Il ruolo dell'high yield nei portafogli orientati al reddito

02 febbraio 2024
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Molti investitori prediligono il credito con rating BBB o superiore, ma potrebbero puntare sull'high yield di qualità senza aumentare il rischio.

Un tradizionale portafoglio obbligazionario multisettoriale investment grade offre chiari vantaggi: un basso rischio di default abbinato a un modesto differenziale di rendimento rispetto ai titoli di Stato, il tutto in un pacchetto di facile comprensione. Anche un approccio di questo tipo, tuttavia, non è esente da un costo-opportunità. Un portafoglio costituito unicamente di titoli investment grade non attinge a quelli che sono i vantaggi offerti invece da un'ampia diversificazione; quest'ultima consente infatti di gestire i rischi in modo più efficiente e dona inoltre la possibilità di conseguire un reddito più elevato unitamente a migliori rendimenti corretti per il rischio. 

Ad esempio, un semplice portafoglio bilanciato costituito da una combinazione passiva 50/50 di Treasury USA e obbligazioni high yield statunitensi di alta qualità (rating BB o B) ha prodotto storicamente risultati migliori rispetto alle obbligazioni corporate statunitensi con rating BBB - e anche al più ampio US Aggregate Index - su tutta una serie di metriche; tra queste, un reddito più elevato, una minore volatilità, un minor rischio di tasso di interesse (duration) e maggiori rendimenti corretti per il rischio (cfr. Grafico): tutte caratteristiche, queste, che hanno contraddistinto l'approccio bilanciato nel tempo.

Storicamente, l'approccio bilanciato ha prodotto risultati migliori
Storicamente, l'approccio bilanciato ha prodotto risultati migliori

Le analisi storiche e attuali non costituiscono garanzia di risultati futuri.
Approccio bilanciato rappresentato da un portafoglio costituito per il 50% dal Bloomberg US Treasury Index e per il 50% dal Bloomberg US High Yield Ba/B 2% Issuer Capped Index; titoli BBB rappresentati dal Bloomberg US Corporate Baa Index; US Aggregate rappresentato dal Bloomberg US Aggregate Index. L'indice di Sharpe medio è calcolato sulla base degli indici di Sharpe mensili a cinque anni rilevati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2023
Fonte: AllianceBernstein (AB)

Abbinamento di asset con correlazione negativa 

Una strategia bilanciata sul credito abbina obbligazioni sensibili ai tassi di interesse a strumenti di credito a più alto rendimento, poiché sussiste, tra le loro performance, una correlazione tendenzialmente negativa. Quando gli asset creditizi più rischiosi e orientati alla crescita, come le obbligazioni high yield, diminuiscono di valore, in genere i titoli di Stato e altri strumenti sensibili ai tassi di interesse registrano un aumento delle quotazioni e viceversa. Dal momento che gli asset con correlazione negativa tendono a sovraperformare a turno, gli investitori possono vendere i titoli dall'andamento migliore (ad esempio, le emissioni high yield di alta qualità) e acquistare quelli divenuti più convenienti (ad esempio, i titoli di Stato). In passato questo approccio ha per lo più incrementato i rendimenti nel tempo. 

Nell'esempio del portafoglio bilanciato 50/50, abbiamo usato i Treasury USA per rappresentare il rischio di tasso di interesse e le obbligazioni high yield statunitensi per esprimere il rischio di credito. Il portafoglio investment grade ha sottoperformato questa combinazione bilanciata di titoli, poiché non aveva un'esposizione al rischio di credito sufficiente a generare un reddito e dei rendimenti totali più elevati. Il rischio di credito è in genere adeguatamente remunerato dal reddito. Usando il rapporto tra option-adjusted spread e volatilità quale misura del reddito per unità di rischio, è possibile osservare come le obbligazioni high yield statunitensi siano strumenti generatori di reddito particolarmente efficienti (cfr. Grafico).

L'high yield genera il maggior reddito per unità di rischio
Rapporto tra option-adjusted spread e volatilità a cinque anni
L'high yield genera il maggior reddito per unità di rischio

L'analisi del contesto attuale non è garanzia di risultati futuri.
Indici utilizzati: Bloomberg US Aggregate Index, Bloomberg US Corporate Investment-Grade Index, Bloomberg US Corporate Baa Index, 50% Bloomberg US Treasury + 50% Bloomberg US High Yield Ba/B 2% Capped Index, J.P. Morgan EMBI Global Diversified Index e Bloomberg US Corporate High Yield Index.
Al 31 dicembre 2023
Fonte: Bloomberg e J.P. Morgan

Il contributo dell'high yield in termini di generazione di reddito è di importanza cruciale. Storicamente, il principale apporto alle performance obbligazionarie deriva dalle distribuzioni di reddito agli obbligazionisti, piuttosto che dalla crescita del capitale. A ben vedere, negli ultimi 20 anni, il rendimento annuale costituito dal reddito delle obbligazioni high yield statunitensi ha lievemente superato il rendimento totale di questi titoli. Pertanto, una strategia sottoesposta al reddito stenterà a generare risultati interessanti per gli investitori.  

Trovare il giusto equilibrio

Qual è la giusta combinazione di asset? Tutto dipende dalle esigenze e dal livello di tolleranza del singolo investitore. Una semplice ripartizione 50/50 potrebbe rivelarsi la soluzione indicata per un investitore con l'esigenza di un reddito elevato e una buona tolleranza al rischio; e questo grazie al fatto che gli asset creditizi sono almeno due volte più volatili del debito pubblico di alta qualità. Pertanto, in termini di esposizione al rischio, un'equa ripartizione tra le due asset class sposta l'equilibrio verso il rischio di credito. 

