La relazione tra lo yield-to-worst e la performance futura a cinque anni si è mantenuta anche durante la crisi finanziaria globale, uno dei periodi di turbolenza economica e di mercato più carichi di tensioni che si siano mai registrati. Se un investitore avesse acquistato un high yield nel maggio 2007 a uno yield-to-worst del 7,3% e avesse mantenuto l’investimento per i cinque anni successivi, superando un ribasso del 36% nel mercato high yield, avrebbe ottenuto un rendimento totale del 7,7% su base annualizzata.
Perché? Le obbligazioni high yield forniscono un flusso di reddito regolare che poche altre asset class sono in grado di eguagliare. Inoltre, quando questi titoli sono richiamati prima della scadenza, gli emittenti pagano agli azionisti un premio a fronte di tale privilegio. Ciò contribuisce a compensare gli investitori per le perdite subite in caso di default di alcune obbligazioni.
Cosa significa tutto questo per gli investitori di oggi? L’high yield potrebbe andare incontro a una certa volatilità nel breve termine, ma chi investe in un'ottica di lungo periodo può superare indenne le perdite a breve.
Ragione extra: costo di opportunità
Nonostante questi fattori favorevoli, molti investitori sono restii ad approfittare di rendimenti elevati mentre sono ancora in crescita. Restare a guardare, però, potrebbe costare caro. L’high yield è una delle asset class più resilienti e tende a recuperare in fretta dopo una crisi, grazie al reddito elevato e costante. In media, dal 2000 l’high yield ha recuperato perdite da picco a valle superiori al 5% in soli cinque mesi.
E quando ha recuperato, lo ha fatto in grande. Nei 12 mesi successivi a tali perdite, il mercato high yield globale ha registrato un rendimento medio del 26%, mentre quello USA si è attestato al 27%. Gli investitori che hanno titubato hanno perso un’occasione.
Ecco perché, secondo noi, gli investitori in cerca di reddito dovrebbero cogliere l’opportunità di aggiungere subito obbligazioni high yield ai loro portafogli.