Privilegiare la qualità nelle strategie di investimento climatico

11 maggio 2023
4 min read

La selezione dei titoli in una strategia di investimento climatico non può limitarsi a evitare le società esposte ai rischi del riscaldamento globale. Il processo dovrebbe contemplare anche la ricerca attiva di molteplici opportunità tra le imprese che contribuiscono a combattere il cambiamento climatico, ma che presentano anche modelli di business di alta qualità.

Le preoccupazioni per il riscaldamento globale e le azioni volte ad arginarlo sono in atto da decenni, ma gli sforzi si sono intensificati solo negli ultimi anni. La città tedesca di Friburgo, ad esempio, è stata un precursore del passaggio all'energia solare negli anni '80 e si sta avvicinando rapidamente all'obiettivo di quasi dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030. La precoce consapevolezza di Friburgo, tuttavia, è merce rara: ancora oggi molte economie e molti settori stanno appena iniziando a prendere atto dei rischi legati al clima.

I rischi climatici sono elevati, ma c'è ancora tempo per agire 

Nel 2022 l'Europa ha vissuto il secondo anno più caldo mai registrato; a livello globale si è trattato del quinto. In questo scenario, gli esperti ambientali delle Nazioni Unite chiedono con crescente insistenza di accelerare gli sforzi per la lotta al cambiamento climatico in "ogni paese, in ogni settore e in ogni momento". 

Per fortuna lo stesso rapporto delle Nazioni Unite ha sottolineato che non è troppo tardi. In primo luogo, l'obiettivo di limitare l'aumento annuale delle temperature a 1,5 gradi Celsius entro il 2030, adottato da un ampio gruppo di paesi, è ancora raggiungibile. Inoltre, mobilitando i fondi e condividendo le migliori pratiche, la tecnologia e le misure politiche efficaci, qualsiasi soggetto può gestire più efficacemente, o addirittura ridurre, le emissioni di carbonio. 

Un aiuto in questo viene anche dal maggior sostegno offerto dalle politiche pubbliche, che sono mosse da un incentivo evidente: le ricerche dimostrano che il cambiamento climatico può incidere sulla produzione economica in misura compresa tra il -8% e il 15% all'anno, a seconda della risposta di governi e imprese. 

Alla conferenza COP27 delle Nazioni Unite dello scorso anno, ad esempio, i delegati hanno concordato di istituire un fondo multinazionale per le perdite e i danni, idealmente per compensare l'impatto del cambiamento climatico sui paesi più poveri. L'US Inflation Reduction Act e l'imminente Green Deal europeo prevedono incentivi ben finanziati per indirizzare le economie verso un mondo a basse emissioni di carbonio. Anche la Cina, uno dei maggiori produttori di gas serra, è impegnata su questo fronte. Il suo piano per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060 non si limita ad affrontare il cambiamento climatico, ma rivela anche come Pechino immagina il futuro economico del paese alla luce di questo fenomeno.

Molti settori beneficiano dei driver economici legati al clima 

La lotta al cambiamento climatico va oltre le politiche macroeconomiche. In prima linea nel processo di decarbonizzazione troviamo un numero sempre maggiore di settori, da quello dei veicoli elettrici a quello dei parchi eolici, ognuno dei quali evidenzia una crescita più sostenuta di quella dell'economia statunitense (cfr. Grafico). 

Il settori legati al clima sono una fonte vitale di rendimenti a lungo termine
Il settori legati al clima sono una fonte vitale di rendimenti a lungo termine

Le previsioni attuali non sono garanzia di risultati futuri. 
Stima del PIL statunitense elaborata dagli economisti di AB al 31 dicembre 2021. Contatori d'acqua, unità annue vendute 2020-2026; domanda annua di plastica riciclata 2020-2030; sensori ambientali 2021-2027; pompe di calore, unità annue installate 2020-2030; capacità annua di energia eolica installata 2020-2030; stoccaggio a freddo, dimensioni annue del mercato 2020-2028; software gestionale per l'agricoltura, dimensioni annue del mercato 2021-2026; vendite annue di veicoli elettrici 2020-2030 
Al 31 marzo 2023 
Fonte: Bernstein Research, Grand View Research, International Energy Agency, MarketsandMarkets Research, Mordor Intelligence e AB

Sono queste le imprese innovative che faranno da apripista con modelli di business specifici per la transizione climatica, nonché con prodotti e servizi che contribuiscono alla decarbonizzazione dell'economia globale. Di conseguenza, queste aziende godranno a nostro avviso di un potenziale di crescita pluridecennale. 

Come è giusto che sia, gli investitori rimangono cauti di fronte all'incertezza dell'attuale contesto macro, soprattutto per l'aumento dei tassi di interesse e l'alta inflazione. Chiaramente anche questi fattori destabilizzanti sono incorporati nel processo di selezione degli investimenti, ma accanto a loro – e non in subordine – si dovrebbero integrare i rischi climatici per trovare imprese in grado di prosperare nella nuova economia. 