Un investitore che desidera un'esposizione più bilanciata propenderebbe, con ogni probabilità, per un'allocazione del 65% in titoli di Stato e del 35% in high yield, accettando un rendimento leggermente più contenuto a fronte, però, di un rischio più basso. In pratica, gli investitori alla ricerca di un asset mix ottimale assumerebbero un'esposizione a un'ampia varietà di segmenti obbligazionari ad alto rendimento, che comprenda non solo le emissioni high yield ma anche il debito corporate e le obbligazioni in valuta forte dei mercati emergenti, i bond indicizzati all’inflazione e gli strumenti cartolarizzati. 

In particolar modo, siamo convinti che per mantenere il giusto equilibrio sia necessario un approccio attivo e dinamico che gestisca esplicitamente l'interazione tra i rischi di tasso di interesse e di credito. A tale scopo, le strategie bilanciate sul credito offrono un vantaggio, poiché, combinando asset diversificati all'interno di un unico portafoglio, diventa più semplice gestire i rischi e privilegiare ora la duration ora il credito, in funzione delle condizioni di mercato.

I vantaggi strutturali del credito high yield  

Nonostante il recente restringimento degli spread, a nostro avviso il credito high yield non ha ancora perso la sua attrattiva. Oltretutto, in aggiunta alla maggiore esposizione al rischio di credito, presenta anche diversi vantaggi strutturali rispetto alle obbligazioni investment grade.

Il mercato high yield ha dimensioni relativamente ridotte e tende a trarre vantaggio dal passaggio dei titoli dalla categoria dell'alto rendimento all'investment grade e viceversa. Gli astri nascenti ("rising stars"), ad esempio, grazie alle previsioni di mercato che ne annunciano la promozione, hanno tendenzialmente sovraperformato di circa 60 punti base (pb) nei mesi precedenti l'uscita dall'indice high yield. Inoltre, una volta che gli astri nascenti entrano nel mercato investment-grade, gli investitori focalizzati sull'high yield tendono a vendere i titoli così promossi e a redistribuire i proventi su altre emissioni ad alto rendimento, spingendone al rialzo il prezzo.

Anche gli angeli caduti ("fallen angel") godono di condizioni favorevoli. Questi titoli tendono a essere relativamente grandi rispetto alla tipica emissione high yield e presentano spread più ristretti rispetto all'indice più ampio. Gli investitori che fanno riferimento all'indice high yield spesso devono acquistare questi nuovi e cospicui componenti per poter restare allineati al rispettivo benchmark. 

Al contempo, in molti casi gli investitori investment grade che detenevano queste obbligazioni prima che uscissero dalla categoria investment grade non sono più costretti a vendere come accadeva in passato, quando le linee guida li obbligavano a disfarsi dei titoli in seguito al declassamento; molti di questi investitori hanno oggi la possibilità di attendere che il rating dell'emittente migliori nuovamente. 

Le dimensioni ridotte del mercato high yield comportano, però, anche altri vantaggi. In ragione dell'offerta più limitata, le emissioni high yield declassate riescono a catalizzare l'interesse degli investitori specializzati in titoli distressed.

A differenza delle obbligazioni corporate con rating investment grade, che in genere non sono riscattabili, le emissioni high yield possono essere rimborsate prima della scadenza - in qualche caso al prezzo di riscatto indicato nel prospetto -, generando utili inattesi per gli obbligazionisti. Si tratta di una caratteristica che può rivelarsi preziosa quando, come avviene al giorno d'oggi, le obbligazioni sono scambiate a sconto. 

Privilegiare l'alta qualità per ridurre il rischio

Per ridurre in parte il rischio di credito, si potrebbe decidere di escludere le obbligazioni di bassa qualità - quelle cioè con rating CCC - che costituiscono il segmento più rischioso dell'universo high yield. Questi titoli presentano il rischio di default più elevato (cfr. Grafico), e potrebbe pertanto rivelarsi una scelta sensata starne lontani nelle fasi avanzate del ciclo del credito, ovvero quando le condizioni economiche per gli emittenti corporate si fanno difficili. Questo approccio comporterebbe la rinuncia a un modesto livello di rendimento in cambio, tuttavia, di un rischio di default considerevolmente più basso.

La maggior parte dei default riguarda i titoli CCC
La maggior parte dei default riguarda i titoli CCC

L'analisi storica non è garanzia di risultati futuri.
Dal gennaio 1998 al dicembre 2023
Fonte: Bloomberg, J.P. Morgan e AB

La gestione attiva può generare valore

Non esiste un unico modo di costruire un portafoglio ben diversificato. E’ importante esaminare con attenzione i potenziali gestori, così da conoscerne il processo di investimento e l'approccio adottato per bilanciare i rischi di tasso di interesse e di credito. Per sapere da che parte andare – e quando – è necessaria una profonda comprensione dei cicli dei tassi di interesse e del credito a livello mondiale, nonché della loro interazione. 

A nostro avviso, un portafoglio che bilanci in modo dinamico le obbligazioni di alta qualità e i titoli ad alto rendimento possiede tutte le carte in regola per affrontare la maggior parte delle condizioni di mercato, e rappresenta una soluzione più efficiente di un semplice mandato multisettoriale investment grade a sé stante. Nell'investimento, come del resto nella vita in generale, un approccio bilanciato si rivela quasi sempre una scelta vincente. 

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.