprime statunitensi e dal dissesto di importanti istituzioni finanziarie. Tuttavia, uscire dal mercato azionario sarebbe stato un errore. L'S&P 500 ha infatti guadagnato il 25% nel corso dell'anno successivo e il 49% nei tre anni seguenti (cfr. Grafico). Oggi l'Index of Consumer Sentiment si colloca a quota 59, al di sotto del punto di minimo medio delle crisi precedenti.

In passato i periodi di grande paura si sono rivelati remunerativi per gli investitori contrarian
In passato i periodi di grande paura si sono rivelati remunerativi per gli investitori contrarian

L'analisi storica non è garanzia di risultati futuri.
Al 30 settembre 2022
Fonte: Bloomberg, S&P, University of Michigan Index of Consumer Sentiment e AB

In effetti, i momenti di estremo pessimismo si sono spesso rivelati un punto d'ingresso favorevole per gli investitori con orizzonti temporali più lunghi. Stando alla nostra analisi della relazione tra i multipli azionari e i tassi d'interesse statunitensi, oggi le valutazioni potrebbero essere vicine a un punto di minimo. Inoltre, all'aumentare della chiarezza sulla tenuta degli utili in un contesto di crescenti tensioni economiche, i gestori di portafoglio possono individuare le imprese con un maggior potenziale di ripresa. Riteniamo che oggi sia possibile trovare sacche di valore relativo nei mercati azionari, indipendentemente dalla capitalizzazione di mercato, dallo stile o dall'area geografica, in particolare nelle aziende con modelli di business di qualità.

Superare la paura

Gli investitori che abbandonano una strategia d'investimento ben ponderata nel momento sbagliato possono peggiorare le proprie condizioni. Ridurre le allocazioni azionarie adesso significherebbe incassare le perdite e rinunciare alla possibilità di partecipare a una ripresa. E dato che è quasi impossibile prevedere con esattezza i punti di svolta del mercato, riteniamo essenziale mantenere un'allocazione strategica in azioni. La nostra ricerca dimostra che perdere anche solo alcuni dei giorni migliori di una ripresa può essere molto deleterio per i rendimenti a lungo termine.

In tempi come questi, quando si parla di investimenti, non è facile spogliarsi della paura per indossare la speranza. Tuttavia, riteniamo che gli approcci d'investimento attivi volti a evitare le società più vulnerabili e a trovare quelle con modelli di business durevoli possano aiutare gli investitori a mantenere un'allocazione azionaria con maggiore serenità. Adottando una strategia chiara, incentrata su titoli di qualità, gli investitori possono costruire un'allocazione azionaria adatta alla propria propensione al rischio e posizionarsi per cogliere un potenziale di rendimento in tempi migliori.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.