Il futuro del trading in obbligazioni: perché è importante

25 febbraio 2021
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La pandemia ha accelerato l’evoluzione del trading in obbligazioni e ha in parte prodotto cambiamenti per gli investitori. La discriminante in tal senso è se i gestori abbiano già adottato o meno sistemi di contrattazione ad alto contenuto tecnologico. Esaminiamo cosa sta succedendo e cosa ci aspettiamo di vedere in futuro.

Il trading in obbligazioni al tempo del COVID-19

Nel mercato obbligazionario, il tempo è denaro. Ecco perché le nuove tecnologie che coniugano la ricerca proprietaria sul credito, il monitoraggio della liquidità di mercato e le informazioni sul portafoglio in un unico strumento completo possono accrescere la velocità di trading e la profittabilità degli investitori.

Questo vantaggio tecnologico è ancora più indispensabile nel pieno di una pandemia. Da un giorno all’altro, i team sono passati dalla collaborazione in presenza al lavoro in remoto. I mercati non hanno rallentato il passo per nessuno; la velocità ha acquisito ancora più importanza e la tecnologia l’ha consentito. Ad esempio, nel marzo 2020 i nostri trader hanno elaborato il 60% di operazioni in più rispetto al marzo 2019, nonostante il lavoro in remoto. Inoltre, dato che le chiusure hanno modificato le prospettive del mercato e del credito nel volgere di una notte, la velocità è tornata ad essere nuovamente cruciale. A marzo i nostri analisti del credito statunitensi hanno aggiornato oltre il 90% dei propri rating, fornendo informazioni essenziali che hanno influenzato immediatamente il processo decisionale.

Pandemia o no, la tecnologia può aiutare i gestori obbligazionari a scandagliare il mercato in tempo reale e, sulla base delle opportunità di mercato e delle esigenze del portafoglio, suggerire potenziali operazioni al manager in carne e ossa – il gestore di portafoglio – che può così facilmente vederne gli effetti sul profilo di rischio e rendimento. Quindi, premendo un pulsante, il gestore può approvare l’operazione per un maggior numero di conti. Gli ordini si formulano in pochi secondi, anziché nei 20-30 minuti impiegati in passato dai trader nel migliore dei casi, senza il rischio di un errore umano potenzialmente oneroso.

Questa stessa tecnologia aiuta a investire più rapidamente i nuovi portafogli. Tre anni fa occorrevano in media 35 giorni per investire un nuovo portafoglio al 90%. Oggi, questo stesso risultato può essere ottenuto nella metà del tempo, sempre che i gestori obbligazionari siano in grado di padroneggiare la rivoluzione tecnologica. Un giorno in più di capitali investiti equivale a maggiori interessi guadagnati. Infine, una tecnologia più all’avanguardia permette ai trader di ignorare le informazioni irrilevanti nel mercato obbligazionario (i cosiddetti rumori di fondo), dove in ogni momento si scambiano migliaia di titoli, per trovare opportunità e liquidità.

Migliore capacità di trovare liquidità

La liquidità non si manifesta da sola nei mercati obbligazionari di oggi, ma deve essere trovata.

La liquidità misura la facilità con cui è possibile completare un’operazione senza provocare una variazione sostanziale del prezzo dell’asset. Una volta la liquidità era facilmente reperibile tramite i trading desk proprietari o gli hedge fund che erano disposti a fare da controparte delle operazioni degli asset manager.

Oggi, tuttavia, molti di quei trading desk proprietari e hedge fund sono scomparsi, e i broker-dealer regolamentati sono restii a fare offerte su grandi operazioni in singole obbligazioni, poiché comportano rischi molto specifici e individualizzati la cui copertura potrebbe rivelarsi difficoltosa. Questi operatori sono però propensi ad acquistare e vendere grandi portafogli diversificati di obbligazioni, potendo a loro volta coprire le posizioni tramite exchange-traded fund (ETF). Quanto più l’operazione su un portafoglio assomiglia a un ETF, tanto maggiori sono le possibilità di spuntare un prezzo favorevole.

Di conseguenza, è indispensabile avere la capacità di creare in breve tempo portafogli operativi e di valutare rapidamente il prezzo bid delle diverse operazioni (l’offerta). Soppesare l’operatività di un portafoglio che può essere costituito da 10 o 200 obbligazioni non è tuttavia un’impresa per i deboli di cuore o per chi ha difficoltà con la tecnologia. Si tratta di un’attività che richiede sistemi integrati di gestione del portafoglio e del rischio.

