La Cina è un esempio perfetto. Dopo mesi di lockdown, il probabile allentamento delle restrizioni associate al COVID e i programmi di stimolo economico dovrebbero aiutare a promuovere la crescita nella seconda metà dell’anno. Questo, a sua volta, dovrebbe favorire i profitti delle aziende.
La Cina inoltre si trova su una traiettoria diversa a livello di politica monetaria e fiscale, che ne dovrebbe rafforzare il potenziale di recupero. Molti Paesi emergenti e sviluppati hanno inasprito la loro politica monetaria per contrastare l’inflazione, ma riteniamo che la Cina, con un’inflazione più ridotta, possa invece muoversi verso una politica accomodante.
A nostro avviso, i Paesi dei ME sono ben posizionati per una crescita a medio e lungo termine e molti trarranno vantaggio dall’aver evitato politiche monetarie ultra-espansive nell’ultimo decennio. I livelli di indebitamento sono in generale più ridotti, la crescita della popolazione è più solida rispetto alla maggior parte dei mercati sviluppati e la produttività continua a salire, rafforzando il contesto positivo a livello di fondamentali per le società dei ME.
2. Le forze inflazionistiche potrebbero essere meno persistenti
L’inflazione globale elevata sta avendo effetti diversi nelle varie regioni. Probabilmente, i Paesi dei ME sentono meno l’impatto degli shock delle materie prime, delle crisi delle filiere e del recupero della domanda post-COVID.
Potrebbe sembrare controintuitivo, ma nei mercati sviluppati il problema dell’inflazione appare più acuto e probabilmente durevole. Ad esempio l’inflazione core USA (esclusi alimentari ed energia) sta contribuendo tre volte in più all’inflazione primaria rispetto alla media storica, in risposta ai provvedimenti fiscali e monetari aggressivi conseguenti alla pandemia. Per contro, nei ME l’IPC core è solo 1,8 volte la media storica (Grafico). Questo perché nei Paesi dei ME gli alimentari e l’energia contribuiscono maggiormente all’inflazione, considerandone l’ampia ponderazione nel paniere IPC. Questo significa inoltre che quando i prezzi di alimentari e materie prime si stabilizzeranno e tenderanno al ribasso, il tasso d'inflazione nei ME dovrebbe scendere più velocemente rispetto ai MS.