Le soluzioni climatiche sono un fattore di investimento appetibile 

Il potenziale di crescita delle imprese che forniscono soluzioni per il clima sta destando notevole interesse negli investitori. Nel 2022, ad esempio, gli investimenti globali in prodotti e servizi per la transizione energetica, come le energie rinnovabili, i veicoli elettrici, l'efficienza energetica e l'idrogeno, hanno raggiunto la cifra record di 1.100 miliardi di dollari, il 31% in più rispetto all'anno precedente (cfr. Grafico). Il maggior contributo a tale crescita proviene dalla Cina, responsabile di circa la metà di tutti gli investimenti. Soprattutto, però, questa recente ondata ha portato per la prima volta i livelli degli investimenti nella transizione energetica alla pari con quelli nei combustibili fossili. Entro la fine di questo decennio, prevediamo che gli investimenti nei prodotti per la decarbonizzazione supereranno di almeno quattro volte la spesa per i combustibili fossili.

Gli investimenti nella transizione energetica sono cresciuti
Gli investimenti nella transizione energetica sono cresciuti

Nota: Gli anni di inizio variano a seconda del settore, ma tutti i settori sono presenti a partire dal 2019. I dati sul nucleare iniziano nel 2015.
Al 31 gennaio 2023
Fonte: BloombergNEF e AllianceBernstein (AB)

Il crescente impegno sul fronte degli obiettivi globali di riduzione delle emissioni di carbonio va ben oltre i settori rispettosi del clima. Ogni giorno sempre più aziende dichiarano di sostenere obiettivi scientificamente fondati di riduzione dei gas serra, in particolare nei settori dei beni voluttuari, dell'informatica e dell'industria (cfr. Grafico).

Aumentano le aziende impegnate per un'economia a basse emissioni di carbonio
Obiettivi SBTi per le società dell'MSCI World
Aumentano le aziende impegnate per un'economia a basse emissioni di carbonio

Al 31 dicembre 2022
Fonte: Science Based Targets initiative e AB

Questa spinta sta promuovendo una sana concorrenza tra le imprese innovative resilienti al cambiamento climatico e incentrate sul clima, offrendo interessanti opportunità di crescita. Società come AECOM, con sede a Dallas, in Texas, offrono consulenza per i settori ad alta intensità di carbonio come i trasporti e l'edilizia, per aiutarli a conseguire ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni, con un abbattimento fino al 50% per la maggior parte dei progetti. Hexcel, con sede a Stamford, nel Connecticut, produce fibre di carbonio leggere destinate alla costruzione di aeromobili, che permettono di risparmiare carburante e di ridurre le emissioni annuali di gas serra delle compagnie aeree di svariate tonnellate. TOMRA, società norvegese attiva nel riciclaggio, continua a beneficiare del crescente impegno globale a impiegare plastica riutilizzabile nella produzione, nelle vendite al dettaglio e negli imballaggi alimentari. 

La resilienza climatica necessita anche di fondamentali solidi

La resilienza climatica di un'azienda deriva anche dalla qualità del suo modello di business, e dunque gli investitori dovrebbero concentrarsi su entrambi. Oltre ad affrontare l'impatto a breve termine del cambiamento climatico, le imprese devono pianificare il loro contributo a lungo termine e la loro redditività in un'economia a basse emissioni di carbonio. A nostro avviso, la solidità dei bilanci e una governance efficace sono altrettanto importanti per gli investimenti climatici quanto per altre strategie azionarie. Non basta mitigare l'impatto finanziario del cambiamento climatico; le aziende devono dimostrare anche di possedere solidi fondamentali bottom-up e una visione top-down per trarre vantaggio dalle opportunità presenti e future offerte dalla transizione verso un mondo decarbonizzato. 

La popolazione mondiale arriverà a 10 miliardi di persone entro il 2050, quindi il nostro "momento Friburgo" è adesso. Per migliorare l'ambiente, assicurare acqua pulita e produrre cibo sicuro a sufficienza per tutti l'innovazione è più importante che mai. Ecco perché l'integrazione olistica dei rischi e delle opportunità dell'economia attuale è il segreto di una strategia climatica efficace. Le aziende che riusciranno a trovare la loro nicchia in questo sforzo di massa sono destinate a prosperare, purché riescano a mitigare i rischi di oggi e a gettare le basi per la redditività futura. Le soluzioni di investimento climatico dovrebbero concentrarsi su ambo i lati di questa equazione. 

Le opinioni espresse nel presente documento non costituiscono ricerca, consulenza di investimento o raccomandazioni di acquisto o di vendita, e non rappresentano necessariamente le opinioni di tutti i team di gestione di AB; tali opinioni sono soggette a revisione nel corso del tempo.

I riferimenti a specifici titoli sono presentati al solo scopo di illustrare l’applicazione della nostra filosofia d’investimento e non devono essere considerati raccomandazioni da parte di AB. Gli specifici titoli identificati e descritti non rappresentano tutti i titoli acquistati, venduti o raccomandati per il portafoglio, e non si deve presumere che gli investimenti nei titoli identificati siano stati o saranno redditizi.