Una migliore retribuzione per chi offre liquidità

La tecnologia, debitamente utilizzata, può setacciare il mercato alla ricerca di opportunità nascoste.

Ad esempio, nel marzo 2020 le pressioni sulla liquidità e il sentiment degli investitori hanno causato in alcuni settori uno scollamento tra il trading e i fondamentali, poiché gli investitori alla ricerca di liquidità hanno venduto tutto ciò che potevano. Collegando la ricerca sul credito all’attività dei sistemi di trading è stato possibile evidenziare un volume di scambi insolitamente elevato in settori con valutazioni anomale. Ciò ha permesso ai trader di vagliare rapidamente centinaia di obbligazioni disponibili in tali settori per trovare le emissioni che soddisfacessero meglio i criteri d’investimento.

Il risultato è che i trader hanno acquistato obbligazioni investment grade a rendimenti più alti del previsto, fornendo liquidità al mercato; e la liquidità è lautamente remunerata nelle fasi di stress.

Connettività di mercato e trasparenza dei prezzi

Nonostante esistano molte piattaforme di trading elettronico e soluzioni di trading alternative, i gestori obbligazionari che effettuano operazioni attraverso una sola piattaforma si perdono altre potenziali fonti di liquidità (per i municipal bond, parliamo del 90% degli asset manager). Purtroppo, il trading su piattaforme proprietarie segregate pregiudica la liquidità di mercato e la migliore esecuzione, generando costi inutili.

Come fa dunque un trader a sapere dove trovare il prezzo migliore? Oggi non tutti lo sanno. Ecco perché la tecnologia è essenziale per consentire ai gestori di richiedere un prezzo bid (valore d’offerta) da più piattaforme contemporaneamente. Un sistema che va a beneficio dei clienti, ma della cui trasparenza beneficiano tutti i trader sul mercato.

I sistemi di controllo automatizzato (execution management system, EMS) possono essere utili allo scopo. Gli EMS fungono da canali per l’attività di trading, mettendo in collegamento i trader con gli operatori del mercato. Essi consentono ai trader di sfruttare la liquidità presente sul mercato, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, attraverso sistemi di trading alternativi, direttamente con i dealer o tramite piattaforme di trading anonime, per ottenere la migliore esecuzione.

Il principale beneficio di un EMS è forse quello di permettere ai gestori di operare in modo più sistematico, negoziando una maggiore quantità di obbligazioni in maniera automatizzata e con un intervento minimo o nullo. Ciò dà ai trader la possibilità di focalizzarsi sulle opportunità più complesse, opportunità di alto livello che richiedono una valutazione umana. L’EMS aggrega inoltre i dati a beneficio dell’utente per ulteriori analisi.

In breve, il futuro del trading obbligazionario che ci immaginiamo assomiglia alla rete stradale, con ogni singola piattaforma di trading connessa a tutte le altre.

Trading in obbligazioni: conoscere il proprio gestore

Per non restare indietro, i gestori obbligazionari sanno di dover sviluppare o acquistare la tecnologia di trading del futuro. Ecco alcune domande da rivolgere al proprio gestore per assicurarsi che sia al passo con i tempi:

  • Quale porzione del trading obbligazionario della vostra divisione fixed income viene svolta elettronicamente, e quante piattaforme utilizzate?
  • In che modo la tecnologia ha modificato il vostro modo di operare negli ultimi cinque anni? Quali cambiamenti state pensando di apportare per i prossimi cinque?
  • Qual è la cultura e l’approccio della vostra realtà nei confronti della tecnologia?
  • Considerate le vostre implementazioni di sistema come azioni isolate o come parte di una strategia più olistica?

La tecnologia sta cambiando in meglio il mercato obbligazionario, e c’è ancora molta strada da percorrere. A fronte di questa evoluzione in atto, suggeriamo agli investitori di porre le necessarie domande per assicurarsi che al posto di guida ci sia seduto il giusto gestore.

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono una ricerca, una consulenza di investimento o una raccomandazione di acquisto o di vendita e non esprimono necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di portafoglio di AB. Le opinioni sono soggette a modifiche nel tempo.